Carosi: «Basta con le parole ora voglio impegno e punti» di Giorgio Viglino

Carosi: «Basta con le parole ara voglio impegno e punii» Carosi: «Basta con le parole ara voglio impegno e punii» Il tecnico biancazzurro seccato per le dichiarazioni di Batista e Laudrup - L'inchiesta esiste ma il club non ha nulla da temere ROMA — «Si parla tanto in settimana di calcio, ma i punti si fanno alla domenica» dicena Giorgio Chinaglia al termine della resa laziale contro il Pisa. Forse si augurava che qualche bocca si sarebbe cucita per tempo, ma così non è stato, e attorno alla squadra è' ripreso il balletto delle accuse e reazioni, mentre fuori, contro la società, è partito il siluro dell'inchiesta. Partiamo dal secondo capitolo che sembra essersi cWarlto maapiormente ieri. Nessuna inchiesta è stata aperta prima della fine dell'anno, ma successivamente sì. Questo vuol dire sul piano pratico che la Lazio non ha nulla da temere, perché se anche la passata gestione avesse operato un tentativo di eorru-, zlone nei confronti dell'arbitro, il risultato del torneo non cambia per prescrizione del reato. Se il fatto venisse accertato potrebbe però avere conseguenze sull'arbitro Menicucci, e sul tesserato che avesse condotto il tentativo. Torniamo alla squadra, sempre sotto tiro a Capena, più celebre come uscita di Roma Nord dell'Autosole, per recuperare almeno sul plano della condizione atletica un livello competitivo. Due sedute di allenamento, una al mattino e l'altra al pomeriggio, tanta fatica che si spera possa dare buonf frutti. Oggi si gioca una partita vera contro la squadra titolare del campo, la Banca del Lavoro, e Carosi proverà schieramento e scheìni in vista della gara di domenica. Rientra Manfredonia per esaurita squalifica, e resta fuori Splnozzl per l'identico motivo, ma per dare maggior vigore agli scfiemi non sarà una sostituzione tout court. Manfredonia verrà utilizzato come centrocampista arretrato, il ruolo tenuto e contestato da Ba\ Usta, mentre il brasiliano sarà portato più avanti. Il ruolo di libero dovrebbe toccare a Piscedda, mentre rientrerà Podavtiìi al posto di Della Martira. Rivoluzione anclie a centrocampo e in attacco con schieramento dell'unica punta vera, Meluso, ritorno di Marini, ed esclusione di Piga, Laudrup e Cupini. Carosi ha intenzione di mettere in campo i una squadra che perlomeno lotti per il risultato e nell'enunclare questo principio ha colto l'occasione per respingere piuttosto risentito i tutte le chiacchiere di inizio settimana, cui si faceva cenno all'inizio. Il tecnico lia detto • senza mezzi termini: «E' ora di finirla con le lamentele. Non mi sono piaciute affatto le sparate del nostri due stranieri, che saranno j pur bravi, ma lo devono dimostrare con 1 fatti j e non a parole. Del resto non ce l'ho soltanto con loro ma con tutti, e sia ben chiaro fin d'oj ra che se si continua su questa strada sarò costretto a prendere provvedimenti». Chinaglia sorridente e silenzioso, non entrava nel merito della polemica ormai in fase di chiusura, ma sicuramente era sulla stessa linea del tecnico amico. Carosi diceva ancora: ■ «Vorrei che 1 giocatori più che preoccuparsi della loro situazione personale avessero a cuore la Lazio. Tutte queste chiacchiere sono soltanto la ricerca di un alibi che lascio ad altri giudicare se valido o meno. La realtà è data dalla classifica e non mi sembra che sia una realtà sulla quale si possa troppo sorridere». Contro il Verona, seconda partita casalinga consecutiva, la Lazio ha bisogno assoluto di far punti. Forse a questo punto il commento più azzeccato è quello di Manfredonia: «In questo momento siamo in serie B. Abbiamo quindici partite per ritornare In A». Giorgio Viglino

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