Il tenore Garaventa: «Troppi stranieri e si dimenticano gli artisti italiani»

Il tenore Garaventa: «Troppi stranieri e si dimenticano gli artisti italiani» Il protagonista di «Lucia di Lammermoor», che aprirà la stagione a Genova Il tenore Garaventa: «Troppi stranieri e si dimenticano gli artisti italiani» GENOVA — Ottavio Garaventa è il protagonista di Lucia di Lammermoor, l'opera che inaugurerà il 19 gennaio la stagione lirica genovese al Teatro Margherita. Il tenore genovese, appena uscito da una fastidiosa influenza che l'ha bloccato per qualche giorno a letto, festeggia nell'84 ì vent'anni di teatro: «Al '64 risale la mia afférmazione al concorso di Busseto — ricordo il cantante — fui scelto fra 380 concorrenti da una commissione composta, tra gli altri, da Confalonlerl e Gara. Debbo però dire che avevo già Iniziato a cantare parecchi anni prima come baritono vincendo, nel '55, un concorso a Genova. Vent'anni d'attiviti, tanti ricordi belli e brutti: «Preferisco solo ricordare 1 momenti felici, troppo da elencare per un cantante come me che ha lavorato In Innumerevoli allestimenti, dal Trovatore a Lucia, da Wertlier a Bohème a Tosca. Io cerco di dare gioia ai pubblico». «Purtroppo 11 nostro è un ambiente terribile — è la nota polemica —, troppi Enti (non quello genovese: la nostra Lucia sarà interamente Italiana) sono esterofili. Siamo dominati dagli agenti stranieri e gli artisti italiani vengono dimenticati. E' un argomento scottante sul quale preferisco non soffermarmi, ma che mi amareggia da anni». Garaventa appartiene a una generazione di artisti generosi che ha dato e che certamente potrà ancora dare tanto al teatro lirico: ma esiste un «ricambio» in Italia? 4 «Ci sono buoni elementi — risponde il tenore — oggi però tutti corrono. Non si fa più la provincia, manca la palestra e 1 talenti vengono bruciati nei giro di pochi anni. Bisogna richiamare, secondo me, 1 bravi artisti attualmente a riposo e creare delle scuole autonome all'Interno degli enti. «Il pubblico della lirica — dice ancora il tenore — vuole ascoltare e vedere interpreti validi: in questo senso non è cambiato nulla da' quando ho Iniziato a cantare. Ma oggi si vogliono affossare gli enti lirici, troppe persone sono nel posti sbagliati...». In Lucia di Lammermoor Ottavio Garaventa lavorerà con Luciana Serra. «E' un'artista con la A maiuscola e una collega straordinaria. Ho cantato con lei numerose altre volte e la sua Lucia è bellissima». La dote migliore di Garaventa? «Studio sempre. Sono molto scrupoloso e attento. Pretendo sempre 11 massimo. Amo 11 teatro.. r.l.

Persone citate: Garaventa, Luciana Serra, Ottavio Garaventa

Luoghi citati: Busseto, Genova, Italia