Mixer, e l'attualità è spettacolo di Ugo Buzzolan

Mixer, e Fattualità è spettacolo Ritorna stasera su Raidue la rubrica di Aldo Bruno e Giovanni Minoli Mixer, e Fattualità è spettacolo E' una trasmissione aggressiva e galoppante; purtroppo alcuni servizi sono troppo sbrigativi La ricomparsa da stasera su Raidue di Mixer, la rubrica curata dà Aldo Bruno e Giovanni Minoli, non può che essere valutata positivamente. Critiche .a certe parti e a certi momenti della trasmissione ce ne sono state per le, edizioni scorse, e ce ne saranno sicuramente per questa edizione, già a cominciare dalla prima puntata. ■ Tuttavia, è airoomplesso di Mixer che bisogna guardare. Nato qualche anno fa, Mixer rappresenta ancora oggi un' invenzione valida come programma esclusivamente televisivo: concepito per il video e solo realizzabile sul video, ampio' tanto da occupare una grossa fetta di serata e insieme vario e articolato, anche se si discosta in modo netto da quello che comunemente si intende per contenitore: qui la roba è tanta ma non affastellata al principale scopo di riempire uno spazio e far trascorrere il tempo; dietro ci sono sempre motivi di attualità che sostengono e giustificano otto decimi della materia, e c'è un ritmo a tamburo battente sconosciuto ai contenitori. Si capisce, c'è un difetto base in Mixer che è legato alla sua struttura: alcuni sondaggi, alcuni servizi sono piuttosto sbrigativi e perentori, e lasciano spesso un senso di insoddisfazione. La questione è che la rubrica non è, e chiaramente non vuole essere, una trasmissione di in¬ chieste, ma è un varietà, sia pure di tipo particolare, un varietà che appunto, a conferma del suo carattere, ospita una chiusura tutta di musica e canzoni e che continua ad avere l'intermezzo umoristico, più salottiero che umoristico (era discutibile l'anno scorso, e mi sembra discutibile anche quest'anno) con un nome della politica o dello spettacolo che si incontra e If- uno sketch con. Sandra Milo. Perciò può scappare la cosa veloce ma Incisiva e approfondita — che in genere è «Faccia a faccia» (stasera un teso crescendo di botte e risposte tra Minoli e Luciano Lama sulla ripresa delle trattative per 1 contratti di lavoro) — ma in definitiva il criterio dominante è quello del flash, del rapido pezzo che faccia sensazione o dell' enunciazione volante di un fatto, di una situazione, di un problema. .,, ..„ ' Si consideri ad esempio stasera, in apertura, «Mixer top», la classifica dei personaggi più in vista della settimana. Al primi quattro posti si sono piazzati nell'ordine: Pertini, Il papa, Celentano e la Carrà. Perché? Per quali motivazioni gli intervistati hanno stabilito questa graduatoria? Perché Celentano dopo e non prima del papa? Non lo si dice, e via, altro argomento. Cosi il sondaggio sul Libano- £ impostato in maniera che si potrebbe giudicare approssimativa perché sostanzialmente verte su un'unica domanda: se il nostro contingente venisse attaccato, dovrebbe contrattaccare o dovrebbe ritirarsi? Però dalla risposta (maggioranza: ritirarsi) e dal piccolo film girato per strada fra la gente viene fuori in misura inequivocabile un diffuso stato d'animo: ritiriamoci, i nostri soldati tornino subito a casa, che ci stiamo a fare in Libano, ecc. ^cc. Voglio dire che in taluni 'casi lo stile d'urto della rubrica può servire, se non ad andare a fondo, a procurare scorci di illuminazione che forse ponderose indagini non riuscirebbero a darci con eguale Immediatezza. Ultimo rilievo: la serata del giovedì diventa calda, da Canale 5 tuona Bonglorno col quiz e da Retequattro Blagl con «Film story», ma adesso la Rai oltre che su Test può contare su Mixer per un'irruente controffensiva. Ugo Buzzolan

Luoghi citati: Libano