Le somme delle tangenti restituite andranno ai creditori delle società
te somme delle tangenti restituite andranno ai creditori delle società Le 34 lettere spedite dai curatori del fallimento Zampini te somme delle tangenti restituite andranno ai creditori delle società Secondo il codice civile, anche i soldi «elargiti a titolo gratuito» devono essere recuperati • Finora, di tufi ì destinatari delle «regalie», solo l'ex capogruppo de Gatti ha restituito l'intera somma Adriano Zampini, dunque, l'imputato-accasato) e dello scandalo che ha fatto cadere le giunte di sinistra al Comune e alla Regione, ha chiesto la restituzione del due miliardi di tangenti versate a uomini politici e amministratori pubblici. A spedire le 34 lettere di -recupero crediti» sono stati i due curatori fallimentari Lupla e Cagnassone: «Abbiamo dovuto farlo, ce lo imponeva il codice civile. Leggendo il memoriale di Zampini ci slamo resi conto che le sue due società fallite, la Jupplter e la Concorde, avevano elargito a terzi delle somme a titolo gratuito. Oli articoli 64 e 67 della legge fallimentare impongono l'azione revocatoria». Ma a chi andranno 1 soldi eventualmente recuperati? •Non certo a Zampini — spiegano Cagnassone e Lupla —. Sono soldi che andranno all'attivo dei due fallimenti Il totale dei debiti delle due società ammonta a poco meno di mezzo miliardo. Se riuscissimo a recuperare anche soltanto una parte di quelli che Zampini chiama costi da capitalizzare fin altre parole, tangenti ndr.), potremmo riuscire a pagare tutti i creditori». Si conoscono finora 1 nomi di quindici destinatari delle lettere. Il primo è Liberto Zattonl, de, che dovrebbe restituire il miliardo versatogli dal faccendiere tra il 1975 e 11 marzo '83. Com'è noto, sia durante gli interrogatori sia nel memo rlale, l'ex tenente degli alpini definisce Zattonl .11 grande elemosiniere». L'esponente democristiano, ex direttore della Cassa Mutua Coltivatori Diretti di Moncalieri, membro della giunta della Camera di Commercio, consigliere d'amministrazione della Sitaf (Società per 11 traforo autostradale del Préjus), avrebbe fatto da Intermediarlo tra Zampini e alcuni esponenti politici. Zattonl, dal canto suo, avrebbe ammesso di aver ricevuto 300 milioni e non un miliardo. C'è poi l'ex direttore del Consorzio Agrario Provinciale, Filiberto Germano: avrebbe ricevuto (e adesso deve restituire) una tangente di trecento milioni, forse per favo¬ rire l'affare del due stabili di via Tommaso Grossi, che Zampini aveva comprato dal Consorzio per rivenderli al Comune e alla Regione. Non si sa come replichi l'interessato: la parte dell'inchiesta riguardante 11 Consorzio (come pure quella sul comuni di Moncalieri e Carmagnola) è stata stralciata dall'istruttoria principale. Il sostituto procuratore Vitari, subito dopo il deposito della requisitoria, si occuperà di quest'altro filone di indagini. Agli architetti Domenico Mattia, Bruno Prlante e Ugo Mesturlno, viene chiesta la restituzione di 160 milioni. Mattia e Prlante, come ex direttori dei lavori di ristrutturazione del Centro Cartogra¬ fico regionale, avrebbero aiutato 11 faccendiere ad aggiudicarsi l'appalto. Tra 1 politici sotto accusa, 1' ex assessore regionale socialista Gianluigi Testa dovrebbe restituire 78 milioni (per un'Alfetta e quote di partecipazione ad una emittente privata di Vercelli). Nanni Biffi Gentili, fratello dell'ex vicesindaco, ha ammesso di aver ricevuto 60 milioni: 30 intascati, 30 dati all'ex assessore regionale del psl, Claudio Slmonelll. Anche Nanni Biffi Gentili e Simonelìi (ma quest'ultimo ha sempre ne gato di aver mai preso del denaro) hanno ricevuto la lettera del curatori. Un altro socialista, Claudio Bellavlta, avrebbe incassato come regalla una trentina di milioni per propiziare l'affare di via Tommaso Grossi. Quaranta milioni (15 in contanti, il resto per spese di propaganda) sarebbero andati al socialista Genovese, segretario dell'ex assessore regionale del psl, Astengo, quale finanziamento per la campagna elettorale nell'BO. Ancora, 2 milioni a Massimo Loccl, segretario dell'ex assessore comunale, sempre del psi, Libertino Scicolone. L'ex esponente socialista, Rollo, contrariamente a quanto scritto in un primo tempo, non ha ricevuto alcuna lettera dai curatori fallimentari. Finora, di tutti 1 destinatari delle tangenti, solo uno, l'ex capogruppo comunale de, Beppe Gatti, ha restituito fino all' ultima lira, c. cer.
Luoghi citati: Carmagnola, Moncalieri, Vercelli
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