Betti: baciare Jerry è ridicolissimo di Lietta Tornabuoni

Betti: baciare Jerry è ridicolissimo L'attrice parla del suo primo film comico con Lewis in anteprima stasera a Parigi Betti: baciare Jerry è ridicolissimo In «Retenez.moi...ou je fais un malheur» è una diva del bel canto grassona di cui un poliziotto di Las Vegas s'innamora da pazzi - Ha girato «Ars amandi» di Borowczyk da Ovidio e «America» di Straub da Kafka-Al Festival d'Automne porterà «Orgia» di Pasolini ROMA — «Baciare Jerry Lewis? Sconcertante e ridicolissimo; dice Laura Betti. Nella kermesse europea di Lewis, è stasera a Parigi l'anteprima, seguita da un pranzo di gala sulla Tour Eiffel, di Retenez-moi... ou je fais un vialìieur, tenetemi o faccio un macello, 11 primo film che Jerry abbia girato in Francia l'estate scorsa, diretto da Michel Gerard e prodotto da Pierre Kalfon, l'unico che vede uniti in una coppia stravagante il gran comico americano e la grande attrice italiana.' Laura Betti vi recita, per la prima volta nel cinema, un personaggio comico, « Una classica soprano grassona, con il collo avvolto in piumosi boa di tutti i colori, che gorgheggia continuamente la Tosca: ma invece delle arie da soprano canta quelle del tenore, soprattutto "Oh dolci baci, languide carezze". Jerry sinnamora di me come un passo: Il è stato il guaio, perette m'è toccato baciarlo, e a lui i baci mettono paura» Il film, che uscirà in Italia ad aprile, è un comico-poli ziesco, una'commedia lievis sima: Jerry, piccolo poliziotto di Las Vegas, va a passare le vacanze in Francia a casa dell'ex moglie, risposata con un commesso viaggiatore che si rivela molto losco: Jerry comincia a indagare, all'Opera di Strasburgo s'innamora della diva del bel canto. Situazioni, rocambolesche, grandinate di equivoci, valanghe di catastrofi. -Alla fine risulta clic ciascuno è un poliziotto all'inseguimento degli altri che pure sono tutti poliziotti: compresa io, poliziotta segreta dell'Fbl italiano, un'organizzazione che spero non esista-, spiega Laura Betti. Soltanto tre mesi prima di cominciare il film in Francia (•dove è praticamente Dio-), Jerry Lewis aveva subito la sua pericolosissima operazione al cuore durata sette ore, per non parlare dell'incidente alla schiena e della terribile depressione nervosa già patiti. Naturale che la sua comicità, un tempo tutta basata sull'atletismo delle cascate e sul dinamismo,, si sia modifi cala. Sul set, lo proteggono la moglie, -carina, una bambinetta-, una coppia di assi stenti personali e anche una dietologa, 'perché deve continuare a dimagrire. E com'è Jerry sul lavoro, è diverten te? -E' esattamente come in King of Comedy, come nel film di Scorsese-. Allora te tro, prepotente, solitario? Molto duro. E' il mestiere, è l'età. A un certo punto non puoi più spenderti troppo con gli altri, e il lavoro diventa un automatismo senza il quale non puoi vivere: ma lui ha una capacità, fisica incredibile, e momenti carini-. Soltanto accanto a uno bravo come lui, dice Laura Betti, è riuscita a trovare il coraggio di fare la comica al cinema: -Mentre ho recitato tanto teatro comico, nei film la comicità mi spaventava. Ma poi mi sentivo molto affollata, invasa, confusa-. Comica con Jerry Lewis, era infatti contemporaneamente erotica con Walerian Borowczyk, per il quale girava a Roma Ars amandi, l'arte di amare secondo Ovidio: «Lo adoro, è il massimo dell'impossibile. Con passionalità romantica garantiva "Tutta pitturai Tutta pittura!": e poi mi ritrovavo in letto con un ragazzino, con genitali dappertutto e il regista die urlando in polacco s'infilava dovunque con la macchina da presa. Dopo una trentina di film, per la prima volta in vita mia mi sono ritrovata con dei lividi da camera, sulla guancia e su una spalla-. Erotica con Borowczyk, comica con Jerry Lewis, era in- sieme pure drammatica con Jean-Marie e Danielle Straub, di cui ha interpretato in tedesco in presa diretta 1' ultimo film, America, tratto da Kafka, girato negli Stati Uniti e ad Amburgo, destinato al Festival di Berlino o piti probabilmente a quello di Venezia. Dal cinema, Laura Betti tornerà al teatro a Parigi per recitare Orgia di Pasolini durante il Festival d'Autunno, nella vasta manifestazione organizzata dal ministero francese della Cultura in omaggio al poeta italiano che è stato il grande amore e il grande dolore nella vita dell' attrice. • Con la Francia ho un legame fortissimo — dice —. Oggi è un Paese di apertura culturale straordinaria, specialmente verso gli italiani; un Paese dove il cinema galoppa sfrenato, dove nuovi autori spuntano come funghi-. In Francia sta bene, ma nonostante la sua natura zingara: «Da dolore non poter lavorare in Italia. Non ci sono più spazi, la Rai-tv s'è messa a fare concorrenza alle tv private e la Gaumont è fritta: tutto sembra chiuso per lutto. E dispiace: perclié è tanto bella, l'Italia-. Lietta Tornabuoni LlNLtzRvuJlcPvvrlp