La Ceat di Settimo alla Pirelli? L'azienda tace, la Fulc conferma

La Ceat di Settimo alla Pirelli? L'azienda tace, la Fulc conferma La società milanese vi produrrebbe i grossi pneumatici La Ceat di Settimo alla Pirelli? L'azienda tace, la Fulc conferma MILANO — 'Nessun commento sulle trattative fra Pirelli e Ceat. Riferirò a suo tempo al governo quando ci saranno decisioni ufficiali-. Alessandro Brala, commissario della Ceat, non vuole assolutamente sbilanciarsi sulle notizie di fonte sindacale secondo le quali sarebbe ormai prossimo un accordo produttlvo-commerclale tra la Pirelli e la società torinese. Bocche cucite anche alla Pirelli di Milano, dove si preferisce glissare sull'argomento. Sono invece i rappresentanti sindacali gli unici a confermare resistenza di contatti tra i due maggiori produttori nazionali di pneumatici e cavi: «Le trattative si risolveranno molto presto— dichiara Luciano De Gaspari, segretario nazionale della Fulc — probabilmente già entro gennaio o ai primi di febbraio. Tra l'ingressso della Pirelli nella Ceat, anche se in forma parziale, e la soluzione del «caso Bicocca» c'e una stretta relazione. Secondo le fonti sindacali la Pirelli starebbe trattando con 11 commissario della Ceat per rilevare una parte degli impianti di quest'ultima a Settimo Torinese. La società milanese si impegnerebbe ad affittare una parte dello stabilimento, quello in cui si producono pneumatici per autovetture, assicurando il mantenimento di 500 posti di lavoro (attualmente a Settimo vi sono 740 dipendenti a tempo pieno e 500 in cassa integrazione). Nel prossimi due anni la Pirelli investirebbe a Settimo una trentina di miliardi. Come prima condizione per questo intervento, che verrebbe sancito tra due anni con 11 passaggio dalla Bicocca a Settimo della produzione di pneumatici pesanti, la Pirelli richiederebbe l'assorbimento della rete commerciale e delle quote di mercato che la Ceat ricopre in Italia: il 13 per cento dei pneumatici per vettura (che per due anni verrebbero ancora prodotti a Settimo) e 11 13 per cento di quel.l pesanti. Sempre secondo le fonti sindacali la Pirelli intende in questo modo impedire che le quote di mercato di un produttore nazionale passino ad aziende estere in caso di progressivo ritiro della Ceat dalla produzione. «Siamo d'accordo sulla necessità di un intervento della Pirelli a Settimo — prosegue De Oaspari — però non vogliamo che questa soluzione passi sulla testa della Bicocca e di Anagnl-. Alla Bicocca, ove la Pirelli occupa circa 3000 dipendenti r.el settore del pneumatici pesanti, si è certi della chiusura dell'impianto, ormai superato e limitato da problemi di spazio. In passato le organizzazioni sindacali avevano chiesto che la Pirelli aprisse un nuovo stabilimento sempre in provincia di Milano, ma la comparsa sulla scena di Settimo Torinese (che consente un risparmio di 60 miliardi) renderebbe superflua questa nuova realizzazione. Ad Anagnl, Infine, la Ceat produce pneumatici pesanti, con 571 Spendenti in attività e 818 in cassa integrazione, «Nell'accordo tra Ceat e Pirelli non si fa menzione di questo stabilimento al Sud — conclude De Oaspari — ecco perché vogliamo sapere se Anagni dovrà sparire e se alla Bicocca i 3000 posti di lavoro che sono destinati a saltare saranno in qualche modo rimpiazzati da nuove iniziative». ■ Gianfranco Modolo

Persone citate: Alessandro Brala, De Oaspari, Gianfranco Modolo, Luciano De Gaspari

Luoghi citati: Anagni, Italia, Milano, Settimo, Settimo Torinese