Siderurgia, Altissimo avverte i privati «Non daremo aiuti senza dati veritieri»

Siderurgia, Altissimo avverte i privati «Non daremo aiuti senza dati veritieri» Oggi Firn e Finsider a confronto sui «tagli», forse slitta il vertice di Bruxelles Siderurgia, Altissimo avverte i privati «Non daremo aiuti senza dati veritieri» ROMA — Le nuove sovvenzioni agli Industriali privati che riducono — come è necessario —la capacità produttiva di acciaio, saranno concesse solo sulla base di dati e cifre più certi che individuino le effettive chiusure d'impianti. Il ministro dell'Industria, Renato Altissimo ha fatto capire chiaramente, a un gruppo di imprenditori siderurgici con cui si è Incontrato ieri, che non presenterà il disegno di legge per 11 rinnòvo d'elle sovvenzioni (rifinanziamento art. 20 della legge 46/1982) se prima non avrà cifre più veritiere sulla capacità produttl- va installata. La dichiarazione sulla capacità produttiva di acciaio del privati del febbraio '83. le ultime esistenti, sono di 2 milioni di tonnellate superiori a quelle del 1982 nonostante gli annunci di smantellamenti finanziati, con 550 mlUardi di aluti statali, dall'art. 20 della legge 46. Questo aumento è ritenuto in larga parte fittizio dai tecnici del ministero dell'Industria: le attj\^i\i normative avrebberosplntb molte imprese a gonfiare prudenzialmente 1 dati. Se le cifre non venissero corrette, si complicherebbe la trattativa del governo italiano con la Comunità europea per 1 tagli alla capacità produttiva globale, e lo stesso meccanismo per sovvenzionare gli smantellamenti potrebbe essere messo In questione. Altissimo ha chiesto di ricevere i nuovi dati «entro pochissimi giorni-, vale a dire prima dell'incontro sulla siderurgia del ministri italiani con 1 commissari europei Davlgnon e Andrlessen. Questo incontro era fissato per lunedi prossimo, 16, ma probabil¬ mente verrà rinviato di 24 o 48 ore. La riunione sull'acciaio del ministri europei dell'Industria nel frattempo è stata spostata dal 17 al 26, giovedì della settimana successiva. Lo stesso termine del 31 gennaio per definire 1 tagli alla capacità produttiva (anzi alla Pmp. «produzione massima possibile-, nel gergo comunitario) sembra dover slittare in avanti nel tempo, per le difficoltà che anche altri Paesi Cee hanno a definire i loro programmi. Il governo italiano avrà cosi qualche giorno in più per stabilire che cosa fare. Per ora resta in tutta la sua gravità 11 problema del prepensionamenti, che blocca il piano di ristrutturazione della Finsider. ossia una parte essenziale del tagli alla capacità produttiva italiana. In settimana si dovrebbe avere qualche chiarimento, dalle riunioni del governo e della maggioranza sui «bacini di crisi» (le aree più colpite dalla disoccupazione industriale). Da parte sindacale. 11 segretario nazionale Firn Agostinp Conte •(componente': UH) giudica «inammissibile che il governo non abbia ancora detto in che modo intende procedere in materia di prepensionamenti e per dare certezza finanziaria alla Finsider-. Il sindacato chiede che allo scopo si faccia un decreto-legge distinto dall'eventuale disegno di legge peri «bacini di crisi». E' senza poter superare questa difficoltà che oggi Finsider e Firn cominciano a esa. minare nel dettaglio la riduzione di posti di lavoro prevista dal piano, cominciando dal comparto degli acciai plani. Si discuterà a fondo sulle possibilità di riaprire Bagnoli. s.l.

Persone citate: Renato Altissimo

Luoghi citati: Bruxelles, Roma