La Texaco batte in volata la Pennzoil nella corsa al controllo della Getty di Ennio Caretto

La Texaco batte in volata la Pennzoil nella corsa al controllo della Getty SOLO LA MAGISTRATURA AMERICANA POTRÀ' IMPEDIRE L'AFFARE PEL SECOLO La Texaco batte in volata la Pennzoil nella corsa al controllo della Getty La terza delle «sette sorelle» ha offerto 125 dollari per azione contro i 110 della concorrente (che veniva data come vincente) - Ora potrà insidiare il secondo posto della Mobil - Una transazione economica da 17 mila miliardi di lire " DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — La Texaco, la terza delle «sette sorelle» americane del petrolio, ha concluso, magistratura permettendo, l'affare del secolo. Per quasi 10 miliardi di dollari. 17 mila miliardi di lire, ha acquistato la grande maggioranza delle azioni della Oetty Oil Company. Lo ha fatto al termine di un braccio di ferro con la Pennzoil. un'altra nota compagnia petrolifera, degno del copioni degli sceneggiati' televisivi «Dtnasty» e -Dallas». L'acquisto della Getty è la massima transazione della storia economica, e spegne l'eco di quella, ritenuta già favolosa, della Conoco da parte della Dupont per 8 miliardi di dollari due anni fa. Sempreché l'affare non venga bloccato, la TexacoOetty sarà in grado di sfidare la Mobil Oli per il secondo posto nella classifica dei giganti del petrolio (11 primo è saldamente In pugno alla Exxon).' La Getty possiede infatti riserve di «oro nero» per due miliardi di barili, controlla enormi giacimenti di gas na¬ turale, e raddopplerà quindi il patrimonio di materie prime della Texaco. L'interrogativo che pesa sull'operazione è quello della Pennzoil. Il suo presidente, Ledbke, a cui la Getty si era promessa, e che pensava di esserne già 11 nuovo padrone, ha fatto ricorso alla magistratura per violazione di contratto: minaccia inoltre di invocare la legge •antitrust» o contro 11 monopollo. I retroscena dell'affare sono romanzeschi, e si svolgono nel corso di due weekend, all'Hotel Pierre di New York, lo stesso dove abitò per anni Mi-1 chele Sindona. Protagonista è Gordon Getty, il terzo figlio del fondatore della dinastia. 51 anni, una moglie a cui è' sposato da un quarto di secolo, quattro figli, la passione della poesia e della musica — le compone entrambe — baritono, intellettuale e via di seguito. Gordon Getty è l'amministratore del Sarah Getty Trust, la fondazione di famiglia che ha in mano il 40 per cento delle azioni della compagnia: fa parte del consiglio d'amministrazione della compagnia stessa: e ha notevole potere anche in seno al Getty Museum. depositario del 12 per cento delle azioni. Il weekend di Capodanno, Getty e Ledbke della Pennzoil s'Incontrano nell'attico e superattlco che 11 primo affitta al Pierre. Gordon è furioso contro la direzione della compagnia, che a suo parere la sta mandando In rovina. Propone all'interlocutore un accordo In base al quale egli preleverebbe 11 12 per cento delle azioni del Museo, arrivando a un totale del 52 per cento, e gli lascerebbe 11 resto, 11 48 per cento. Il prezzo è di 112 dollari e mezzo per azione, per circa 6 miliardi di dollari, oltre 10 mila miliardi di lire complessivi. La notizia si diffonde In un baleno, la fusione è data per fatta. Nel mondo dell'industria e della finanza americano, la Texaco ha la fama della «.bella addormentata... Ma al suo presidente. John Mcklnley, 63 anni, venuto dalla gavetta, una carriera di manager ringhioso alle spalle, la Getty appare d'improvviso 11 principe il cui bacio la rlsveglierà. Si arriva cosi al secondo weekend. Sempre al Pierre, l'abile Gordon riceve il secondo interlocutore, che gli fa un'offerta, per usare 11 linguaggio della mafia, «che non si può rifiutare». Mcklnley è pronto a pagare 125 dollari per azione, un grosso guadagno per il suo ospite: per di più, darà il 25 per cento della somma pattuita in forma di partecipazione alla Texaco. Gordon Getty non si fa pregare: vende la sua parte e quella del Museo. Del 10 miliardi di dollari complessivi, l'erede del mitico Paul Getty riceverà cosi 5 miliardi e 200 milioni circa. Egli si libererà degli affanni della gestione di un'immensa industria, aumenterà 11 suo capitale privato, e salirà di qualche gradino nell'olimpo degli uomini più ricchi del mondo. Di contro, la Texaco, scossasi dal sonno, renderà più viva la competizione nel settore petrolifero. «La transazione — ha dichiarato Mcklnley — aluterà l'America a strapparsi dalla schiavitù del greggio straniero-. Mcklnley prevede ora una corsa allo sfruttamento del nuovi giacimenti di «oro nero» In Alaska e lungo le coste degli Stati Uniti. Non teme il veto della magistratura? «Le azioni di Qualsiasi compagnia—ribatte —possono essere cedute il giorno dopo l'acquisto-. A Wall Street, l'affare del secolo ha sortito subito un effetto positivo: ha fatto salire le quotazioni di tutte le piccole compagnie petrolifere. Le altre «sette sorelle» non possono restare Inattive di fronte all'iniziativa della Texaco, tenteranno sicuramente di consolidarsi. Ennio Caretto 1

Luoghi citati: Alaska, America, New York, Stati Uniti, Texaco