Primario sequestrato chiede danni all'Usl

Primario sequestrato chiede donni all'Usi Reggio Calabria, vuole 800 milioni Primario sequestrato chiede donni all'Usi REGGIO CALABRIA — Il dott. Francesco Morgante, primario di chirurgia dell'ospedale di Locri, rapito il 21 gennaio 1979 e rilasciato il 24 maggio dello stesso anno, dopo il pagamento di un riscatto di 400 milioni, ha citato in giudizio l'Usi numero 28 -per risarcimento dei danni-, anche patrimoniali, subiti a causa del suo sequestro. La singolare vicenda sarà discussa dal tribunale 1118 gennaio. Secondo quanto sostiene l'avv. Vincenzo Avellis, di Siderno, che assiste il primario chirurgo, l'unità sanitaria locale di Locri sarebbe responsabile in quanto il sequestro avvenne nell'ambito dell'ospedale che è privo di cancelli, di sorveglianti e di sistemi di illuminazione che garantiscano la sicurezza fisica del dipendenti. Il dott. Francesco Morgante fu rapito Intorno alle 19. Aveva da poco timbrato H cartellino delle presenze e si era recuto nel cortile dell'ospeda¬ le dove aveva parcheggiato la sua auto. E' stalo in questo luogo che il primario fu avvicinato da quattro uomini con 11 viso coperto é armati di pistole che lo sequestrarono. Il dott. Francesco Morgante ha già fatto richiesta dt risarcimento all'amministrazione dell'ospedale che a sua volta ha chiesto un parere al comitato regionale di controllo che però non ha ancora dato una risposta. Gli 800 milioni di lire che 11 dott. Morgante chiede come risarcimento dei danni dall'Usi sono costituiti, per la metà per danni «psicofisici- e per l'altra metà dalla somma pagata dalla sua famiglia per essere liberato. Ma in alcuni ambienti forensi si obietta: come 11 dott. Morgante potrà attestare l'avvenuto pagamento del 400 milioni di lire di riscatto? Certamente l'anonima sequestri non gli avrà rilasciato una ricevuta. (Ansa)

Persone citate: Francesco Morgante, Morgante, Vincenzo Avellis

Luoghi citati: Locri, Reggio Calabria, Siderno