Figli di accademici i pirati dell'aereo sovietico (7 morti)

Figli di accademici i pirati dell'aereo sovietico (7 morti) Un giornale conferma la tragedia di novembre in Georgia Figli di accademici i pirati dell'aereo sovietico (7 morti) MOSCA — Un giornale sovietico ha confermato ieri che 1 nove giovani i quali nel novembre scorso, tentarono di dirottare in Turchia un aereo dell'Aeroflot erano tutti figli di uomini di scienza e di cultura della provincia caucaslea di Georgia, e ha detto che, in seguito all'episodio, 11 padre di uno dei «pirati» ha perso 11 posto all'università di Tbilisi. Al fallito dirottamento, il 18 novembre, di un Tupolev-134 in servizio sulle linee interne e partito da Tbilisi per Leningrado presero parte sei giovani e tre ragazze. Il pilota riuscì a tornare all'aeroporto di partenza, dove, in un conflitto a fuoco tra i dirottatori e la polizia rimasero uccisi 1 tre membri dell'equipaggio e due passeggeri. Anche due dei dirottatori morirono. L'ultimo numero del quoti¬ diano georgiano Zarya Vostoka ha pubblicato una lettera aperta con la quale i membri dell'Accademia delle Scienze di Tbilisi chiedono a tutti gli studiosi e gli insegnanti della repubblica di dedicare maggior attenzione all'educazione dei figli, perché 'succede die dalle famiglie istruite e di uomini di scienza escano giovani criminali, quali erano appunto quelli che il 18 novembre hanno commesso un orribile e ripugnante delitto». Il giornale non specifica di chi fossero figli 1 mancati dirottatori, ma afferma che il padre di uno di essi - un certo professor Tsereteli, membro dell'Accademia delle Scienze ha dovuto lasciare la cattedras -perché non può pretendere di educare i figli altrui chi non è capace di educare i propri».

Luoghi citati: Georgia, Leningrado, Mosca, Turchia