Napoli, si fa l'ipotesi di una giunta a termine di Adriaco Luise

Napoli, si fa l'ipotesi di una giunta a termine Formata da laici e psi disporrebbe di 19 voti su 80 Napoli, si fa l'ipotesi di una giunta a termine Resterebbe in carica solo fino all'approvazione del bilancio - Ieri sera prima riunione del Consiglio comunale eletto a novembre DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NAPOLI — Quale governo per Napoli? L'interrogativo che domina la scena politica napoletana rimane ancora senza risposta. La prima riunione del Consiglio comunale, rinnovato per quasi la metà nel novembre scorso con il ricorso anticipato alle urne (38 neoeletti su 80 consiglieri uscenti), si è svolta ieri sera nella «Sala del baroni» del Maschio Angioino senza che si uscisse delle semplici formalità dt rito: saluto e relazione del commissario prefetto Conti, insediamento ufficiale dell'assemblea presieduta dal consigliere anziano, il comunista Maurizio Valenti, discussione sul rendiconto di sci mesi di gestione straordinaria. Per 11 sindaco e la giunta, se ne parlerà alla prossima seduta. Al momento, le trattative sono ancora in alto mare, mentre scadenze improrogabili premono alle porte e c'è da approvare per il prossimo mese il bilancio. Il rinvio si è reso necessario per dare altro tempo alle forze politiche di proseguire nei negoziali (protrattisi fino a qualche ora prima della riunione), di trovare un accordo per uscire dall'Impasse di una situazione densa d'incertezze. La logica dei numeri, purtroppo, non ha consentito ampi spazi di manovra e l'esito della consultazione elettorale, che noti ha assicurato una maggioranza stabile, ha reso più difficile ogni soluzione. La giunta di sinistra (pei, psi, psdi: 37 seggi) e il pentapartito (de psi. psdi, pri e pli: 39) risultano entrambe minoritarie. Per andare avanti dovrebbero raggiungere sempre del compromessi con il rischio di cadere al primo ostacolo. Il msi è all'opposizione e ha 17 consiglieri. Programmi e proposte varati dai gruppi laico-socialisti, dalla de, dal pei, non hanno trovato la convergenza necessaria che consentisse di risolvere in tempi più spediti il problema della guida della città. All'ultima ora è trapelata" un'ipotesi d'intesa per una giunta a termine. Sarebbe composta soltanto dal gruppo laico-socialista (psi, psdi, pri, pli: 19 seggi), con il solo compito di varare il documento finanziarlo e poi dimettersi ai primi di marzo. Le forze politiche potrebbero cosi riprendere con maggior respiro quel gioco di pazienza per trovare, fra tante strade tortuose, quella giusta e rispondere all'esigenza di un' amministrazione stabile, in grado di affrontare i cronici e pressanti problemi di Napoli. Nella prossima settimana si riprendono gl'Incontri a sei, nel tentativo di comporre le divergenze. Ieri sera, al primo confronto diretto erano presenti quasi tutti i consiglieri, compresi I big dei vari partiti a livello nazionale, come il ministro Scotti (de), i sottosegretari Galasso (pri) e De Lorenzo (pli); ron. Di Donato (psi), vicesindaco all'epoca del terremoto; il leader del msi Almirante e 11 radicale Palmella. Fino all'elezione e al giuramento del nuovo sindaco, 11 Comune resterà affidato all' amministrazione straordinaria del prefetto Conti. Adriaco Luise

Persone citate: Almirante, De Lorenzo, Di Donato, Galasso, Maurizio Valenti

Luoghi citati: Napoli