La Deneuve e il suo ultimo film «Le bon plaisir di ascoltare»

La Deneuve e il suo ultimo film «Le bon plaisir di ascoltare» L'attrice parla dell'opera che sta per uscire: «Sto molto zitta» La Deneuve e il suo ultimo film «Le bon plaisir di ascoltare» PARIGI — Prima dell'uscila parigina (avverrà entro il mese) del film di Francis Girod Le bon plaisir. tratto dal romanzo di Francoise Giroud, Catherine Deneuve non ha voluto partecipare ad una campagna pubblicitaria con foto di copertina, commenti sulla sua bellezza! sulla sua condizione di vedette. Ha accettato soltanto di parlarceli.cinema» E: stata coltivala troppo la sua immagine di donna bionda affascinante, chic, fredda e misteriosa; ora dice: «Il fuoco sotto il ghiaccio? No, grazie-. Lei ha interpretato ruoli molto diversi tra loro. Scelta personale, obblighi o circostanze? «Ho sempre scelto io imiei ruoli, dai tempi dei Parapluis de Cherbourg. Leggo tutti i copioni che mi mandano, rinuncio subito quando l'idea non mi sembra abbastanza originale. Ciò che mi interessa non è necessariamente il meglio in assoluto: quando scelgo qualcosa, è perché scatta in me un clic particolare, un desiderio profondo e tutto personale. Cosi, quei ruoli cosi diversi sono arrivati più o meno contemporaneamente: io ero una vedette a vent'anni...vent'anni fa» Lei pensa che agli inizi degli Anni 60 il suo personaggio romantico fosse visto come I' «anti-Bardol»? «Non so, non credo. Allora avevo in testa una grande confusione. Sognavo moltissimo, mi rinchiudevo nel sogni. 11 grande cambiamento, in me, avvenne quando girai Repuìsion. con Polanskl. Capii subilo quello che lui voleva: dovevo interpretare il personaggio paradossale, di una ragazza romantica e sensibile che diventa schizofrenica. Polanski mi ha molto aiutalo a scoprire clic.còsa-C era di nascosto in me: lui ama gli allori, li sa dirigere, ne sa trarre risultali stupefacenti». Che dice della bizzaria di certi ruoli che ha interpretato, come la «Grande Bourgenisc» di Bolognini o Llza di l'crreri? «La Grande lìourgeoìse era tratta da una storia vera, non si poteva parlare di tutto ciò t:he" era ' accaduto 'nella rcallà;a causa del discéndenti della protagonista, credo. Io ho mollo amato questo personaggio perverso. Ho amato mollo tulio ciò clic ho latto con i registi italiani. Ferreri, certo, e Dino Risi con Anime perse, dall'unnosfera fantastica». Visto che lei sceglie accuratamente i suoi ruoli, come si comporta durante le riprese, vuol fare a modo suo? «lo desidero prima di tutto lavorare in armonia con il regista, non mi piacciono gli antagonismi, i conflitti. E' necessario che io ìiii senta in confidenza con chi lavora con me, voglio mettermi dalla parie del regista, interpretare i suoi pensieri. Ma se durante la riprese sento delle debolezze o delle incoerenze, allora prendo io le redini del mio personaggio. Gli attori sono la parte più importante di un film: il ruolo del regista è quello di raccontare, al servizio di una storia, quindi degli attori. Una buona regia nsfslntncUpppqmcfsuvd non dove vedersi, ma lasciarsi indovinare/Ho avuto molta fortuna, nella mia carriera, sono stata viziata: ho sempre lavorato con registi che erano veramente autori». Che cosa pensa del suo ultimo film, «Le bon plaisir»? •E' stata un'esperienza nuova, che mi ha dato preoccupazioni. Riprese lunghe, Una storia spezzata nel tempo esigono molti sforzi da parie degli attori. Poi, il mio personaggio ascolta più di quanto parli e al cinema è molto più difficile ascoltare che parlare. Mi piace questo film, dà un'idea molto realistica della vita privata degli uomini politici, ma senza rivelare niente di indiscreto o di eccessivo». Jacques Siclier ('«pyri^hl <<lx'Mondi'») v |kt rilutiti i 1 :,\ Slnmpn» ('nllicriiie Deneuve: «Basta con il fuoco sotto il gliinccioi'

Luoghi citati: Cherbourg, Parigi