Forze sudafricane sconfinano in Angola e uccidono 300 soldati, ribelli, cubani

Forze sudafricane sconfinano in Angola e uccidono 300 soldati, ribelli, cubani Inseguendo formazioni Swapo, il movimento guerrigliero della Namibia Forze sudafricane sconfinano in Angola e uccidono 300 soldati, ribelli, cubani In Ire giorni di combattimenti 180 chilometri all'interno del Paese - Distrutti undici carri armati - «I raid non sono direni contro il governo di Litanda» - Respinta la condanna delPOnu: «Non ci lasceremo intimidire» PRETORIA — L'Alto coniando militare sudafricano ha annunciato ieri manina che 324 guerriglieri e soldati cubani e angolani .sono stati uccisi in tre giorni di combattimenti nell'Angola Meridionale. Nella battaglia sono morti sette .soldati di Pretoria. Il eano di Stalo Maggiore della Dilesa. generale Constant Viljoen, lia precisato che gli scontri sono avvenuti quando truppe sudafricane, inseguendo I orinazioni di guerriglieri dolio Swapo. il movimento irredentista del territorio dell'Africa di Sud-Ovest (Namibia) all'interno del territorio angolano, sono state attaccato da una forza formata da guerriglieri della Swu))o, da soldati cubani e da militari angolani. La battaglia e avvenuta vicino alla cittadina di Cucciai. 180 km all'interno dell'Angola. I sudafricani, ha precisalo Viljoen, hanno distrutto 11 carri armati 7-54 di fabbricazione sovietica e catturalo ingenti quantità di armi ed equipaggiamento militare. II governo di Pretoria ha ripetutamente ai (ormalo che l'invasione del territorio angolano da iiarle delle sue truppe ha lo scoilo di distruggere le basi dello Swapo. da 17 anni in lotta contro i soldati sudafricani che occupano il territorio In base a un mandato ormai scaduto della Società delle Nazioni che non esiste più, e ha ieri ribadito che le incursioni nel territorio angolano sono dirette soltanto contro le formazioni ribolli e non contro il governo di Luanda. Venerdì il Consiglio di sicu¬ rezza delle Nazioni Unite ha condannato quasi all'unanimità l'invasione del vicino territorio da parte delle forze sudafricane, chiedendone l'Immediato ritiro. La risoluzione è stala approvata con 13 voti favorevoli e due astensioni (Stati Uniti e Gran Bretagna). Il Sud Africa ha respinto energicamente la risoluzione di condanna. In un comunicato emesso ieri 11 ministro degli Esteri di Pretoria Plk Botila ha affermato che -la risolu¬ zióne del Consiglio di sicurezza costituisce virtualmente un avallo della violenza. Il governo sudafricano respinge questa decisione e riafferma che continuerà ad agire contro qualsiasi organizzaztne la quale si prefigga di determinare il futuro dell'Africa del Sud-Ovest Namibia attraversomezzi violenti-. Ncll'accettare l'eventualità che tale atteggiamento possa condurre a un confronto con l'intera comunità internazionale. Bolha ha concluso: -E' ora che il mondo si renda conto che il Sud Africa non si lascerà intimidire-. A tarda sera il generale Gleeson, capo delle operazioni, ha annunciato che le truppe sudafricane impegnate dal 6 dicembre nell'Angola meridionale hanno raggiunto il loro obiettivo e si preparano a un disimpegno progressivo. In un comunicato pubblicato dall'agenzia sudafricana Sapa, il generale ha aggiunto che le truppe resteranno in stato di minassima allerta-. Gleeson ha precisato che l'operazione di Pretoria ha permesso di infliggere un duro colpo alla Swapo e di sventare 1 suoi preparativi per l'annuale offensiva di gennaio in Namibia. DAKAR — A conclusione della visita in Gabon e In Senegal. 11 ministro degli Esteri Italiano Andreotti ha detto di avere sentito nel suoi interlocutori -una forte delusione per quanto riguarda il ritardo dell'indipendenza della Namibia... un problema che è un punto essenziale anclte perette, quando sarà stato risolto, porrà lo stesso problema del Sud Africa in una cornfee meno polemica, in quanto lo si considera al di fuori della colonizzazione, mentre la Namibia sarebbe l'ultima tappa della decolonizzazione-. Quanto agli altri punti di crisi (Ciad, Sahara Occidentale, Nigeria, Tunisia), Andreotti ha detto che si tratta di fatti preoccupanti, ma di non avetratto l'impressione che la situazione sia -esplosiva.. A Libreville (dove ha fatto scalo). Abidjan e Dakar. Andreotti ha raccolto -vivi apprezzamenti- dei suoi interlocutori per la politica dell'Italia di aiuto allo sviluppo: . Una politica — ha puntualizzato'11 ministro — die viene attuata da una parte per dovere morale e storico, dall'altra perché è un modo di aiutare questt Paesi ad essere veramente non allineali, cioè affrancati da una soggezione a politiche di grande potenza che non hanno inai fatto del bene a nessuno, e tanto meno all'Africa-.

Persone citate: Andreotti, Constant Viljoen, Gleeson, Italiano Andreotti, Sapa, Viljoen