Stornello a Roma, martedì sarà interrogato di Ruggero Conteduca

Stornello a Roma, martedì sarà interrogato Stornello a Roma, martedì sarà interrogato Il vicepresidente della Regione siciliana, accusato di corruzione, si proclama innocente - La rete di mediazioni e ricatti tessuta da Pazienza ROMA — Martedì, quando Salvatore Stornello sarà interrogato dal giudice, si potrà iorse conoscere qualche altro dettaglio della intricata vicenda che ha finito con il portare in carcere il vicepresidente socialista della Regione Siciliana. Per il momento, i particolari non sono certo numerosi né completamente comprensibili. Stornello che 6 giunto ieri a Roma insieme con due dei suoi presunti complici; il funzionarlo della Regione Siciliana. Agostino Porretto. e Giuseppina Cordovana Palletta, titolare a Palermo di un 'agenzia di marketing, è stato internato, nel pomeriggio, nel carcere di Regina Cqeli. Tutti e tre sono accusati di concorso in corruzione insieme con Alvaro GiardUi, Giuseppe Viola, Alberto Vlnesl(già in carcere a Rebibbia). Contro l'uomo politico siciliano vi sarebbero, secondo l'accusa, le confessioni di Giardili, l'imprenditore viterbese arrestato qualche setti-, mana fa per associazione per delinquere di slampo niaflo,so. Secondo il sostituto procuratore Domenico Sica, che ha poi formalizzato l'inchiesta passando gli atli al giudice Francesco Mlslani, fra Giardili, Francesco Pazienza (il giovane uomo d'affari legato ai servizi segreti) ed alcuni esponenti della camorra e della malavita romana si sarebbe crealo in passalo un vero e proprio consorzio di persone che avevano fatto del ricatto, dell'estorsione e della illecita mediazione di affari le lonti della loro ricchezza. Fra I tentacoli della «piovra Pazienza., sarebbe incappato anche Salvatore Stornello. Oltre alle rivelazioni di Giardili. a dimostrare la colpevolezza di Stornello, vi sarebbero anche le registrazioni di alcune telefonate compromettenti e persino due diverse delibere approvate dalla giunta siciliana. I due provvedimenti, fra l'altro, comproverebbero (intinto raccontato al giudice da Alvaro Giardili. Questi, infatti, in uno dei suoi interrogatori avrebbe riferito di aver esercitato a suo tempo pressióni per modificare una delibera. E questa operazione avrebbe dovuto infine rendere possibile un affare di 12 miliardi da stipulare fra la Regione Siciliana e la società «Aeragricola... per un appallo che prevedeva la fornitura di carte tecniche del territorio siciliano (fra cui anche la zona di Comlso) ottenute con il metodo della ripresa aerofotogrammetica. li: realtà — come sostiene anche VAvanti! di oggi — la gara d'appalto al I centro dell'inchiesta non fu nemmeno fatta. Fu solo comunicato un avviso di gara invitando una serte di ditte e segnalando 1 nominativi di tutte alla Prefettura per 1 necessari accertamenti della legge antimafia. La «tangente» pattuita comunque sarebbe stata di seicento milioni. E assegni per questa cifra pervennero, puntuali, a Giuseppina Fàllelta Cordovana. la quale, però, come ha ella stessa dichiarato, li avrebbe strappati e bruciati. Un fatto, dunque, per ammissione dello stesso giudice istruttore che ha firmato 11 mandato di cattura per Stornello, appare certo: il vicepresidente della Regione Siciliana non ha mal preso una lira. «Però — aggiunge il magistrato — il reato esiste. Ed anche le prove. Vedremo martedì quando andrò a Regina Codi per interrogarlo-. In questo immenso «pozzo nero» che è l'Inchiesta Pazienta, iniziata mesi fa dal sostituto procuratore Sica, rischiano, Insomma, di caderci in tanti, personaggi illustri e meno' illustri. L'attività del giovane affarista pugliese sembra essere stata senza soste, e pare abbia abbracciato ogni settore del mondo degli affari, da quelli leciti a quelli illegali. Forte dell'appoggio dei più noti esponenti della camorra e della malavita romana, con qualche conoscenza giusta nei servizi segreti e persino nel mondo politico. Pazienza ha cercato e spesso trovato ogni possibilità di arricchimento. E per farlo non ha guardato tanto per il sottile, pena le minacce, i ricatti o l'eliminazione fisica dei più riottosi. Cosi, almeno, si spiegano oggi, alla luce delle indagini, le estorsioni a Clarrapico, presidente dell'Ente Fiuggi (550 milioni), l'attentato a Parigi al segretario di Kashoggi, Samir Traboulsl (2 miliardi), quello ài vicepresidente dell'Ambrosiano, Roberto Rosone. Spesso, dietro alle estorsioni si celavano finanziamenti concessi da Calvi tra¬ mite il banco Ambrosiano i cui Pazienza per lungo temp è stato consulente pagato < peso d'oro (400 milioni l'anno) Secondo Giardili. anzi, anche dietro l'«Aeragricola», la società di cui egli risultava ufficialmente titolare e proprietario, si nascondeva in realU l'ex presidente del Banco Ambrosiano. Ruggero Conteduca

Luoghi citati: Fiuggi, Palermo, Parigi, Rebibbia, Roma