Un De Mita senza avversari si ricandida alla guida dc

Un De Mita senza avversari si ricandida alla guida de Forlani ha detto «no», Scotti punterebbe al congresso dell'86 Un De Mita senza avversari si ricandida alla guida de Oggi a Trento il segretario leggerà il suo «programma-manifesto» per il congresso di febbraio - «Dobbiamo costruire un partito nuovo, di proposta e non di mediazione» ROMA — Forlani ha detto • no» e Scotti, salvo colpi di scena, punta al congresso dell'86. Senza rivali o quasi. De Mita presenta oggi a Trento la sua candidatura alla segreteria de per i prossimi due anni. Più che una presentazione, quella di oggi sarà una «incoronazionei.. Trento non è stata scelta a caso. E' la città del potente capo doroteo Flaminio Piccoli il quale, dopo aver tirato amabilmente le orecchie al segretario in tempi anche recenti, ha deciso di appoggiarlo. Con i voti di Piccoli. De Mita avrà quelli di Andreotti' c quelli di tutto il complesso arcipelago della sinistra del partito, tranne, forse, gli ..isolotti» che fanno capo al ministro Scotti e al presidente dei deputati Rognoni. Da Trento, tanti secoli or sono, parti la controriforma contro la grande eresia di Lutero. Più modestamente, due mesi or sono vi ha fatto capolino alle ultime elezioni regionali una miniriscossa della de, il primo e più concreto segnale positivo dopo la sconfitta del giugno scorso. Senza convocare nessun «concilio», oggi De Mita vi leggerà il suo .programmamanifesto» per la de che da qui all'86 dovrà affrontare prove ardue: le elezioni europee del giugno prossimo: l'elezione del presidente della Repubblica nel maggio dell' 85; le elezioni regionali un mese dopo. Proprio ieri, alla vigilia di un avvenimento che sarà decisivo non solo per là sua carriera politica ma per tutto il partito. De Mita ha anticipato alcuni putiti essenziali del suo programma. «Avevamo un partito organizsato per la gestione del potere. Ora dobbiamo costruire un partito nuovo, espressione della società, radicato in essa non solo a parole — ha dichiarato a "Panorama" —. Solo così si divenia partito di proposta e non di mediazione-. Quanto agli uomini del partito, De Mita sostiene che «è necessario sostituire quanti, logorati o intristiti dalla pigrizia, rimangono immobili. Il vero problema della de è la selezione di una nuova classe dirigente die porti anche, nel partito una ventata di professionalità. Si deve ridare ai politici il gusto del rischio, della ricerea, consentendo a chi ha qualcosa da proporre anche di sperimentarlo». De Mita ama l'analisi e non la dietrologia. In queste sue ultime parole, v'è però anche un invilo esplicito ai suoi avversari interni a farsi avanti, a sfidarlo per la segreteria presentando la candidatura. «Un rivale, se non ci sarà, dovrò inventarlo», ci disse a Montecitorio prima del lungo viaggio in Sud-America. E' passato oltre un mese: il congresso del 22 febbraio è alle porte e \'«Annibale de- non si vede. Forse, non si vedrà mai. Scotti non ha truppe sufficienti e poi vuole essere l'uomo della sinistra del partito, non della destra. Da qui all'86. questo spazio è occupato da De Mita. Forlani fa volentieri il vicepresidente del Consiglio. Ha poi già perso la corsa per la segreteria per due volte: contro baccaglimi e con tro «De Mita primo... Tra suoi amici, c'è poi chi giura che guarda più in alto, verso il colle del Quirinale. Di certo, nella de è in buona compagnia perchè stavolta il candi¬ d dato alla massima magistratura dello Stato dovrebbe uscire dalle file scudocrociate. I nomi sono talmente' tanti che già si parla di una «sindrome Quirinale., che potrebbe «congelare» il congresso di febbraio. «Sono certo che andrà così. La scudenza del Quirinale tanto ricino non ci voleva. De Mita non ha rivali. Il governo Craxi neppure. Mancano i due clementi chiave di ogni battaglia. Avremo dunque un congresso-camomilla», dice un giovane leader che ha chiesto l'anonimato. «Ma no, quale congresso-camomilla! L'Assise comincia proprio con il discorso di De Mita a Trento e si occuperà prevalentemente del partito. Non credo alla sindrome-Quirinale. Chiunque volesse far intervenire questo tema finirebbe per essere penalizzato. Sento che questo congresso 7ion accetterà mai d'essere strumentalizzato da altri temi se non quelli della de», replica l'ex presidente del Consiglio Rumor. Le due tesi sono a confronto. Ancor prima del 22 lebbraio sapremo quale è destinala a prevalere, Luca (i limilo

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