Lo Stato nel feudo della mafia di Guido Rampoldi

Lo Stato nel feudo della mafia Mille agenti, elicotteri e motovedette «rastrellano» una borgata di Palermo Lo Stato nel feudo della mafia Una risposta spettacolare a una lunga catena di delitti - Perquisita ogni casa di Ciaculli, terra dei Greco, uno dei clan più potenti - Nessun arresto, ma tutti gli abitanti sono stati censiti DAL NOSTRO INVIATO PALERMO — Macchine e cellulari con mille uomini in divisa marciano a sirene spente lungo la stradina che taglia il verde cupo degli aranceti e porta a Ciaculli, da Ire generazioni feudo del clan dei Greco. Nel mare, di lronte a questa terra di nessuno alle porte di Palermo, s' indovinano tra la foschia le sagome delle motovedette. Dal. ciclo livido dell'alba spuntano gli elicotteri. Ieri mattina lo Stato è tornato a Ciaculli con un'operazione di polizia che assomigliava ad un rastrellamento. Controlli casa per casa, gli abitanti censiti e schedati, una borgata per ore in stato d'assedio: tra le prime immagini della Sicilia «'84. — accanto al giornalista ucciso, al quindicenne strangolato perché testimone dell'omicidio del fratello, al vicepresidente della Regione arrestato per corruzione — c'è pure questa dimostrazione di presenza, grandiosa e spettacolare anche se. ai fini dei risultali immediati, sterile. -Non abbiamo trovalo neppure un chiodo-, ammettono in questura quando il sole è già, alto. Né armi, né droga, né «camere di tortura» e tantomeno latitanti; neppure cadaveri, che 1 sommozzatori sono andati a cercare nei pozzi nascosti tra gli agrumeti. Ciaculli si sveglia di soprassalto nel latrare del cani-lupo della polizia cinofila e nel rincorrersi di rumori sordi. Armadi rovistati, pavimenti e muri saggiati alla ricerca di eventuali nascondigli. Quin¬ dici posti di blocco lungo la strada che attraversa l'abitalo, dovunque agenti con giubbotti antiproiettile e mitra. La gente, rinlanata In casa, attende che la tempesta passi. Ogni casa, ogni appartamento, è stalo setaccialo e molle di queste palazzine basse hanno una storia. Ecco la villetta linda di Michele Greco, stucchi di motivo floreale a incorniciare le finestre e grate ad arabesco-, vi abitano la moglie di Michele Greco, che va ripetendo che il giudice Chinnici non l'ha (allo uccidere il marito, ma qualcuno «più in alto», e il figlio Giuseppe, arrestato per mafia nell'estate scorsa ma ora agli arresti domiciliari. Più in là, la casa d'un fantasma. Salvatore Greco, latitatile dal 1963: è rimasla vuota da allora. Il proprietario, chi lo dice già morto, chi invece ritiene che di tanto in tanto torni qua, in barba agli ordini di catlura. Via Ciaculli 54. un'altra abitazione deserta; appartiene a Vincenzo Puccio: processato per l'assassinio del capitano Basile, assolto, condannato al soggiorno obbligato, scappato com'era prevedibile, sospettato di altri delitti. A Ciaculli comandano loro, questi fantasmi. Tempo fa donne in lacrime hanno raccontalo |ier telefono ai giornali, ai carabinieri, del trasloco Imposto dai Greco ad alcune lamiglic che abitavano nella borgata ed erano considerate jiericolosp dal clan, magari solo per via di una lontana parentela con uomini di cosche rivali. Un centinaio di persone, ha scritto L'Ora di Palermo, sarebbero slate espulse con le minacce. Se non e una leggenda, vuol dire clic la bonifica di Ciaculli l'ha latta la mafia, non lo Stalo. Lo Stato ci prova adesso: ieri tulli gli abitanti sono slati censiti, ed è già qualcosa in una zona dove neppure esiste una to|>onomastica definita e le mappe sono Incerle. L'abitato e disseminato intorno ad una strada larga 4 metri e lunga 3 chilometri, clic muore in una piazza adibita a campo di pallone. Alle spalle delle case la boscaglia Guido Rampoldi (Continua a pagina 2 In settima colonna)

Persone citate: Chinnici, Greco, Michele Greco, Salvatore Greco, Vincenzo Puccio

Luoghi citati: Ciaculli, Palermo, Sicilia