La Federal Reserve compra marchi per difendere l'Europa dal dollaro

La Federai Reserve compra per difendere l'Europa dal marchi dollaro Una moneta tedesca forte serve da «ombrello» alle valute dello Sme La Federai Reserve compra per difendere l'Europa dal marchi dollaro DALLA REDAZIONE DI NEW YORK NEW YORK — Negli ultimi due giorni la Riserva Federale è intervenuta sul mercati per stabilizzare i cambi. Ha compiuto soprattutto massicci acquisti di marchi: a suo parere, è la debolezza della moneta tedesca di fronte al dollaro che danneggia l'Europa. 1 portavoce hanno rifiutato di precisare l'entità dell'intervento. Non hanno neppure detto con quali banche centrali — la Bundesbank, quella inglese, quella svizzera, quella francese — si è mossa la Riserva Federale. In base agli accordi dello scorso maggio a Wllliamsburg in Virginia, gli Stati Uniti sono chiamati a calmare i mercati quando le oscillazioni monetarle si aggirano sull'1.5-2 per cento. Questa settimana, rispetto al paniere valutario «forte» il dollaro si è apprezzato di circa il 3 per cento. Secondo gli esperti americani, è probabile che il dollaro superi nelle prossime settimane i 2,90 marchi: per quanto riguarda l'Italia (dove oggi il dollaro è stato quotato 1702 lire) ciò significherebbe 1750-1800 lire. Gli esperti sono d'accordo sul fatto che il dollaro è sopravvalutato: ritengono die dovrebbe aggirarsi sui 2.30 al. massimo 2,50 marchi. La Boston Bank, una delle più attente degli Stati Uniti alle vicende europee, individua una delle cause principali del fenomeno nella fuga dì capitali verificatasi in Germania negli ultimi due mesi. • Mancano le statistiche di dicembre — ha detto un portavoce — ma a novembre sono usciti dalia Germania quasi 2 miliardi di marciti, mentre a ottobre ne erano entrati 1 miliardo e messo. Sicuramente quéi soìdi sono confluiti qui da noi». Motivo della fuga: 1 timori di una crisi politica suscitati dall'installazione dei missili Pcrshing. ' Un 1 attore inaspettato del declino del marco, sempre sefondo la Boston Bank, e stata Ja vendila dilla moneta tedeJ fca.;c 1,ilcW.1&0r& ftàiM parte dell'Urss. •■Abbiamo riscontrato lo stesso comportamento in molti Paesi in via di sviluppo — ha commentato il portavoce — ma non ci stupiremmo se il motivo per i sovietici fosse politico, non economico-. Un altro fattore è la relativa fragilità della ripresa economica tedesca, fattore, osserva la Boston Bank, In funzione anche per l'Italia: -C'è una sfasatura tra il rilancio della prò arnione industriale e dell'occupazione negli Stati Uniti e quello in Europa che va a vostro sfavore. La sfasatura si accentua se si, considera il settore delle alte tecnologie, che attrae in questo momento i inassimi investimenti». Al di là di tutto questo, rimane il problema di fondo, degli elevati tassi d'interesse americani. Le anticipazioni sul bilancio preventivo dell'85. che verrà presentato al Congresso dal presidente Rcagan alla fine del mese, confermano che esso non verrà risolto quest'anno. Il bilancio, come quello dell'84. non prevede infatti una drastica riduzione del deficit: l'eccesso della spesa ha un effetto inflazionistico, e indurrà la Riserva Federale a mantenere le attuali restrizioni sul credito. Una battaglia è In coso tra i consiglieri economici del presidente sull'opportunità o meno di aumentare le tasse, per limitare il disavanzo: ma quello della Casa Bianca, Feldslein, che vorrebbe un aggravio fiscale di olire 50 miliardi di dollari, circa 85 mila miliardi di lire, un terzo del deficit previsto, viene regolarmente messo in minoranza