Arrestato il segretario di Zaza Fu lui a organizzare l'evasione

Arrestato il segretario di Zaza Fu lui a organizzare l'evasione Il boss al suo avvocato: voglio costituirmi Arrestato il segretario di Zaza Fu lui a organizzare l'evasione NOSTRO SERVIZIO ROMA — E' il segretario di Michele Zaza. dall'aria gentile e i modi perbene: ieri notte la'Criminalpol di RomB'Mla arrestato. E' lui l'uomo che il 29 dicembre ha fatto' scappa-" re dalla clinica «Mater dèi»'il padrino della camorra. Harry Lewinberg, 53 anni: lo chiamano «il barone» proprio per le sue belle maniere, e anche perché lui racconta di discendere da una famiglia di nobili polacchi decaduti. Il mandato di cattura per procurata evasione è stato firmato dal giudice istruttore Aurelio Galasso.'' . ; Lewinberg, per Zaza. era un po' il tuttofare. Braccio destro, uomo di fiducia che conosce parecchie lingue e ha amicizie che contano nel mondo bancario internazionale. Durante il soggiorno del boss alla «Mater dei», pagava il conto, fissava l'Ingresso dei visitatori e predisponeva pure il servizio di guardie giurate che vigilavano sul camorrista. La fuga, secondo 1' accusa, l'ha organizzata lui, in tutti i particolari, tentando di tenerla nascosta il più a lungo possibile e cercando anche di coinvolgere il personale della cllnica. «Michele 'o pazzo» è uscito dalla «Mater dei» la sera del 29 dicembre dopo la visita del il medico. Da quel momento Lewinberg ha detto che Zaza non voleva essere disturbato e ha fatto persino credere — parlando ad alta voce nella stanza — che 11 camorrista fosse ancora 11. Cosi la fuga è stata scoperta solo la matti¬ na seguente. Ma lui. Lewinberg, al giudice non avrebbe confermato per filo e per segno questa storia. Si sarebbe Jimilato a far presente che cjuèTla Séra, I1'29 dicembre: in ,giro non c'era personale e all' ingrèsso della clinica non era presente neppure il portiere. Insomma, una fuga facilitata dalle circostanze. Adesso, però, Zaza ci avrebbe ripensato. Vorrebbe costituirsi, è troppo malato, ha bisogno di cure e non ce la fa più. Come dire, tanta fatica per niente. Lo assicura uno dei suoi difensori, l'avvocato Rocco Condoleo: sotto la porta del suo studio, ha raccontato, ha trovato una lettera scritta dal boss, arrivata 11 chissà come. Sono pronto a consegnarmi alla giustizia-, dice Zaza. Ma a una condizione: niente carcere, .potrebbe morirne;' 'Michele'' W 'pazzo chiodo di. puler j-icnlrarc'in una casa 'di'cura.'-' E' allora perche questa fuga? Non era abbastanza protetto, a restar li dov'era rischiava la pelle. L' avvocato Condoleo. comunque, ha già consegnato la lettera al giudice istruttore. Insomma, un altro colpo di scena. E intanto, sulle polemiche per quest'evasione ha preso ieri posizione, con un comunicalo, l'ufficio istruzione presso il tribunale di Roma. «Quest'ufficio ha l'obbligo di precisare che, ai sensi dell'art. 11 della legge del 12 agosto 1982 n. 532, il magistrato, nel convertire in base ai criteri e nei limiti fissali dalla normativa la detenzione carceraria nella misura dell'arresto domiciliari! è soltanto tenuto a comunicare il provvedimento all'ufficio di polizia giudiziaria indicato senza dunque doucr dispvrre \ il piantonamento dell'arre- { stato-. L'ufficio Istruzione aggiunge perciò che «é di competenza della polizia esprimere nei confronti de l' arrestato il potere di vigila..za, secondo le modalità che'' ritiene opportune e adeguai?, al caso*. «Quest'ufficio — prosegue il comunicato — ha unanimemente e costantemente interpretato la suddetta legge nei termini sopra indicati e tale indirizzo è ben noto agli uffici del pubblico ministero, che lo hanno condiviso-. r. s.

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