Altre 2 persone fermate per il sequestro Bulgari

Altre 2 persone fermate per il sequestro Bulgari Altre 2 persone fermate per il sequestro Bulgari Sono un uomo e una donna - Interrogati per tutta la sera - Individuata la zona dove gli ostaggi furono tenuti prigionieri - Almeno dieci i componenti della banda ROMA — Un uomo e una donna ritenuti responsabili, assieme alle altre cinque persone catturate nei giorni storsi, del rapimento di Anna Bulgari ti del tiglio, Giorgio Calissoni, sono state temiate ini dai carabinieri nella zona della Laurentina, dove abitano. Sulla loro identità viene mantenuto il massimo riserbo. 11 magistrato che dirige l'inchiesta, dottor Mancini, li sta interrogando nella sede del reparto operativo dei carabinieri, in via In Selci. Non si esclude che, anche sulla base degli indizi raccolti dai carabinieri contro i due. al termine dell'interrogatorio vengano emessi ordini di cattura. Gli inquirenti intanto sono riusciti a localizzare la zona nella quale i due rapiti sono stati tenuti in ostaggio: un bosco a Sud-Ovest di Cecclnna. Sono almeno dieci gli uomini che hanno partecipato al sequestro di Anna Bulgari Calissoni e del figlio Giorgio. Cinque sono in carcere, altrettanti sono stati individuati ma sono fuggiti per tempo. Pastori sardi e personaggi legati alla malavita pugliese: una banda mista, di cui però la componente sarda sarebbe maggioritaria. La parte isolana, dicono 1 carabinieri, avrebbe addentellati con i ri¬ masugli dell'Anonima sequestri sarda che anni addietro imperversò in Toscana con metodi feroci: più d'un rapito venne ucciso a bastonate e dato in pasto ai maiali. Tra i pugliesi, Invece/vi sarebbero personaggi legati al traffico della droga. La prova dello stretto collegamento tra criminalità organizzala sarda e pugliese è recente: tempo fa a Lecce è stata trovata traccia del passaggio di due pericolosi latitanti di Mamoiada, Gianni e Claudio Cadinu, che si nascondevano in città. La politica, spiegano a Nuoro 1 carabinieri che hanno collaborato all'inchiesta, non c'entra. Può darsi che uno degli arrestati, il pastore sardo Francesco Più. «simpatizzi» con il separatismo, ma collegamenti precisi con il Mas. Movimento armato sardo, non sono stati trovati. Se i rapitori si presentarono alla famiglia Calissoni, durante le trattative, come «comunisti all'attacco», fu solo per sviare le indagini. La fisionomia della banda resta comunque vaga. A giudicare dai cinque finiti in carcere, si tratterebbe di un'Anonima di campagna, feroce ma goffa, decisa ma inesperta. Rapitori quasi improvvisati, si direbbe, come forse lo sono tanti altri: l'Anonima sequestri che tutto calcola e preve¬ de, efficiente e organizzala come una granze azienda, se esiste e non è un mito giornalistico non ha a che vedere con questo sequestro. «Colletti bianchi» non se ne trovano, tra 1 cinque arrestati. Ideatori e organizzatori del rapimento, «carcerieri» in certi momenti e «chirurghi» quando si trattò di mozzare l'orecchio a Giorgio Calissoni. sarebbero stati i due pastori, i fratelli Gianmaria e Francesco Più. Dai pedinamenti compiuti dai carabinieri, è stalo accertalo che nelle .settimane del sequestro i Più andavano e venivano nei boschi della campagna a Sud di Roma, dove si presume .siano slati segregali i due ostaggi. Nel minuscolo casolare abusivo a ridosso della via Laurentina, dove abitano, è rimasta la madre, Gonaria, con il fratello minore, Mario, a vendere ricotte come tutti i giorni. 1 due Più arrivarono qui anni fa (Gianmaria nel '77, Francesco l'anno dopo) insieme alle duecento pecore del gregge. E subito allacciarono conlatti con la comunità sarda dispersa in quesiti cani pagne. Ad Aricela conobbero Angelo Francesco Matlu. che ora ha sessantun anni, arrestato anche lui. «Mio murilo è. un povero mutilato, ha una protesi al piede, non può aver fatto questo-, grida la moglie. DI Matlu, come di Mario Obinu, come di Giuseppe Stridi, gli altri agli arresti, fa miliari e vicini ripetono deli nizioui che suonano ora un po' grottesche, se paragonate all'accusa per cui sono in cella. Ciascuno di loro viene dipinto come «H?ia brava perso na, tranquilla». Vite anonime e discrete, fedine penali intonse. Cadono dalle nuvole pure 1 carabinieri di Ariccia: «Dell'arresto di Matlu non sappiamo nulla, ami, siamo rimasti un po'sorprcsi,. R. r.

Luoghi citati: Ariccia, Lecce, Mamoiada, Nuoro, Roma, Toscana