Splendida rimonta al quinto set

Splendida rimonta al quinto set Italia vittoriosa sulla Corea del Sud nel torneo preolimpico Splendida rimonta al quinto set Il giovane Vullo protagonista del sofferto esordio a Barcellona. Determinante nel finale anche Bertoli pur sofferente per una distorsione ad una caviglia DAL NOSTRO INVIATO BARCELLONA — La Corca della pallavolo non è quella del calcio, fatale agli azzurri di Mondino Fabbri nella lontana Mlddlesbrough. E' del Sud e non del Nord, ed è squadra di tutto rispetto. L' Italia l'ha battuta al termine di un'autentica maratona (due ore e 30' di gioco) e di cinque set al cardiopalmo. La formazione forgiata da Silvano Prandi ha confermato il carattere dimostrato agli .europei» in Ddr anche con una preparazione questa volta approssimativa e l'assenza di una pedina importante come Errichiello, uno dei più ioni attaccanti. E' stata lotta dura, avvincente, emozionante, senza che gli azzurri avessero mai dalla loro quel pizzico di fortuna che ti permette di chiudere un muro con un punto vincente invece che con un punto perso per 10 centimetri di differenza. Vittoria fermamente voluta da tutto il complesso in una partita di non irreprensibile livello tecnico, la grinta e il carattere mostrato dagli azzurri sono stati la nota saliente, soprattutto perché mostrati in trasferta, dove in passato, prima dell' avvento di Prandi, gli italiani si liquefacevano alla prima avversità. I coreani praticano un gioco veloce, hanno in Kang Man.Soo e Kang Doo Tae t loro schiacclatorl più forti e in extremis hanno pure rispolverato Lee In (ha giocato anche a Ravenna e Catania), che sulla carta doveva essere solo allenatore in seconda. Peccano un po' in regia dove il sostituto di Kim Ho Chul, quello di Parma, fa. rimpiangere l'ex titolare. Il muro azzurro è partito abbastanza bene, ma difettava l'attacco: Bertoli veniva servito col contagocce. Negri sembrava in giornata non esaltante e al centro Dametto e Lanfranco si facevano apprezzare più per il loro lavoro in ricezione che non quando venivano chiamati a concludere in veloce o in combinazione. Per fortuna c' era subito Fabio Vullo, 19 anni, di Massa, che in un ruolo più offensivo che non in quello di spalla di Rebaudengo, come avviene nella Kappa, sapeva rivelarsi grande protagonista giocando con la tranquillità, l'esperienza,' lo stile e la grinta di un veterano. Gli azzurri perdevano male con il minimo scarto un primo set costellato da troppi errori di battuta (ben 7 diventati 16 al termine contro 1 7 del coreani, anche se c'era 1' ordine di forzare al massimo i servizi), ma si rifacevano nel secondo. Nel terzo però c'era un preoccupante tracollo. Scappavano i coreani e non avevano 11 minimo effetto i vari cambi effettuati da Prandi, anzi la situazione precipitava pericolosamente qLchlocodpvbDfrtainpdcbloenn quando entravano Andrea Lucchetta per Daniello, Vecchi per Lanfranco e Pierpaolo Lucchetta per Negri. Era cosi un pesante 15-3 a favore dei coreani. Squadra cotta? Nemmeno per sogno. Gli azzurri tornavano in campo col sestetto base - (Rebaudengo, Negri, Dametto. Vullo, Bertoli, Lanfranco) e si riprendeva la lotta punto su punto sempre all' inseguimento fino al 10 pari; poi un rush finale propiziato dall'ingresso di Andrea Lucchetta per Dametto che imbroccava alcuni attacchi veloci. Era 15-10 per gli azzurri e decisione al quinto set. Qui rapido avvio del coreani: 7-1, poi la lenta, estenuante rimonta degli azzurri. Rebaudengo si affidava ora alla classe devastante di Bertoli sempre capace di fare la differenza, anche con una caviglia in disordine, ma era grande Lanfranco con tutto il suo mestiere in alcune soluzioni di classe, cosi come 11 continuo, esaltante rendimento di Vullo che dopo due «bombe» di Bertoli aveva il merito di conquistare il punto-partita, quello del 15-13 finale, con un'imprendibile schiacciata. Da Lanfranco a Vullo passando per Bertoli, c'è tutto il nuovo spirito della pallavolo italiana che ha in Rebaudengo un valido regista. La prima giornata è stata contrassegnata da tre gare finite tutte al quinto set. Il primo match ha visto la vittoria di Taipei, ma hanno destato sensazioni i progressi dei tunisini che si avvalgono del tecnico sovietico Victor Terin. Le due squadre sono apparse comunque le più deboli, sia pure di poco, del lotto delle sei contendenti. Dopo il match degli azzurri hanno chiuso la serata Cina Popolare e Bulgaria. Fra i bulgari c'è Simov primo allenatore e Zlatanov, vecchia conoscenza torinese, come secondo, mentre in campo viene spesso schierato Angelov che milita nel nostro campionato nelle file della Riccadonna. I bulgari hanno giocato i primi tre set senza Petkov che ha la mano sinistra ancora bendata, ma trovatisi in svantaggio per due set a uno hanno rischiato anche la carta dell'Infortunato e gli è andata bene. Giunti ai quinto set si sono imposti ai vantaggi per 16 a 14. Oggi, dunque, grande scon tro fra italiani e bulgari Bino Cacioppo Risultati (1' giornata): Taipei - Tunisia 3-2 (12-15, 15-8, 15-5, 12-15, 15-10); Italia - Corea 3-2 (13-15, 15-13, 3-15, 1510,15-13); Bulgaria - Cina 3-2 (15-6, 11-15, 11-15, 15-13,16-14). Classifica: Taipei, Ita'ia e Bulgaria p. 2; Corea, Cina e Tunisia 0. Programma odierno: Corea - Taipei (ore 11); Italia .Bulgaria. .(16);^3ina.- Tunisia (19). Rcbaudehf>o e Daniello: un «muro» Kappa per battere la Corea