Scudetto e Coppa per la Juventus di Bruno Bernardi

Scudetto e Cappa per la Juventus L'attaccante crede in un doppio successo degli ex compagni Scudetto e Cappa per la Juventus TORINO — Roberto Bettega, due mesi dopo. Era rientrato in Italia dal Canada alla fine di ottobre, quando la Juventus stava attraversando un momento critico: dopo la sconfitta nel derby, l'aveva vista, dalla tribuna, perdere in casa con la Sampdoria e scivolare al terzo posto, a tre lunghezze dalla Roma capolista. Sette turni dopo, la ritrova sola al comando della classifica, ad un passo dal titolo di campione d'inverno. — Cos'è cambiato nella Juventus, in questi due mesi, e cos'ha trovato di diverso rispetto alla squadra che aveva» lasciato nel maggio '83 dopo V* infausta Atene? •Sostanzialmente è la stessa — risponde Bobby-gol — ma se. pur tremando, è riuscita a vincere su un campo di)lfictìé come quello di Avellino, è un buon segno. L'ho seguila soprattutto in casa ed in televisione in alcune gare esterne: ha disputato ottimi spezzoni. Ha incassato qualcthe gol più del dovuto per inesperienza e fatalità, ma ne i'ia trenta all'attivo die somo molti:. — Un terzo del bottino l'ha firmato Platini che l'anno scorso, dopo la 14" giornata, aveva centrato appena quattro bersagli. S'aspettava da Michel, neo «leader, solitario dei cannonieri, un girone d' andata cosi eclatante? -Sullo slancio dei dodici gol realizzati nel ritorno e che gli permisero di laurearsi re dei bombers. Platini si sta ripetendo. Non era impresa facile ma lui è un campione ricco di risorse, compreso il colpo di testa che gli ha fruttato una rete ad Avellino, e mi sembra superfluo sottolineare il peso che ha sui risultati. Il "Pallone d'oro" è stato un meritato riconoscimento». — E la Juventus, merita il primato? «La classifica rispecchia la realtà, anche se tutte le squadre hanno qualcosa da recri¬ minare. La stessa Juventus, fortunata ad Avellino, rimpiange il mancato successo sulla Roma, senza dimenticare il derby compromesso dall' espulsione di Bonick-. — Lei s'aspettava un 'l'orino in «zona scudetto»? «Il Torino potrebbe tranquillamente avere un paio di punti in più ed essere addirittura davanti alla Juventus. No, non prevedevo, in agosto, un Torino così in alto, come non lo pensavo per la Sampdoria e la Fiorentina, immaginando il solito duello fra Roma e Juventus. La squadradi Bersellini, tecnico concreto die bada al sodo c non si lascia contagiare dall'euforia, è una realtà. Gioca ubbastama bene, ha potenzialità tecnica ed il fatto die «odia battuto tutte le grandi depone a suo favore-. Ha la mentalità giusta oppure non è ancora maturo per rinverdire il lesta a testa del '76-77, rlsoltosl alla vertiginosa quota 51 in favore della Juventus? Non credo, come sento dire, die i granala soffrano di capogiri da comando solo perdié non hanno sfruttato un paio di occasioni per trovarsi al vertice. Da Zaccarelli a Caso, da Schaclmer a Selvaggi, non manca certo V esperienza die s'aggiunge all' entusiasmodegli altri. Il Torino, insomma, è competitivo: Juventus e Roma non dovranno sottovalutarlo-. Che succede alla Roma? Sta. lorse. soffrendo il «mal eli scudetto» o è solo momentaneamente appannata? In tv, a Toronto, m'era piaciuta moltissimo in avvio di stagione. Andava in gol con facilità irrisoria, poi è incappata in una crisi di risultati più che di gioco ma è una grossissima squadra, in piena corsa . nonostante qualche problema. Non è appagata, gli limoli sono intatti e resta la più pericolosa antagonista della Juventus, sebbene abbia perso Ancclotti. Piuttosto c'è du vedere se la Coppa dei Campioni, com'è successo a noi nell'altro torneo, le toglierà qualcosa-. — Anche la Juventus è impegnata in Coppa delle Coppe... • Come la Roma può arrivare in fondo e l'incerla ma, a differenza dei giullorossi, ha un turno facile. Può centrare sia lo scudetto che la Coppa. L'Inter? Cinque punti sonò tanti e dovrebbe disputare un girone di ritorno spettacoloso per reinserirsi. Non sarebbe la prima volta che si verifica, ma è molto difficile, anche se questo è un campionato bellissimo che vivrà sul filo dell' incertezza. Una lotta che racchiude almeno sei squadre di ottimo livello, grazie agli stranieri che non erano astri nascenti ma stelle di prima grandezza che brillavano da tempo-. Lui, Bottega, sta alla finestra, in attesa di aprile quando tornerà in Canada per ritentare l'impresa di vincere il suo (itiavo scudetto nella -soccer lcaguc». E intanto tila e solile per la «sua» Juventus. Bruno Bernardi K<I1 Torino non va sottovalutato, però il vero avversario rimane la Roma. L'attuale classifica rispetta la realtà del campionato»

Persone citate: Bersellini, Cappa, Coppe, Roberto Bettega, Selvaggi, Zaccarelli