Le campagne percorse da mute di cani randagi

Le campagne percorse cfa mute di cani randagi Qualcuno sostiene che sarebbero addirittura un milione Le campagne percorse cfa mute di cani randagi L'AQUILA - I calli randagi, feroci e affamati come lupi, sono in Italia circa 850 mila secondo 1 dati ufficiali, un milione secondo stime ufficiose. I Tra le regioni più colpite — come hanno rilevato i tecnici del Parco Nazionale abruzzese — l'Emilia-Romagna e l'Abruzzo, per la particolare conformazione territoriale. Ma il problema riguarda tutta la dorsale appi unnica e alcune zone delle Alpi. L'Abruzzo c'onta il maggior numero di cani randagi perché «ritornilo., dal .grande serbatoio» di noma, dove, secondo i protezionisti, l'abbandono degli animali in genere e del cani in particolare è ormai pratica diffusissima. E in Abruzzo i cani randagi sono arrivati a minacciare la sopravvivenza dei lupi — ormai ridotti a non più di trecento in tutta Italia — attraverso Incroci da cui derivano esemplari, anche belli, che con il lupo possono confondersi facilmente. Nello zòo del Parco nazionale, a Pescasscroli. se ne possono ammirare sei o sette esemplari. Il fenomeno ha proporzioni vaste con manifestazioni sempre più gravi per l'uomo e per gli animali da allevamento. In alcune regioni, in pieno centro abitato, diverse persone (anche bambini) sono stati assaliti da mule di randagi inselvatichiti c sono rimaste -sfregiate dai morsi'. E non sono poche quelle affette da malattie trasmesse, con il morso, dai cani. Le associazioni venatorie abruzzesi sono impegnate più a «salvaguardare» gli alleva¬ nicnt 1 di bestiame che a praticare la vera e propria caccia della selvaggina. «Molto spesso — spiega Pio Tarquini, prcsider.te della Fcdercaccia dell'Aquila — siamo chiamati da cittadini perclié siano eliminale mute di cani Inselvatichiti che attaccano e distruggono greggi e anche animali più grandi-. Su molle zone appenniniche è scomparsa quasi del tulio la pralica dell'allevamento di cavalli e mucche all'aperto, senza controllo, perché gli allevatori subiscono più danni di quelli sofferti negli Anni 60, quando sugli stessi monti i lupi erano in ninnerò assai più elevato La Regione Emilia-Romagna ha varalo una legge per fronteggiare la situazione, ma finora con scarsi risultali Altre regioni si preparano ad adoltare provvedimenti, comprese norme per la sterilizza zione canina. (Ansa) la

Persone citate: Pio Tarquini

Luoghi citati: Abruzzo, Emilia, Italia, L'aquila, Romagna