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Flaconi di sangue scaduti pronti per le trasfusioni I nchiesta all'ospedale Santi Giovanni e Paolo a Venezia Flaconi di sangue scaduti pronti per le trasfusioni VENEZIA — Sanità sotto accusa anche a Venezia. Il sostituto procuratore della Repubblica. Michele Dalla Costa, ha aperto un' inchiesta sulla grave situazione del servizio inumino1 trasfusionale dell'ospedale Santi Giovanni e Paolo: sono slati trovati flaconi di sangue scaduti o inquinati conservati insieme con quelli validi, apparecchiature in avaria, condizioni igieniche -preoccupanti-, carenze di personale. Proprio per le precarie condizioni del servizio, dal 30 dicembre e stata sospesa l'attività chirurgica, che comporta trasfusioni. Malati con emorragie in atto, che si erano presentati al pronto soccorso, sono slati inviati ad altri ospedali. L'inchiesta ha provocato il subbuglio generale. Cosi ora. mentre i carabinieri del nucleo di polizia giudiziaria svolgono indagini, il presidente della giunta regionale del Veneto. Carlo Bernini, e l'assessore alla Sanità. Francesco Guidolin. hanno disposto un'ispezione. Il sindaco. Mario Rigo, dice -die questa incenda è un problema che coinvolge tutta la città-. Intanto un consiglière socialdemocratico, sostenendo che -da tempo si sapeva che qualcosa non andava per il verso giusto-, ha chiesto al Comune l'istituzione di una commissione d'inchiesta. E il comitato di gestione dell'Usi n. 16 di Venezia è stato convocato d'urgenza, mentre il vicepresidente, Renzo Farinati, spiega che le difficoltà del servizio immunotrasfusionaie sono nate dalla contemporanea assenza per malattia dì primario c assistente del servizio. -Appena saputo del precario stato delle attrezzature — aggiunge Karinati — abbiamo disposto un'indagine e abbiamo ordinarlo il ritiro del materiale non idoneo, provvedendo comunque ad assicurare il sangue per i casi più urgenti-. La situazione, comunque, dovrebbe migliorale, g. b.