Basta con le chiacchiere su Venezia ci sono tre cose da fare, ma subito
Basta con le chiacchiere su Venezia ci sono tre cose da fare, ma subito Rilancio del porto, risanamento del centro storico, difesa dal mare Basta con le chiacchiere su Venezia ci sono tre cose da fare, ma subito DAL NOSTRO CORRISPONDENTE VENEZIA — Difendere Venezia dal mare, intervenire sull'edilizia del centro storico, rilanciare il porlo: sono i tre obiettivi che il ministro del Lavoro. Gianni De Michelis. ritiene fondamentali per salvare Venezia. Su questi punti egli ritiene giusto concentra're i finanziamenti: «Ma occorre farlo subito — sostiene' — perchè è tempo di finirla con i discorsi generali sull' ecosistema, con le dispute sulla precedenza tra uovo e gallimi, con la contrapposizione tra salvaguardia e rilancio. Da troppi anni è prevalso il fronte dei no. speriamo die siu arrivato il momento di dare una svolta-. E' inutile che la città chie¬ da 200 miliardi per poi lasciar marcire una struttura come il porto, anche se proprio da qui viene la prima nota positiva del 1984: dopo sci mesi di vuoto di potere, infatti, e sialo designato il nuovo presidente del Provveditorato, il senatore democristiano Giorgio Longo, già sindaco di Vet-nezia dal 1970 al 1975/ .-Dourò prtma di' tutto prendere coscienza dei problemi sul tappeto — premette Longo — e lo furò grazie anche alla precisa analisi fatta dal mio predecessore. Franco Pilla. Solo in un secondo momento, non mollo lontano, passeremo alla fase operativa». La sua nomina, comunque, non risolve da sola i problemi dello scalo, in parabola di¬ scendente da anni, con uh deficit di parecchie decine di miliardi e una perdita giornaliera calcolata in 120 milioni. Da agosto, ad esempio, manca anche il direllore generale: il precedente, l'ingegner Donato Gottardo, se n'è andato per raggiunti limiti di eia e non e slato rimpiazzato, benché si tratti di un.posto chiave. Ma il porto è s'olo un aspetto del più vasto -problema Venezia-. Il ritinanziamenlo della legge speciale prevede la concessione di 200 miliardi l'anno nel triennio 1984-86, ai quali vanno aggiunti 1G4 miliardi destinati alla Regione per oliere di disinquinamento: somme cospicue, per le quali lutti ci si augura un dc- stinti più favorevole di quello toccalo ai precedenti stanziamenti della stessa legge. A dieci anni dalla sua approvazione, la legge speciale rivela un bilancio decisamente negativo. -Durante guest' esperienza — osserva Sergio Bilioni, presidente dell'Associazione industriali di Venezia— si. è visto cosa accade, quando la forza delle burocrazie e delle carte prende ti sopravvento sulle idee. Ora la slrugrundc maggioranza dei problemi che erano già sul tappeto dicci unni fu è ancora irrisolta. E' tempo di raccogliere, le. fila attorno ad alami consensi fondamentali, mobilitare la città e ogni sua riso) sa. gli enti locali, il governo e il Parlamento ed è soprattut lo ora di fare, senza eccessivo timore dì sbagliare-. Secondo Bilioni, un ruolo decisivo nella prossima azione di salvaguardia della città dovrà essere svolto dai privali, in primo luogo per quanto riguarda il risanamento dell' edilizia minore: -Nei prossimi 5-Jti anni — afferma Bilioni — Venezia potrà diventare un grandioso cantiere». Ma i privali potranno avere parte rilevante anche nelle altre iniziative da lui proposte: un corso di laurea in economia turistica, la creazione del Centro europeo dei marcili, la realizzazione di un nuovo porlo commerciale collegato anche con punii franchi. 1' utilizzazione dei 43 ettari a Porlo Marghcra di proprietà del consorzio per l'ampliamento della zona industriale. La parola d'ordine, insomma, è -mutare registro- rispetto al passalo: «A nessuno di noi — conclùde' Biliotti — interessa sapere se Venezia dovrà vivere di assistenza o pubblica generosità. Tutti vogliamo che siu prospera, libera e aperta al mondo-, Gigi Bevilacqua
Persone citate: Biliotti, Franco Pilla, Gianni De Michelis, Gigi Bevilacqua, Giorgio Longo, Longo, Sergio Bilioni
Luoghi citati: Venezia
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