Jet israeliani sulla Bekaa un'ora di fuoco, 100 morti

Jet israeliani sulla Bekaa un'ora di fuoco, 100 morti Guerra dura nel Libano, mentre la liberazione del pilota americano apre spiragli di pace Jet israeliani sulla Bekaa un'ora di fuoco, 100 morti Bombardate postazioni di guerriglieri sciiti e iraniani - Tra le vittime molti civili BEIRUT — Cento morti e circa 400 feriti, molti dei quali civili, sono 11 bilancio di una incursione dell'aviazione israeliana contro le basi del guerriglieri palestinesi nella valle del Bekaa, nel Libarlo orientale. L'attacco è avvenuto alle 8,10 di ieri (le 7,10 in Italia) e ha colpito sia le postazioni dei guerriglieri sciiti libanesi del gruppo Amai, accusato di essere responsabile della strage nel quartier generale israeliano a Tiro, sia quelle delle «guardie della rivoluzione iraniana». Sedici cacciabombardieri «Kfir» hanno lanciato per circa un'ora bombe sulle zone di Hawsh el Ghana, Talla e sui dintorni dell'antica città di Baalbek, ad appena 16 chi lometri dal confine siriano. Secondo la versione di Tel Aviv, sono state distrutte due basi di guerriglieri usate come campi di addestramento e piazzole di lancio per missili destinate a colpire 1 soldati israeliani. Il corrispondente di Radio Beirut a Baalbek ha invece riferito che nell'attacco «è stata polverizzato l'edificio di due piani che ospitava la stazione di polizia», mentre un portavoce siriano ha aggiunto che gli aerei hanno colpito anche un campo profughi e le case di alcuni quartieri popolari «lanciando bombe a scoppio ritardato» che avrebbero causato numerose vittime tra la popolazione civile accorsa a soccorrere i feriti. In base ad altre testimonianze, i caccia dopo, la prima incursione sarebbero invece tornati indietro per colpire nuovamente gli obiettivi. Haalbek. Primi soccorsi alle viIl bilancio del raid israeliano, il secondo in 24 ore, sembrava in un primo momento limitato a poche vittime. Con il passare delle ore la ricerca tra le macerie degli edifici colpiti lo ha reso invece molto più drammatico. Tra i morti vi sarebbero anche numerosi bambini che si trovavano in una scuola. Gli ospedali di Baalbek fin dalle prime ore del pomeriggio non sono stali più in grado di accogliere feriti, molli dei quali sono stati trasportati in elicottero in Sirla. Numerosi ap¬ ppfusianmchhmdBs ittime nei quartieri bombardati dapelli sono stati rivolti alla popolazione per donare sangue. La radio falangista ha affermato che l'incursione è una rappresaglia, «al/a quale seguiranno altre», per punire i guerriglieri che conducono attacchi contro gli israeliani nel Sud del Libano. La suprema autorità spirituale della comunità sciita libanese, Mohammed Mehdi Shamseddln, ha definito l'incursione «un modello di barbarie.» e il capo delle milizie dell'Amai, Nabih Berri, ha parlato di «un mostruoso massacro-, e ha ag¬ i caccia israeliani (Tclcfoto) giunto che «Israele intende cosi impedire il piano di pacificazione globale in Libano». Il bombardamento aereo di ieri è il più sanguinoso mai avvenuto in Libano dopo l'invasione israeliana del 1982, e rischia secondo numerosi osservatori di riportare nel Paese un clima di guerra che potrebbe vanificare quanto si sta facendo per rendere stabile la tregua tra le opposte fazioni, che hanno approvalo martedì In linea di massima il plano di disimpegno elaborato dall'Arabia Saudita. Haalbek. Primi soccorsi alle vittime nei quartieri bombardati dai caccia israeliani (Tclcfoto)

Persone citate: Mohammed Mehdi Shamseddln, Nabih Berri