Petrolio, un tesoro che intossica

Petrolio, un tesoro che intossica Petrolio, un tesoro che intossica <• Resteremo ncll'Opee». E' stata la prima importante dichiarazione politica fatta dal generale Buhari, capo del «Consiglio militare supremo» nigeriano. Un annuncio confortante: e per Lagos c per I' Opcc c per la comunità internazionale, che non vuole certo un mercato petrolifero turba-' lo da nuove burrasche. Un annuncio, tuttavia, che, proprio per la sua ansiosa prontezza, conferma il peso imponente del greggio sul futuro della grande nazione africana. Se la domanda mondiale di (■oro nero» non aumenterà, neppure liuhari potrà ridare slancio c ottimismo all'economia: potrà mettere un po' d'ordine c basta. Il petrolio è un padrone generoso, ma prepotente, talvolta tirannico. E' come una droga. Inebria, attizzando euforie letali: ma, se il flusso si assottiglia, sfibra, logora, corrode senza pietà. Può un bene trasformarsi in strumento di destabilizzazione? A prima vista, sembra una contraddizione in termini: ma c già avvenuto, con l'oro ad esempio, c adesso, da vari anni a questa parte, con il greggio: il petrolio irrompe in un'economia e tende a dominarla: c un abbraccio al quale non c facile sottrarsi, occorrono robuste strilliti re politiche, industriali e finanziarie, e persino la Gran Bretagna, comunque, non ha potuto impedire alla sterlina di divenire una <petrnvaluUi ■>. con le inevitabili fluttuazioni, o troppo in alto o troppo in basso. E' ima ricchezza sgargiante c Sfrontata, ed esige il suo prcz.zo. Prezzo che, sovente, c politico. Se la democrazia nigeriana è caduta perché non più os- sigenata dai suoi greggi pregiati e costosi, la monarchia iraniana c precipitata in un deliquio mortale, vittima di una ipcrvcniilazionc economica generata da maestose entrale petrolifere. Shagari aveva troppo poco petrolio, lo Scià ne aveva troppo. Il Messico, che tutto aveva puntato qualche anno fa sul tesoro degli idrocarburi, investendovi somme colossali, trascurando le altre industrie, si e salvato per miracolo dalla bancarotta JiiVanziajylclppyUcA^Vjcj|ie/ itela già si appresta a<J affrontale, impreparato, un dopopctrolio denso di incognite. C'erto, i magici barili hanno, sconfitto miserie secolari; hanno finanziato non soltanto ambizioni e vizi, ma anche, e soprattutto, scuole, ospedali, imprese: hanno dato benessere e dignità a milioni di persone; hanno fatto «fiorire i deserti», in ogni senso, come dicono i sauditi. Tutto questo min dev'essere dimenticato. Il petrolio, che un tempo elargiva questi doni soltanto a chi lo consumava, li ha prodigati, in poco più di dicci anni, anche a chi lo^ossjcdc q p/odj'Jc./vJ'y la manna -c pero-giunta ama nuova vulnerabilità. Vedremo altri Iran? Altre Nigerie? Tul¬ io è possibile. Perfino in Libia, con soli tre milioni di anime tutto si e fatto più fragile. Come ricorda l'ultimo rapporto deirOpec. il petrolio, in quasi tutti i Paesi produttori, costituisce l'unica vera ricchezza, quella che genera il novanta per cento o più delle entrate. E' il caso della Nigeria che, però, a differenza dei Paesi del Cìolfo. ha una vasta popolazione: «.(itasi novanta milioni di abitanti contro i cinque dell'Arabia Saudita. Nel 1980,1" <uw nero» fruttò a Lagos dieci miliardi c mezzo ili dollari: l'anno scorso, meno della metà. Purtroppo, nel frattempo, il greggio ha intossicato c deformato l'economia. L'agricoltura e slata scniiabbandonala. non dà più lavoro al settanta per cento dei nigeriani ma soltanto al trentacinque. l.e città si sono trasformate in .v/mwi.v, fiorisce la delinquenza, i giovani laureati emigrano. 1 Paesi produttori, Opcc c non Opcc, attendono sempre più nervosamente, e in taluni casi sempre più disperatamente, una lievitazione della domanda. Ma il mercato resta fiacco c nulla sembra desiarlo, ne l'inverno ni la più briosa attività economica. I fatti di Lagos ranno tremare molte capitali, da Algeri a Tripoli, da (ìiukarta a Caracas. Durante le Conferenze Opcc, i ministro del Petrolio degli Emirati Arabi Uniti, Al-Otaitìii. ama scrivere pocsiolc Nell'ultima, dice: <■ /;" un increato dei compratori, tutto è eamhiato,// Non hanno più paura, adesso, ili boicottaggi o yx»«tvtf'(V Iteldi/lo<ivdon* <«>/Wk rioni."Impongono norme impie tose». Mario Ciricllo II generale Mohainmcd liuliari: «Restiamo nell'Opcc»

Persone citate: Buhari, Mario Ciricllo Ii