Nella cassaforte della Storta torinese anche l'anatema funzionò da antifurto

Nella cassaforte della Storta torinese anche Yanatema funzionò da antifurto Visitando 1*Archivio di Stato, custode di 13 secoli di vita del Piemonte Nella cassaforte della Storta torinese anche Yanatema funzionò da antifurto L'edificio, primo archivio d'Europa, fu realizzato da Juvarra nel 1731 - Settanta chilometri di scaffali con testi unici al mondo, come l'Enciclopedia di Pirro Ligorio: per chi avesse osato trafugarla c era la scomunica L'Archivio di Stato è un luogo dove la Storia (proprio quella con la «a» maiuscola) viene messa in cassaforte giorno por giorno. Un posto che pochi conoscono, ma che diventa tappa obbligata per chiunque voglia sapere come gli uomini grandi o piccoli, le comunità importanti o meno si sono mossi attraverso i secoli. Qui, in una iuga di sale e di scaffalature distribuite tra la sede di viale Luzio e quella di vja S. Chiara. 6 possibile ricostruire una parte della vita del Piemonte e tutta quella di Torino e provincia, dal VII secolo ad oggi. Non c'è lascicolo, carta, scritto che non abbia trovato eztdcscpsqnmspet e non trovi la giusta collocazione nell'immenso contenitore che pulsa da secoli, affidato alla cura dei silenziosi custodi. Un mondo davvero straordinario e affascinante che bisogna percorrere in punta di piedi. Un mondo, tuttavia, non solo riservato agli adulti: da qualche tempo lo frequentano anche scolaresche delle medie inferiori che vanno 11 a scoprire i tesori del passato per farne oggetto di ricerche e di riflessioni. Si deve sicuramente all'attuale direttrice Isabella Ricci Massabò ed ai suoi collaboratori se queste sale respirano luce e vita, se non sono il classico e aneddotico luogo che sa di muffa e umidità, ritiro spirituale di bibliofili un po' maniaci. La direttrice ride: «Stiamo spendendo tre miliardi in via S.CMara per risanare quei locali. A lavori terminati potremo aggiungere qualche chilometro in pili di scaffali ai 70 giù esistenti nelle due sedi. Speriamo inoltre di poter ristrutturare anche in viale Luzio gli ambienti abbandonati dopo l'incendio del Regio, e se tutto va in porlo secondo i nostri progeU li avremo spazio per almeno cinquantanni*, La direttrice è appena tornata da una delle numerose ispezioni agli uffici pubblici per controllare che i singoli archivi vengano curati con attenzione e serietà: «Perché e materiale che prima o poi dobbiamo incamerare». Un po' di storia per sapere che cos'è questa magnifica cassaforte della storia. E', notizia non trascurabile, il primo edificio che nasce in Europa con la specifica destinazione ad archivio. Lo vogliono i Savoia e il progetto, nientemeno, è affidato al grande Juvarra. E' il 1731, tre anni dopo cominciano ad affluire I documenti dell'archivio di Corte, che testimoniano gli atti politici della Casa Savoia (interni ed esteri), a cui vanno aggiunti gli archivi delle varie amministrazioni dello Stato. In seguito verrà aggiunta la sezione ..Guerra e Marina» con documenti dal 1600 all'800. Via via trovano posto i lasciceli giudiziari, quelli notarili, quelli della polizia, dell' Intendenza di Finanza e di tutti gli uffici pubblici o parapubblici. Il cuore dell'archivio è la cosiddetta Biblioteca storica: una massa di antichi documenti e libri, unici al mondo. Come V«enciclopedia» di Pirro Ligorio illustrata dall'autore e acquistata da Carlo Emanuele I per una cifra ritenuta folle a quei tempi. Un' opera, tanto per dire, che Richelieu voleva in prestito per farne copia: ma il temibile cardinale non godeva buona fama e gli risposero che da Torino i volumi non si sarebbero mossi. Li portò in Francia, come preda, Napoleone. Caduto l'imperatore, vennero restituiti. Particolare curioso: la salvaguardia deH'«enciclopedia» del Ligorio era affidata alla scomunica: chi avesse osato toccarla o trafugarla sarebbe incorso nell' anatema. Un antifurto che ha funzionato bene. Per le origini strettamente legate alla storia di casa Savoia l'ultimo sovrano, Umberto II, ha ritenuto di affidare all'Archivio di Stato di Torino una parte dei documenti di sua proprietà. p. p. b. Un salone dell'Archivio di Stalo, il forziere che custodisce la storia di Torino e Piemonte

Persone citate: Carlo Emanuele I, Isabella Ricci Massabò, Juvarra, Ligorio, Pirro Ligorio, Savoia, Umberto Ii