Delude in Italia il «re degli scacchi»

Delude in Italia il «re degli scacchi» Ma Spasski, sconfitto al torneo reggiano, si difende: «Avversari molto forti» Delude in Italia il «re degli scacchi» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE REGGIO EMILIA — La puntata italiana di Boris Spasski non è stata delle più felici. Arrivato a Reggio Emilia (con un congruo ingaggio) per dare mordente al torneo internazionale che, per tradizione, si svolge durante ft festività natalizie, l'ex campione del mondo di scacchi sta conoscendo una débàcle sorprendente. Ha iniziato con due partite pari (contro l'australiano Jan Rogcrs e l'italiano Stefano Tatal). Fin qui nessuno si è sorpreso, poiché è tipico dei grandi giocatori iniziare i tornei con pareggi: non si stancano troppo, saggiano il terreno, poi, con la classe che li contraddistingue, infilano una serie di vittorie entusiasmanti e si portano ai vertici della classifica. Al grande sovietico, invece, è andata di male in peggio. Qualche giorno fa, infatti, Spasski è stato sconfitto dall'italiano Alvise Zichichi: un ottimo giocatore, maestro internazionale, più volte componente la squadra olimpica, ma non certo un fuoriclasse. La partita di Spasski è iniziata male, c'è stata una svista enorme («da dilettante-, commentano gli osservatori che. a centinaia, seguono il torneo reggiano nel Teatro Ariosto), poi il sovietico, che giocava con i pezzi neri, non è riuscito a riprendersi. Quindi un'altra patta, con il grande maestro jugoslavo Hulak e, a quel punto, gli osservatori hanno cominciato a pensare che Spasski non sia più quel grande giocatore che fece parlare tutto il mondo nel 1973, quando diede vita, con Fisher. a uno dei più entusiasmanti mondiali di scac¬ chi. Alla distanza c'è stata si la zampata del campione (due stupende vittorie, contro lo svizzero Gobet e lo jugoslavo Vukic). ma l'ultimo pareggio con il cecoslovacco Karcl Mokry ha comunque definitivamente escluso Spasski dalla possibilità di vincere il torneo reggiano che si concluderà domani. Mokry guida la classifica e ha ottime probabilità di aggiudicarselo contro Tatai, uno degli avversari più agguerriti. Grande professionista, di carattere mite, Spasski gioca a scacchi per professione, ma non è l'uomo che vive solo di scacchi. Ha molti interessi, in testa a tutti la lettura. Nelle pause del torneo e persino tra una mossa e l'altra, il campione sovietico ha sempre un libro tra le mani. Questo atteggiamento di apparente relax ha dato corpo ad alcune insinuazioni. Vi è chi Lostiene che consideri il soggiorno reggiano come una vacanza. Se il «torneo di Capodanno* è infatti appetito da molti grandi-giocatori, i campioni hanno la testa altrove, rivolta ad imminenti Ionici di levatura mondiale. Boris Spasski, però, non condivide questa interpretazione della sua condotta di gara claudicante: .Non mi aspettavo — dice — un torneo cosi difficile. Ho incontrato avversari forti, molto forti Intanto oggi il campione sovietico approfitterà della pausa prima del turno finale per... darsi al tennis. Disputerà, infalli, un'amichevole con l'australiano Rogors, l'inglese John Nunn e alcuni altri scacchisti presenti in que sii giorni a Reggio. Bruno Cancellieri

Persone citate: Alvise Zichichi, Boris Spasski, Bruno Cancellieri, Fisher, Gobet, John Nunn, Mokry, Tatai

Luoghi citati: Italia, Reggio, Reggio Emilia