In testa basco o tricorno purché sia di pelliccia

In testa basco o tricorno purché sia di pelliccia In testa basco o tricorno purché sia di pelliccia IL primo squillo di desiderio scaturì dai colorati berretti di Valentino : un po' tamburello, un po' colbacco, iti grigio, in rosso, anche un verde e' sempre in astrakan ricciuti ma non troppo, da. portare appoggiati sulla fronte e sull'orecchio, pizzicati da una spilla brillante o piumata. Poi zarine in redlngotes ricche di colore antl inverno, geranio, verde, pino, blu maiolica, avvolsero da Mila Schoen il loro capo In colbacchi russi, spumosi di volpe, drammaticamente nera o blonda. ; Da Fendi il rigoroso trench, stretto in vita da un'alta cintura, svetta in verticale per il morbido colbacco in tèssuto pelliccia a pelocorto „': «E' senz'altro l'inverno del cappello In pelliccia — dice Marisa Volpi, modista per tanti stilisti dell'Alta ■ Moda e del pret-a-porter —■ perché è l'inverno del cappotto. La pelliccia è sentita come guarnizione, si nasconde in un interno: cosi è' il cappello ad ostentarla. Colbacchi ma anche berretti alla turca, grandi baschi', alla Raffaella : pelo, piatto, sontuoso come 11 visone o il breitswantz. In persiano color caramello molto richiesto 11 berretto da montagna con. visiera e paraorecchi, per sciare ma da portare anche in città». ' Si può portare un cappello In pelliccia sulla pelliccia? La moda attuale, che preferisce la linea accosta al corpo, diretta o attillata, è con¬ 'nel taglio, nelle proporzioni, nel tessuto, ma soprattutto' .nel modo di indossarla, da quella della generazione che li precede». Valentino dice: «Per me: lo stile classico non è mai morto e neppure tramontato, quindi non si tratta di un ritorno. I miei clienti non cercano le stravaganze, piuttosto Invece un gusto sobrio, raffinato, elegante, 'che ho sempre fatto in modo di mantenere invariato. Su questa base formale ognuno poi gioca di fantasia coi dettagli». Senonché i dettagli di quest'anno ripudiano la fantasia. Dice Enrico Pastore, proprietario e amministratore delegato della Bagno: «Il ritorno dell'abito e dello spezzato, ha rimesso In auge la maglieria da sotto-giacca, cioè a dire gilet e mente in lambswool o meglio ancora in cashmere». Per quel che riguarda invece la maglieria più pesante, da portare in luogo della giacca, sempre secondo Pastore, torna di moda il gusto all'inglese; collo a polo o a V, disegni a losanghe tipo Ballantyne oppure righe in vita e al polsi tipo tennis, maglia a punti grossi o con giochi di punti, a scarti d'ago. Colori classici, dai grigi ai bordeaux e molti melange. Da quando ha preso coscienza della moda, l'uomo ha scoperto non soltanto l'importanza del vestito e degli accostamenti di colore, ma anche che l'abito indossato ha un messaggio preciso, immediato e nascosto, da non trascurare. traria al volume come al viso nascosto fra 11 gran cappello di visone o di volpe e 11 collo della stessa pelliccia. Ma Intanto è cambiata anche la moda in pelliccia. «Trattato In modo nuovo ritorna 11 castoro e in toni di colore inediti, burrosl, biondi — conferma Rita Togno la pellicciala di Mila Shoen e di Irene GaUtzirie — Su un trench di castoro un colbacco uguale va benissimo. Cosi sulla giacca in persiano. L'essenziale è che pelliccia e cappello siano geometrici, lineari». Perché cappello In pelliccia non vuol dire solo l'importante colbacco, 11 berrettone elegante, ma anche la bustina militare o 11 cappelo maschile. I.s. DAL video s'affacciano pelli lisce e vellutate, capelli che luccicano come stelle del firmamento, mani e corpi morbidi come la pelle del bambini che a loro volta sgambettano felici .perchè non rischiano arrossamenti spiacevoli. Il tutto, naturalmente, grazie al prodotto reclamizzato di turno. Pubblicità allettanti, basate più sul puro effetto ottico che' sull'informazione scientifica. A questo punto il consumatore — blandito, Illuso, e soprattutto confuso da tante promesse e da un vortice di nomi sempre nuovi — dovrebbe scegliere il prodotto adatto alle sue necessità, quello che offre maggiori garanzie di buon risultato, al riparo da brutte sorprese. Che fare? Non restano che due strade: lasciarsi emotiva1 ò fafè^ufta'-'ecilta bacata su pVecteé' conoscenze tecniche. Ovviamente quest'ultima è preferibile sotto ogni punto di vista e a renderla possibile viene ora in soccor- ' so una preziosa «Guido ai cosmetici* (edita dalla MEB Editrice, lire 12 mila) scritta da Gudrun Dalla Via e arricchita dagli Interventi scientifici del Professor Gianni Proserpio, docente alla facoltà di Farmacia dell'U- Perché tutti 1 particolari concorrono a creare l'immagine: e oggi l'Immagine è determinante. «Non devi soltanto far vedere che vali — dice il professionista affermato — ma anche che porti la giacca di taglio giusto».- Non per niente, le ditte di j turoni haevy-metal. Per gli ìuomini, camicie con jabot di raso e pizzi, decorazioni militari, «pantaloni da filibustiere., come dicono, gli autori. Trucco consigliato: «Make-up etnico ispirato a immagini egizie, incas, finti nei medievali, rossetto violetto e mascara». Gli intellettual-rivoluzionarl più «In» continuano ad essere 1 cultori della «darkwave», ultimi eredi del punk: «tenuta inesorabilmente nera, ciuffi corvini, occhi bistrati di eye-liner. Pallidi, emaciati, tenebrosi, si svegliano dopo la mezzanotte... trasudano erotismo malato e morboso... eccetera». Ciò che fa dark-wave? A caso: «Crocifissi dappertutto, magari rovesciati, collari da cani, capelli rasati almeno da un lato, pizzi e merletti neri, cappelli a cilindro», Infine, il filone che più coinvolge i ragazzi dal 14 al 18 anni, l'heavy-metal. Chiamati con dileggio «Conan-picchiatelli», amano le sonorità violentissime, odiano 1 giornali e leggono solò «fanzine». Giubbotti di pelle o sky nero, spille di latta, catene, lucchetti e braccialetti chiodati. «Out», cioè proibito, per 1 metallari, sono (sempre a caso): grammatica, ortografia, la! televisione, trattar bene 11 prossimo, l'Igiene, lo sport, i genitori. E, naturalmente, 1 Duran Duran, Boy George e Claudio Baglioni.

Persone citate: Boy George, Claudio Baglioni, Dalla Via, Duran Duran, Enrico Pastore, Marisa Volpi, Mila Schoen, Mila Shoen, Professor Gianni Proserpio, Rita Togno