«Foutou» e penne al pomodoro per la vacanza in Costa d'Avorio di Cristiano Chiavegato

«Foutou» e penne al pomodoro perla vacanza in Costa d'Avorio «Foutou» e penne al pomodoro perla vacanza in Costa d'Avorio rami per affondare direttamente nelle acque delle lagune e del fiumi sul bordi dei quali si trovano) è dunque un villaggio che ti prende anche per la gola, in senso buono, quello del gourmet. Già all'arrivo, dopo il viaggio) di circa un'ora di Idépliants promettono sole, tranquillità, divertimento. E un tuffo nell'Africa nera dove non manca anche una porzione di folclore. Ma l'aspetto più sorprendente del villaggio della Valtur di Les Palétuviers, in Costa d'Avorio, è quello gastronomico. Accanto ai bagni di mare e ai tuffi in piscina, al tiro con l'arco ed alla canoa, allo sci nautico e al tennis, agli spettacoli che animano le serate in una formula ormal collaudata, non è da sottovalutare la cura che viene dedicata alla cucina. Cinque ristoranti offrono una scelta incredibile, la possibilità di ovviare anche a quel minimo di noia che proviene dal cibarsi sempre nello stesso luogo. Nulla di sofisticato, per carità: non slamo da Beasse. Non è nouvelle-cuislne. Cibi genuini, ben presentati, una vasta scelta. Les Palétuviers (il nome deriva da una pianta bellissima, tropicale è ovvio, le cui radici discendono dal di ospiti si servono all'abbonpullman che ti porta da Abidjan al villaggio, a notte fonda, si ha un'idea di ciò che ti aspetta. L'accoglien' za affettuosa, simpatica, ca- Voli e prezzi PRIMA PAGINA Il viaggio da Roma ad Abidjan dura circa 6 ore. Volt di linea Alitalia e Air Afrlque (Airbus e DC10), partenze lunedi, martedì e venerdì. Il còsto per 7 giorni completi è di 1.690.000 lire in bassa stagione (alta stagione 100.000 lire in più). Per la settimana di Natale 1.930.000, quindici giorni Natale-Capodanno e Capodanno-Epifania 2.870.000 e 2.840.000, tutto compreso. Le settimane supplementari sono da 520.000 a 1.050.000 (a seconda del periodo). Per le partenze da Milano, Torino, Genova, Venezia, Fisa, Trieste, Bologna, Cagliari e Bari, supplemento di lire 65.000. Sono previste anche diverse escursioni. lorosa («L'estate vola» — icantano bianchi e africani idei villaggio, ma Tlmpresjstone Immediata è che qui l'estate sia perenne) cui sei fatto oggetto è accompagnata dall'offerta di cocktail di frutta. Domina l'ananas, specialità locale. n tempo per ambientarsi le ti accorgi di quanto sia importante la scelta dei ristoranti. E' un «optional» in più rispetto ad altre situa-, zloni, un modo come un al-* tro per discutere, decidere, sentirsi liberi. Il panorama, senza grandi pretese, come si è detto, è vasto. Il punto base, di riferimento, è la «Terrazza Martini». Cosi è chiamata la grande sala idove normalmente vengono servite la colazione e il pranzo. Due buffet giganteschi con piatti caldi e freddi [per soddisfare ogni esigenza. Antipasti, primi, secondi, In abbondanza, con la sola difficoltà della scelta. Il pesce, la carne alla griglia, le verdure, i legumi cucinati all'italiana, alla francese con qualche piatto tipico locale. In un angolo un ivoriano sorridente, che mo¬ dante buffet delle Palétuviers stra denti bianchissimi sul volto color ebano, sa saltare in padella penne al pomodoro che farebbero invidia a Napoli. Il settore dei dessert, a fianco dei formaggi, lascia con il flato mozzo: un maestro pasticciere è il mago delle tentazioni. La sera i menù sono fissi, ma diversi nella varie sale, ognuna con una propria collocazione e connotazione. Il Casablanca, l'Ocean Beach, il China Corner e La Brousse, al quali si può accedere su prenotazione (tutto è però compreso nel prezzo del soggiorno) si presentano con le loro caratteristiche personalizzate. Al Casablanca fa gli onori di casa Massimlno: cucina parigina, aria condizionata (e quindi la possibilità di indossare eventualmente gli abiti più eleganti) e alla fine un cabaret In un'atmosfera diversa. Accanto, In riva agl'Atlantico fragoroso, l'Ocean Beach dove Enrico, esperto di musica brasiliana e gran trattenitore presenta un menù a base di pesce. Aria aperta e sapore di mare. Nel corpo centrale del vii-, laggio, vi aspetta Annibale, codino e baffi alla cinese e È' cucina alla cantonese. Servita fra l'altro in piatti e tazze «made in China» delicati e trasparenti, piuttosto raffinati. Se si considera il contesto della situazione, una vera sciccheria. Infine, dopo un breve e fascinoso viaggio sulla laguna con le motobarche a disposizione, si può approdare a «La Brousse», il ristorante africano, posto dall'altra parte della laguna che divide il villaggio posto su un istmo. Cena tipica con piatti locali ma ci sono anche le immancabili pastasciutte. Si può gustare comunque 11 foutou, una palla composta di lgname (un tubero), banane, leguminose o manioca, , condite con salse piccanti, d'arachidi o grani di palma con l'aggiunta di carne o pesce. Ij'attiekè è una specie di couscous di manioca che si mangia con gli stessi contorni. C'è poi il kedjenou, uno stufato di pollo e legumi, guarnito di riso. Si trova pure una strana bevanda, il bandjì, una sorta di vino estratto dalla linfa di palma. Dalla stessa pianta arriva la grappa locale, il koutoukou, bevanda traditrice che sembra acqua e ti manda subito nelle nuvole. Al tavoli di questi locali, in un happening che si rinnova ogni volta, si fa conoscenza, amicizia e si passano ore In allegria. Nei giorni scorsi si trovavano piloti di Formula 1 e divi dello schermo, impegnati nel 8upergold, un torneo polisportivo diventato ormai tradizione. Ha vinto Fabio Testi, accompagnato dalla bella moglie Lola, su Giuliano Gemma. Al tavoli dei ristoranti i turisti hanno fatto comunella anche con Barbara Bouchet ed Adriana Russo, Franco Interlenghl e la figlia Antonelllna, Adolfo Celi, Agostina Belli, Lino Banfi, Roberto Gervaso, 11 «mago» Tony Blnarelli e Maria Schnelder, non dimenticata interprete di «Ultimo tango». Anche per loro la cucina di Les Palétuviers è stata una bella sor presa. Cristiano Chiavegato

Persone citate: Adolfo Celi, Agostina Belli, Barbara Bouchet, Fabio Testi, Franco Interlenghl, Giuliano Gemma, Lino Banfi, Maria Schnelder, Roberto Gervaso, Tony Blnarelli