Fra i palazzi di New York il balletto italiano ha il suo più bel museo

Fra i palazzi di New York il bll ii Fra i palazzi di New York il bll ii pil balletto italiano ha il suo più bel museo NEW YORK — La più grande collezlo: ne di danza italiana si trova a New York. Du7 rante la ritirata di Caporetto, Walter Toscanini, figlio del grande direttore d'orchestra, editore e bibliofilo, trovò un piccolo opuscolo elegantemente stampato a Vienna nel 1767 «Dissertation sur les ballets pantomimes» del grande coreografo settecentesco Gasparo Angiolina Nel 1919 lo offrì in dono a Roma, dopo un'intensa recita al Teatro Costanzi, alla danzatrice Cia Fornaroli che sposerà di 11 a poco. Quel raro libretto sarà il punto di partenza dell'imponente preziosa «collezione Fornaroli.. che Walter Toscanini, rimasto vedovo di Cia scomparsa precocemente a Riverdale nel 1954, lascerà alla Pu, blic Library di New York e costituirà il nucleo principale della «Dance Collection». Cia Fornaroli fu una delle più belle e intelligenti ballerine italiane tra le due guerre. Fu allieva prediletta e pui continuatrice. del sommo maestro Enrico Cecchetti ali» Scala, ove GLI operatori italiani del jazz si sono riuniti per due giorni al Palazzo dei Congressi di Riccione allo scopo dichiarato di fare il punto della situazione nazionale in questo delicato settore. Da tutta la penisola sono arrivati ■ discografici, giornalisti, musicisti, direttori di club, invitati dagli Assessorati alla cultura del Comune di Riccione e della Provincia di Forlì, dall'Azienda di soggiorno di Riccione e dalla sezione Arci. La larghezza della partecipazione e le discussioni lunghe e animate hanno testimoniato che il tema del convegno era particolarmente sentito. E' vero che il jazz italiano non è mai stato così florido e apprezzato in patria e all'estero; però è anche vero che il fatturato discografico nazionale è attribuito sarà poi prima ballerina e direttrice della Scuola di ballo. Fu anche coreografa e prima ballerina del Metropolitan di New York, città nella quale si trasferì, in casa del grande suocero, agli inizi della guerra e ove sarà insegnante alla scuola del Balla Theatre. La «dance collection» si trova nel cuore musicale di New York. La succursale della Public Library che la ospita è collocata alla destra del Lincoln Center, ove hanno sede il Teatro Metropolitan, la sala della Filarmonica e il New York City Ballet. Dall'altro lato sorge la Juillard School, il più prestigioso conservatorlo americano. La partededicata alla danza occupa un intero plano del vasto edificio. La presiede uan donna simpatica, tipica manager americana ricca di efficienza e di humor, Oeneviève Oswald. E' lei che ci fa da guida nella ricca selva di volumi di danza (trentacinquemila) iniziata nel 1948 e in continuo arricchimento. Ma non ci sono soltanto libri, ma pure preziosi cime- : 11, autografi, videotapes. Jazz dischi: tutto quanto nel. ' mondo si occupa di quest'arte effimera «che noi cerchiamo di fissare per l'eternità.., come dice la Oswald. Vediamo il baule liberty di Isadora Duncan, servito per 1 suoi irrequieti viaggi, i cimeli di Fanny Elssler, la prima ballerina europea avventuratasi nel 1841 nelle remote Ameri- | che, ed l più recenti ricordi del sommo Balanchlne come i modellini scenografici dei balletti stavinskianl «Orfeo» e «Uccello di fuoco». Su ogni parete appaiono rare litografie, dipinti antichi con immagini di dive del passato, molto spesso con nomi italiani, a ricordo che quest'arte nacque proprio nel nostro immemore Paese. Non per niente tra 1 più preziosi cimeli ; della collezione Fornaroli è un manoscritto autografo di Guglielmo Ebreo, tra 1 maggiori e primissimi maestri rinascimentali della «notyl danza» che insegnò nelle corti italiane nel Quattrocento. La «raccolta Fornaroli» è ricca, oltreché di manoscritti unici come questo,