Meno omertà diminuiti i rapimenti nell'85 A fine anno ancora cinque in mano ai banditi

Meno omertà, diminuiti i rapimenti nell'85 A fine anno ancora cinque in mono ai banditi Meno omertà, diminuiti i rapimenti nell'85 A fine anno ancora cinque in mono ai banditi ROMA — L'Industriale Gianfranco Volponi, sequestrato il 29 maggio a Cagliari, resta nelle mani dei rapitori soltanto per 30 minuti: chiuso nel cofano dell'automobile in fuga, riesce a liberarsi e a buttarsi dalla vettura. Benito Vacca, 48 anni, proprietario di un frantoio, i sequestratori non li vede neppure: dopo averlo atteso nella sua azienda, non vedendolo arrivare, si danno alla fuga. Il fallimento più clamoroso è sicuramente il tentativo contro il commerciante Tonino Caggiari, 40 anni, rapito il 17 gennaio a Ollena e liberato 11 giorno dopo da polizia, carabinieri e volontari civili; nella «battaglia del Supramonte», come è stato chiamato lo scontro tra banditi e forze dell'ordine nella valle di Osposidda, restano uccisi quattro rapitori e un sottufficiale di polizia. L'episodio mostra un'inversione di tendenza della lotta al banditismo, che vede compromessa, dal diffondersi, del pentitismo, dai risultati delle maxi-istruttorie e dalla partecipazione attiva dei civili alle ricerche dei rapiti, quell'omertà che ha permesso da sempre al ricercati di potersi organizzare alla macchia (ufficialmente sono ancora 21 i latitanti in Sardegna). A parte la Sardegna, sono quattro ì casi in cui le trattative hanno avuto un esito positivo per i rapitori: il record spetta ai sequestratori della marchesa Isabella Guglielmi, rapita il 27 giugno nella sua tenuta a Montalto di Castro, per la cui liberazione sono stati pagati due miliardi di lire. Dopo la liberazione di Giandomenico Amaduri, il bancario rapito i'8 luglio e liberato alla vigilia di Natale, le persone rapite nel 1985 e non ancora liberate sono due: 11 gioielliere Claudio Fiorentino e Amedeo Mazzeo, figlio di un imprenditore. Saranno però cinque le persone che trascorreranno Capodanno in compagnia del rapitori. poiché per la liberazione di Bruno Adami, Giuseppe Martino e Alfredo Sorbara. rapiti- nel 1984, sono ancora in corso le trattative. -Il numero estremamente ridotto delle persone in mano al rapitori durante le feste natalizie trova riscontro nella netta diminuzione dei sequestri di persona: 17 sono le persone rapite nel 1985, contro le 29 nel 1984 e le 58 nel 1983. Sono aumentati invece i rapimenti falliti o conclusi felicemente con l'intervento delle forze dell'ordi¬ ne: in Sardegna su sette rapimenti nell'anno, soltanto in due casi i sequestratori hanno intascato il riscatto, 400 milioni per l'allevatore Pietro Biotto e una cifra imprecisata per il commerciante Luigi Devoto. E' fallito anche il rapimento di Caterina Saragat, una pensionata di 76 anni, cugina dell'ex presidente della Repubblica, rapita a Nuoro 11 28 agosto e rilasciata 12 ore più tardi perché colta da infarto. Le due persone ancora in mano ai rapitori sono state rapite entrambe Ih ottobre. Claudio Fiorentino. 36 anni, è titolare di una delle più importanti gioiellerie di Palermo: lo hanno rapito cinque uomini la mattina del 10 ottobre fingendosi agenti di polizia in borghese. E' il secondo sequestro di persona portato a termine durante l'85 in Sicilia, regione che la mafia voleva esente da rapimenti Amedeo Mazzeo, 17 anni, è stato rapito il 17 ottobre: al padre, proprietario di una scuola di dattilografia, è stato chiesto un riscatto di 100 milioni. Amedeo Mazzeo è invalido e la cifra chiesta per la sua liberazione non sembra essere nelle possibilità economiche della famiglia. fi

Luoghi citati: Cagliari, Montalto Di Castro, Nuoro, Roma, Sardegna, Sicilia