Rogo in un capannone ad Arenzano a pochi metri da serbatoi di gasolio
In un giorno scoppiano tre incendi in Liguria, Toscana e Sicilia In un giorno scoppiano tre incendi in Liguria, Toscana e Sicilia Rogo in un capannone ad Arenzano a pochi metri da serbatoi di gasolio Ottanta vigili al lavoFiamme anche a Pi Un'altra catena di Incendi ha arrecato gravi danni a strutture industriali in tre province diverse: in Liguria solo per il prodigarsi dei vigili del fuoco si è evitato un incidente per certi versi simile a quello di Napoli. • GENOVA — Un grosso capannone è andato a fuoco ad Arenzano: all'interno era Immagazzinato materiale plastico. L'incendio ha tenuto in allarme per l'intera mattinata il ponente del capoluogo ligure: per domarlo sono Intervenuti un'ottantina di vigili del fuoco, dotati anche di un mezzo speciale, 11 ■Pedini, in dotazione all'aeroporto genovese, capace di gettare sulle fiamme 8000 litri d'acqua alla volta. I danni ammonterebbero ad alcuni miliardi. Quattro pompieri sono rimasti ustionati al volto (guariranno in una decina di giorni) per Impedire che le fiamme raggiungessero alcuni serbatoi di gasolio poco distanti dal deposito. - Le fiamme sono divampate poco prima delle otto (e sono state definitivamente domate dopo cinque ore di lavoro) all'interno dell'ex sede di un cotonificio, utilizzato ora come deposito della società •Silces», specializzata nella lavorazione di imballaggi di plastica. Le fiamme hanno anche seriamente danneggiato gli edifici, adiacenti del Centro professionale della Regione Liguria con i laboratori di elettricità e di falegnameria. Per precauzione i pompieri hanno anche fatto sgomberare una casa poco distante dall'ex cotonificio. • PISA — Quasi completamente distrutto, la scorsa notte, il mobilificio «Apotema» di San Giovanni alla Vena. Le fiamme, per cause ancora da accertare, si sono oro per 5 ore • Pisa e Trapani sviluppate all'interno del magazzino dei prodotti semilavorati, propagandosi poi agli altri reparti. Sono andati distrutti macchinari ed un migliaio di mobili semilavorati. I danni, secondo 1 proprietari, superano i 500 milioni di lire. Per tutta la notte e parte della mattinata di ieri squadre di vigili del fuoco di Pisa e di Cascina hanno lavorato senza interruzione. • TRAPANI — Un incendio doloso ha distrutto un deposito di automobili sequestrate Lvario .titolo con prowedienti giudiziari:!! responsa¬ Lesionati I funerali gli uffici del Centro professionale regionale li a Napoli delle 5 vittime di Montecalvario bili dell'incendio hanno cosparso di benzina, durante la notte, gran parte dei 55 autoveicoli appiccandovi poi le fiamme. Gli investigatori hanno interrogato Lorenzo Di Cristina, 45 anni, titolare del deposito che ha escluso di avere ricevuto minacce dal racket. Tra gli autoveicoli distrutti alcuni dovevano essere sottoposti a perizie perché coinvolti in Incidenti mortali. • NAPOLI — Oltre mille persone hanno partecipato ieri ai funerali delle cinque vittime, morte nell'Incendio del palazzo di vico lungo San Matteo, nel rione Montecalvario: Luigi Catalano, la moglie Maria Rea, i figli Raffaele e Vincenzo e la suocera Giovanna Vecchiarelli. in Santa Maria della Carità, alla presenza dei familiari, il parroco, Vincenzo Ambrosi, ha celebrato la messa di suffragio. •Sono morti come i martiri e gli innocenti — ha detto il parroco nell'omelia — per una fatalità. E' stata distrutta una delle famiglie più nobili e modeste di tutto il quartiere^. . - : y\
Persone citate: Giovanna Vecchiarelli, Lorenzo Di Cristina, Luigi Catalano, Maria Rea, Pedini, Vincenzo Ambrosi
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