Andréa Ferréol una donna qualunque

L'attrice francese indimenticabile interprete di «La Grande Bouffe» di Ferreri L'attrice francese indimenticabile interprete di «La Grande Bouffe» di Ferreri Andrea Ferreo!, una donna qualunque Non è più grassa e burrosa - Dice: «Non sono mai sola, non riesco a stare a tu per tu con me stessa» standosene a Parigi e recitando In teatro. «Giusto. Ho fatto teatro per molti anni, poi di nuovo cinque anni fa; ora sarebbe il momento, per me, di tornare sul palcoscenico. Io trovo che un attore di cinema dovrebbe, di tanto In tanto, cimentarsi col teatro che è una re-, mise en questton, un lavoro molto più profondo, impegnativo, una sfida con se stessi: e nella vita bisogna rischiare. Ma in Francia, è molto difficile trovare testi nuovi, validi. I classici, ormai, hanno stufato tutti». — Perciò, fa cinema. «Si. E fra poco uscirà 11 mio ultimo film girato col regista Peter Greenaway, che si intitola Lo eoo di Vergine, no di Vergine di Venere, tutta una ricerca sull'essenza della vita e il mistero della morte. Molto intellettuale. Io sono Oiunone, la femmina per eccellenza, qualcosa che ricorda 11 mio personaggio nel film di Ferrerl. Soltanto che 11 avevo venti chili di troppo, qui due gambe di meno». — Che cos'è, un «cui de .latte»? «Mais ouJ: sono una creatura a mezzo busto, sempre a letto oppure sulla sedia a rotelle. Un'esperienza straordinaria: 11 bello del cinema sta proprio in questo, che non puoi mal sapere come 6aral domani. Sono stata grasslsslma, poi magra, ora senza gambe. Domani, magari, senza braccia. O senza testa. Et voilà». Bouffe mi sembri ormai cosi lontana, un periodo grasso e felice. Da allora, non ho più lavorato con Ferreri, forse non aveva parti adatte a me, chissà. Ma sento che un giorno ci rllncontreremo: vorrei fare ancora un film con lui che mi ha lanciata. Per... rlconoscitudlne?». — Riconoscenza. E intanto, lavora molto In Italia? «Oh, no, non tanto. Faccio soprattutto televisione: Afelodramma, diretto da Bolchl, poi Cuore di Comencinl e ora Scacco Matto, un giallo col regista Carlo di Carlo. Cinema, poco: e lo adoro il cinema italiano, quello che si faceva un tempo. Oggi lavoro soprattutto in Francia, Germania, Inghilterra», — Allora non è vero che si è trasferita a Roma? •Io a Roma? Jamais de la vlel Non potrei mal vivere altrove che a Parigi: Parigi è la vera capitale messa al centro dell'Europa e tutto passa di 11. A Parigi ho i miei amici, i miei negozi, le mie abitudini, la mia casa in rue Saint Marc, vicino all'Opera..,». — Com'è che un tipo come lei abita sulla Rive Dioite? «Oh, là là, tutti mi chiedono la stessa cosa; ma lo per una lunga serie di circostanze che non dipendevano da me, ho sempre abitato sulla Rive Drolte. D'altronde, trovo che la posizione di una casa non ha poi questa grossa importanza, Importa quello che uno ci mette dentro». — E lei, cosa ci mette dentro? suto molto Intensamente, 11-, beramente, togliendomi tutti 1 grilli: ma ora, come fanno certi scapoli, vorrei poter tirare 1 remi in barca, costruirmi una famiglia e fare anche un figlio, magari. Prima, però, bisogna che trovi 11 padre adatto: e, alla mia età, non ho più tanto tempo da perdere. Ma, se non capita, vorrà dire che 11 mio destino è quello di lavorare e basta. D'altronde, difficile consigliare lavoro e famiglia, no?». — Conciliare. Lei lavora molto? «Ho lavorato moltissimo. Ora più vado avanti, meno lavoro: sono diventata molto esigente per quanto riguarda regista, sceneggiatura, parte. Sono più 1 copioni che rifiuto di quelli che accetto, e a volte, mi chiedo se faccio bene o no, visto che un attore esiste in quanto lavora», — Almeno, è ricca? «No, non 6ono ricca. Vivo alla giornata e spendo tutto quello che guadagno anche perché, essendo sola, non ho nessuna ragione di mettere soldi da parte. A me basta avere di che vivere, pagarmi 1 viaggi, 1 regali per gli amici e le telefonate. Quando sono lontana per lavoro, spendo fortune in telefono e non Importa che mi trovi a HongKong o a Hollywood, le distanze non mi hanno mal preoccupato: quello di cui ho bisogno, è sentire voci amiche. E' l'unico lusso che mi concedo». — Forse risparmerebbe, dal punto di vista telefonico, Lontani 1 tempi de «La Grande Bouffe», allorché burrosa e dondolante, tutta tette e sedere, incarnava il simbolo del sesso secondo Ferreri, oggi Andrea Ferréol sembra aver voluto cancellare 11 passato e la ciccia. Non è più grassa. E neppure magra. Non è né bella né brutta. Non ha neppure quel qualcosa che, di solito, distingue le attrici dalle comuni mortali. Di primo acchito, con la gonna scozzese a pieghe, i tacchi bassi, gli occhi azzurrisslmi senza trucco, sembra una signora qualunque, priva persino della civetteria di una signora qualunque. Senza atteggiamenti di alcun tipo, è diretta, spigliata, simpatica e parla con disinvoltura In un italiano buffo, ogni tanto una vezzosa topica infilata qua e là, che lei sottolinea con una risata grassa; ed è l'unico tocco grasso rimasto in Boulotte, pallone, come la chiamavano affettuosamente In famiglia per le sue forme ridondanti, oggi afflitta dal complesso opposto. Le piacerebbe, confessa, riacquistare qualche chilo, ma proprio non ci riesce: «Colpa della dieta drastica cui mi sono sottoposta una decina d'anni fa. Dopo di allora, mi si è chiuso lo stomaco e non posso più mangiare; giusto qualche foglia di lattuga et voilà, sono sazia». — Pensi un po', se lo sapesse Ferrerl 1 «Oh, là là, sarebbe proprio un guaio. Benché la Grande «Calore, ospitalità. Quando sono a Parigi, ho sempre almeno una dozzina di amici che girano per casa: non sono mal sola, non riesco a sopportarmi, a stare a tu per tu con me stessa. La solitudine mi terrorizza». — Ma perché vive sola? , «Perché se la mia vita dilaverò è sempre andata piuttosto bene, almeno nell'arco di, questi ultimi dodici anni, la: mia vita privata è Invece une' catastrophe. Può anche darsi che lo, all'inizio, abbia privilegiato la carriera e non è che . oggi lo rimpianga; fatto sta che mi manca l'altra faccia della medaglia, cioè 11 privato. Ormai ho 38 anni ed ho vis¬ oteEtnio Donaggto Donata Olanerl

Persone citate: Andrea Ferréol, Ferreri, Ferreri Andrea, Peter Greenaway, Scacco Matto