Dodici mesi di mostre, ma anche di occasioni mancate

Dodici mesi di mostre, ma anche di occasioni mancate Dodici mesi di mostre, ma anche di occasioni mancate La chiusura dei minternazionale dell La ristrutturazione della Galleria Sabauda e l'apertura del Castello di Rivoli all'arte contemporanea di «Ouverture» sembravano annunciare, sul finire del 1984, nuovi sviluppi e risvolti culturali per una Torino troppe volte dimenticata dal circuito internazionale delle manifestazioni d'arte figurativa. SI è avvertito, invece, nel corso del 1985, una certa mancanza di iniziative programmate e articolate, anche se non sono mancati qualificati appuntamenti come la mostra di Felice Casorati all'«Albertlna» o quella dei reperti de «La terra tra 1 due fiumi». La chiusura di alcune gallerie e 11 rarefarsi di un certo tipo di collezionismo non hanno permesso l'espansione di un settore della vita cittadina che può, però, vantare, In alternativa, la nascita di ■spazi» dedicati alle sperimentazioni più avanzate. Del resto, è stato detto più volte, questa è una città In cui tutto avviene senza accensioni o travolgenti passioni. Ogni cosa è mediata dal carattere Cella sua gente, da atmosfere incantate e barocche come 1 palazzi; e da profondi silenzi, da raccolte solitudini, sembrano emergere le pagine del romanzi di Arplno o delle poesie di Richelmy o, ancora, dallo studio, alto sulle case, di Mario Lattes. E da questi studi escono le personalità di usei e il rarefarsi delle 'arte - Tuttavia la rinno pittori come Pauluccl, fautore dei «sei», e del novantenne Giulio Da Milano, le cui odalische hanno fatto bella mostra al Palazzo della Regione dopo le retrospettive di Scroppo e Chicco, di Italo Cremona e del secondo futurismo torinese di Allmandi, Pozzo, Dlulgheroff, Filila e Mino Rosso riproposto per 1 25 anni di attività di una galleria torinese. Di questa stagione artistica si ricordano 1 disegni della Secessione Viennese ospitati a Palazzo Reale (Klimt, Kokoschaka, Schlle) e, sempre In quest'ultima sede, l'elegante segno di Modigliani e iniziative non hanno vata collaborazione fr le miniature Indiane del Rajasthan. Al Lingotto si sono visti 1 disegni di Cranach 11 Vecchio nella Rassegna della Rdt, mentre le battaglie del Bossoli hanno animato 11 Museo del Risorgimento. I disegni dal carcere di Levi al Foyer del Teatro Regio, le figure di Segai al Salone della Stampa, la grafica di Testa e le fotografie de «I viaggi perduti» alla Mole Antonelliana hanno conferito un clima particolare al fluire del giorni, a una dimensione operativa segnata dalla riscoperta dell'opera dell'architetto Mollino, dei manifesti all'Unione Culturale, dell'ampia permesso di inserire a istituzioni pubbliche rassegna «Torino fotografia», dell'arte tedesca di Rhelngold alla «Promotrlcc», di Blstolfl e Carrà al Circolo degli Artisti e delle «Stamperie d'arte» al Piemonte Artistico e Culturale. L'anno si chiude con la bella mostra, ospitata dal Castello di Rivoli, «Il Museo Sperimentale di Torino», arte Italiana degli Anni Sessanta nelle collezioni della Galleria Civica d'Arte Moderna di Torino. Curata da Mirella Bandinl e da Rosanna Maggio Serra, accompagnata da un pregevole catalogo della Fabbri Editori, l'esposizione ripercorre e rlpro- Torino nel circuito e privati fa sperare pone quelle esperienze e quelle «aperture» del linguaggio che formano il tessuto della raccolta, Iniziata a Genova dal prof. Battlstini. Passata alla «Civica» nel 1966, si è continuamente arricchita di opere giungendo a circa 260 dipinti, sculture, incisioni, disegni e oggetti di 257 artisti Italiani. Allestita dall'arch. Carlo Viano con un «Video-Tape» della Rlssone, propone le «ricerche autonome, di Baj, Accardi ed Alvlani; la «nuova figurazione» di Vecchi, Fleschi e Guerreschi; la «nuova astrazione» di Carol Rama, Calderara e 11 lirico Veronesi; la «ricerca visuale o gestaltlca» del Gruppo Sperimentale di Torino, le esperienze del Cras, le «tendenze oggettuali» di Schifano e Del Pezzo e le prime proposte dell'Arte Povera con Pascali, Kounellls, Lo Savio, Gilardl, Ceroll, Fabro, Mondino, Paollnl, Boettl, Mario e Marisa Merz. A queste composizioni si affiancano il rigore di Rambaudi, Griffa e Manzoni, le superficl di Capogrossl e Fontana, Anna Comba e Cambino, Gallina, Gorza, Parlsot che aderì al Mac, Tancredi e Devalle, Beppe, Sesia, la ricerca di Galltzlo, Rotella, Pltzlantl, l'Impegno di Nespolo, l'espressività di Burri e 11 «cielo» di Carena che del Castello di Rivoli ha dipinto la voltibdello scalone. Angelo Mlstrangelo