Fra i torturatori di Pinochet

Fra i torturatori di Pinochet Fra i torturatori di Pinochet Augusto Pinochet non può non guardare con apprensione alla sorte di Videla e alla svolta argentina, anche se resta impassibile davanti all'opinione pubblica mondiale quando si fa più che mai fe| roce contro l'opposizione e l'insurrezione interna. i..^rr!*-.o»'vws> barn** immagine e il potere del regi;me,.£^grjàppsva tutjo, spesso con disinvoltura blasfema abbiamo visto più d'una volta il generale ricevere la comunione eucaristica pubblicamente, davanti alle telecamere. Ma il mio stupore non è mal stato determinato dal fatto che lui la comunione la reclamasse e la facesse, bensì dal fatto che qualcuno gliela desse, visto che per 1 «nessuno» di tutta la terra, se sono «peccatori pubblici» notori, la prassi canonica vieta di assolverli e comunicarli. Tuttavia proprio In Cile la Chiesa è oggi la prima forza di protesta ma anche di proposta alternativa del Paese. Olà quand'era arcivescovo di Santiago 11 cardinale Raoul da Silva Enriquez (quello che distribuì subito al poveri le terre del beneficio ecclesiastico), Pinochet si trovò di fronte a un avversarlo disarmato ma potente, schierato dalla parte del popolo. Oggi 11 cardinale Juan Francisco Fresno Larraln, si presenta addirittura come leader sia dell'accusa che della condanna delle atrocità di Pinochet e della giunta, sia come l'Interlocutore per una svolta che potrebbe portare 11 Cile, In tempi sempre più brevi, dalla dittatura alla democrazia evitando la guerra civile. Pinochet ha intuito l'importanza della proposta. Santiago. Il dittatore Pinochet ma s'è ben guardato dall'accettarla. Nel 1980 ha proposto lui stesso un palliativo di ritocchi marginali al proprio potere, ritocchi che tuttavia mal sono stati messi in opera. Per Natale 11 cardinale Fresno ha rifiutato di celebrare, com'era consuetudine, una delle tre Messe della festività nella Casa Rosada del Presidente. Il Cile attuale è un lager di torturati e di perseguitati, di espropriati e di colpiti anche nelle loro famiglie, ed è, com'era fino a ieri l'Argentina, icom'era fino a ieri 11 Guatemala, un cimitero di desaparecidos. Ma la persecuzione più violenta ed organica non è quella della tortura e delle repressioni sempre più sanguinarle, bensì, a monte, VlmiXìvcrlmento del Paese a spese del contadini, degli or ai, dei disoccupati, senza cas» e mezzi di sussistenza sociale minima. La corruzione del regime è al massimo livello di rapina. Il 16 per cento degli operai è disoccupato; un altro 18 per cento cr.mpa di lavori minimi e saltuari, pagati le più volte con esigui compensi In generi di sopravvivenza alimentare. Anche 11 rame, reddito primario dei p.'iesc e primo del mondo, è in ribasso, e la .giunta di Pinochet ha ormai 20 miliardi di dollari di debito con l'estero. L'inflazione sta superando 11 25 per cento e gli aumenti del prezzi di alcuni generi Bono del 60 per cento e oltre. Nemmeno Reagan, « questo punto, ritiene efficace 11 sostegno ad oltranza a quest'uomo, a- questo regime, a questa economia. Le madri del desaparecidos Invocano gli scomparsi e dimostrano di non aver più nulla da perdere, non demordono dal reclamare la fine di Pinochet, anche a costo d'essere faldate In piazza dalla polizia. E' In questo contesto di n t a una recente manifestazione persecuzione, di tortura e di degradazione sociale che si colloca una proposta, un progetto che ha trovato d'accordo tutte le componenti dell'opposizione, eccettuata l'estrema sinistra: la proposta ha preso corpo dopo un messaggio del cardinale Fresno Larraln, dopo l'ondata di violenze del 4 e 5 settembre scorsi. In settembre — secondo, a quanto pare, un suggerimento di Papa Giovanni Paolo II — l'arcivescovo ha Inviato un appello a tutte le forze democratiche per un accordo che consenta di tornare alla democrazia senza Guida al Monte Bianco violenza e guerra fra le parti interessate e il regime, e al fine di sciogliere la tensione delle masse delle «poblaclones», 11 sottoproletariato del Paese. La rivista del gesuiti cileni, «Mensaje», scriveva in ottobre che «la pressione accumulata ha raggiunto un punto- critico. La causa stàp nell'insopportabile povertà.' Sembra che l'autorità, fronte alla crisi abbia solò? una risposta militare: reprimere, e solo dopo guardarsi indietro». La proposta di pacificazione realista (che lo stesso Da Silva Enriquez ha definito «senza dubbio un risultato straordinario»), per Rodolfo Seguel, presidente del Comando lavoratori, attualmente in galera, significa che «con questo progetto si può andare molto lontano»; per Eduardo Valencia, presidente del coordinamento metropolitano, In carcere anche lui, l'accordo di tante forze diverse sul progetto dimostra «la crisi della dittatura e l'isolamento di Pinochet». Solo una totale unità, senza esclusione delle classi più torturate dalla miseria e dalla re-, pressione, può garantire «la soluzione democratica» che 1 più sostengono e cercano, e ormai già sperano motivatamente vicina. Quando stava per cadere Somoza In Nicaragua, ci fu nel Paese un grande terremoto. Nel marzo scorso un terremoto disastroso c'è stato anche In Cile. Molti cileni si domandano se presto dovranno addirittura ringraziare, come segno positivo e augurale, persino un terremoto, per la caduta di Pinochet. Nazareno Fabbretti È IN EDICOLA IL NUMERO DI GENNAIO SPECIALE Capodanno a Singapore Heidelberg, la città più romantica della Germania Avventura: tre giorni a venti metri sotto il ghiaccio IL MENSILE DELL'ISTITUTO GEOGRAFICO DE AGOSTINI

Luoghi citati: Argentina, Cile, Germania, Guatemala, Nicaragua, Santiago, Singapore