Rivisitare Torino con le immagini di Carrà Una suggestiva panoramica di mostre d'arte di Angelo Mistrangelo

Rivisitare Torino con le immagini di Carrà Una suggestiva panoramica di mostre d'arte Rivisitare Torino con le immagini di Carrà Una suggestiva panoramica di mostre d'arte Una città quasi magica con le botteghe e 1 negozi Illuminati a festa, le strade affollate, la gente che va alla ricerca di un dono. La più grande festa dell'anno conserva il suo fascino e anche gli scettici riescono a trovare un po' di serenità, un po' di fiducia. E' un mistero antico con diverse immagini a cui nessuno riesce a sfuggire. E fra queste immagini ci sono quelle natalizie di viandanti e lirici musicanti che aprono l'itinerario fra le tante mostre d'arte allestite per suggerire un regalo diverso, di buon gusto. E' l'altro volto del Natale, quando gli antiquari, 1 librai e le gallerie espongono 1 pezzi migliori. Ma è soprattutto una eccezionale panoramica dell'arte figurativa con artisti noti e proposte allettanti. In questi giorni si rinnova, infatti, 11 fascino degU Incon¬ tri con l'arte, con i preziosi «fogli» di grafica che rappresentano Incantati vascelli e luminosi giardini, oppure le' plastiche figure di donna e di •clowns». Un mondo suggestivo per tutti con impressioni parigine e multipli in legno di Ceroli, di astratte composizioni che su antiche carte suggeriscono terre inesplorate. Da questa magia emerge un'altra Torino «organicamente strutturata in calcolate sequenze da una inflessibile volontà ordinatrice», come scrive Anna Maria Bounqus nel catalogo della «Tuttagrafica» (Piazza Carlina), che propone frammenti di una città rivisitata dagli artisti contemporanei: dalla cupola del Guai-ini al Duomo e alle botteghe di oggetti e curiosità. Quelle stesse botteghe che si «scoprono» nelle fotografie di Mario Gablnlo espo¬ ste nella rassegna «/ viaggi perduti», allestita, sino al 6 gennaio, alla Mole Antonelliana. Al Circolo degli Artisti (Via Bogino 9), Federico Riccio ha, poi, ordinato l'ampia esposizione «Carlo Carrà, l'opera grafica 1922/1964». Curata dal «Circolo» e dell'Alcs, patrocinata dall'Assessorato alla Cultura della Città di Torino e dalla Regione Piemonte, la mostra offre un articolato panorama della ricerca del maestro nato a Quargnento nel 1881 e morto a Milano nel 1966, di quella sua esperienza grafica che — nota Stefania Massari, nel catalogo della Fabbri Editori — -comprende disegni acqueforti e litografie» ed è «parallela alla formulazione dell'idea e diviene infatti la visualizzazione di un processo essenzialmente mentale». Attraverso, quindi, l'analisi delle forme Carrà raggiunse una dimensione espressiva che prese l'avvio, nel 1899, durante 11 soggiorno parigino: «Afi recai al Luxembourg per prendere conoscenza della più recente pittura francese... provai per la prima volta una veramente intensa emozione. Reriolr, Céeanne, Pissarro, Slsley, Monet, Oauguin, erano gli autori di quei dipinti». Un'emozione che ora si prova osservando l'incantato paesaggio collinare di «Cengto», un'acquaforte del 1822. o «Le ftglledi Loth» del 1924, le essenziali e poetiche interpretazioni del «Lago Maggiore* o di «Afarino di Carnogli», dove in pochi centimetri ha saputo fissare 11 portlcclolo, le vele sul mare, le barche ancorate al molo e in questa visione si avverte 11 fremito di un ricordo, di un amore, del vivere nel silenzio dell'attesa. Angelo Mistrangelo

Persone citate: Anna Maria, Carlo Carrà, Carrà, Ceroli, Federico Riccio, Mario Gablnlo, Monet, Pissarro, Stefania Massari

Luoghi citati: Milano, Piemonte, Quargnento, Torino