Ho un appuntamento con Halley Arriva da un viaggio misterioso...

Attesa nel mondo per il passaggio della cometa dalla chioma di ghiaccio Attesa nel mondo per il passaggio della cometa dalla chioma di ghiaccio Ho un appuntamento con Halley Arriva da un viaggio misterioso... Il leader è malato, aperto il problema della successione Ceausescu, un regime di ferro nella più grave crisi economica Nessun corpo celeste, né Venere, vivida all'inizio 'dell'aurora, né la luminosissima stella Sirio, né il gigante Giove né Saturno con i suoi anelli, ha in sé il fascino e la magia di una cometa. Nella infinita monotonia di sfere degli spazi, ci sconcerta e ci seduce la sua chioma, la coda, il lungo strascico ondulato e candido: per questo è così presente nell'immaginazione anche di chi non ne ha mai visto una, cosi emblematica nelle riproduzioni dei disegni infantili e delle luminarie di Natale. La scienza ci ha spiegato che quella chioma non è che un enorme ammasso di polvere di ghiaccio. Eppure noi non riusciamo a vederla cosi, fatta di qualcosa di domestico, qualcosa che potremmo mettere nello shaker, nel bicchiere della granita. La cometa, ai nostri occhi e alla nostra immaginazione, resta un portabandiera del mistero del cosmo. Si sa che vaga nelle profondità siderali su orbite che la riportano periodicamente vicino a noi: cosi la cometa di Halley, cui Edmund Halley diede il nome calcolando il tempo preciso di ogni ROMA — Mentre cresce la febbre per la cometa di Halley e radio, tv, giornali Invitano a volgere gli occhi al cielo In attesa di ohi sa quali sorprese, col Unire dell'anno anche un altro tipo di' pubblicistica legata agli astri esplode come sempre, quella astrologica. Il cielo e I suol misteri continuano a affascinare l'uomo da secoli. Un tempo astronomia e astrologia non erano due realta diverse, ma un'unica «solenza» con risvolti anche filosofici. Capita quindi a proposito la pubblicazione di uno del più grandi testi In materia dell'antichità, I «Tetrablblos» (I quattro libri) di Claudio Tolomeo, astronomo vissuto ad Alessandria d'Egitto nel secondo secolo dopo Cristo. Per Tolomeo tutto l'universo, uomo compreso, fa parte di un unico perfetto • armonico meccanismo assolutamente Interdipendènte tra 'mondo celeste e mondo terreno. Di tutto studia caratteri, realtà, cercando un disegno unico per qualsiasi manifestazione, ma awlsamte die in ogni caso «l'errore non dipende mal dalla eclenza, bensì da chi la pratica». A parte Tolomeo (Il cui libro, col titolo «Le previsioni astrologiche», è edito da Mondadori per conto della Fondazione Valla col contributo del Cnr, a cura di Simonetta Feraboll), In libreria al trova ben altro. Come «tranne alla portata di tutte le borea e regali che, Ili «poca In cui el crede più all'oroscopo che In Dio, el fanno con la ecusa che eono spiritosi o divertenti, ecco uscire le guide astrologiche per II 1086 firmate da nomi ormai noti. A tagliare II traguardo per prima è sempre Lucia Alberti col suo «Calendario» edito da Rizzoli, mentre Mondadori risponde con un'altra grande esperta del ramo, Serena Foglia e II suo «Almanacco», e SugarCo affida II auo volume di «Previsioni» a Patrizia Tamlozzo Villa. Incredibile aumento delle vendite di binocoli e piccoli telescopi destinati dopo l'avvenimento a finire in un cassetto - Un suggestivo incontro che si rinnova ogni settantacinque anni suo passaggio vicino al pianeta Terra, ogni 75 anni. Ma l'uomo vorrebbe sapere di pili su questo Viandante celeste dalla chioma di ghiaccio: di più rispetto a quello che la scienza potrà mai dirgli: vorrebbe conoscere sin dove arriva il suo sentiero, qual è la sua origine, quale il suo scopo nel Libri sull'astrologia come strenna perfetto congegno dell'universo. L'uomo ha creduto per secoli, millenni, che le stelle, il Sole, la Luna fossero divinila. Nel risplendente ciclo notturno, i greci vedevano raffigurali gli croi che avevano meritalo dopo la morie di ascendere verso l'eternità: così nacquero tante costellazioni, e il ciclo boreale accoglie ancora oggi Eracle, Perseo, i Dioscuri: i greci potevano leggere interi cicli dei-loro piìi meravigliosi miti lassù. Anche noi abbiamo bisogno di dare un significato alla volta stellala, di mettere in relazione la nostra vita con quella dei corpi celesti. Ma a questa necessità risponde oggi soltanto la diffusione su scala sempre più vasta, la versione sempre più degradata, banalizzata, commercializzala dell'asti elogia. Agli astri si chiedono consigli su decisioni da prendere o da non prendere, su amori da iiiiziaré'òjda'cohclùdcre,poveri pronostici : e con gli astri si gioca, o si fanno affari', come si dice stia avvenendo in America, grazie a una vera e propria infatuazione di massa, subito monetizzala, per la cometa di Halley, la protagonista del ciclo di questo inverno. ' Perché tanta attesa? Si pensa che possa annunciare, causare collisioni cosmiche, esalazioni misteriose, pericoli per La moglie Elena è in corsa per la poltrona di capo del partito, ma incontra fortissime resistenze - Il figlio ai vertici del per - Deficit energetico: militarizzata la produzione, villaggi senza illuminazione e temperatura fissata a 12 gradi - Agricoltura: mai così male Un ^Lugubre fine di regno*, profetizza il settimanale francese L'Express (nel suo ultimo numero) per il Conducator (duce) romeno Ceausescu: questi soffrirebbe da mesi di una grave forma tumorale (da qui 11 suo dimagrimento e l'aspetto perennemente affaticato); la lotta per la successione al vertici del partito-Stato romeno sarebbe già aperta: la moglie Elena, numero due del regime, è la principale aspirante alla guida del per; ma incontrerebbe fortissime resistenze. Il nome di Nlcolae Ceausescu, che nel secondi Anni Sessanta simboleggiava le aspirazioni romene all'autonomia politica, economica e culturale dall'Unione Sovietica, ha un suono sinistro nella Romania di oggi. E' legato ad un culto della personalità di impronta staliniana; a un nepotismo che ha portato in posti di altissima responsabilità 1 familiari del Conducator e della moglie: a cominciare dal primogenito' Nicu, segretario generale della Gioventù comunista;' a un'oppressione durissima, di natura politica, economica e culturale, sull'intera popolazione, esercitata da una par¬ l'equilibrio del sistema solare? La fantasia popolare ha spesso collegato le comete a sciagure fatali. Ma non dimentichiamo che la cometa è anche la guida, il messaggero argentato che conduce i Magi dall'Oriente sino alla grotta di Betlemme, dove potranno riconoscere, venerare il Salvatore, il fondatore di una nuova religione, La stella con la scia, la chioma, il mantello di luce é uh segno del mutare dei tempi, di un avvento, di nuove età. Non so che cosa dirà la cometa di Halley, durante questo inverno, al cuore dell'umanità. Non capisco la frenesia dell'ai lesa, se si manifesta nell'acquisto vorticoso di souvenirs, di binocoli e piccoli telescopi, da lasciare alla polvere non appena la cometa sia passata, Non credo che ci porterà catastrofi più grandi di quelle che già conosciamo tutti, e che non vengono dal cosmo quanto dalla volontà malata dell'uomo. Non credo neppure che ci annuncerà futuròftadiosi, ejjjfei che più giuste c più belle cjejla nostra. E allora? Si sa già l'itinerario di dicembre: allo zenith sono le costellazioni di Cassiopea, Perseo, Andromeda, Pegaso. Camminerà a Sud di Andromeda, l'antica principessa esposta a un mostro marino, passerà Pegaso, l'amico cavallo alato, e si volterà verso l'Acquario. Poi proseguirà il suo viàggio. Tornerà nel 2061. Allora soltanto chi oggi è bambino potrà rivederla. Qualcuno se ne ricorderà. Nel tempo in cui sarà diventato un vecchio, il Viandante dalla chioma di ghiaccio avrà compiuto la sua orbita sino ai confini più lontani, insondabili dell'universo. Giuseppe Conte Si è conclusa a Milano la «Settiman te mediante l'onnipresente .polizia politica (Securltate), dall'altra mediante una pianificazione ultracentralistica che ricorda quella staliniana degli Anni Trenta, soprattutto per il primato assoluto accordato allo sviluppo dell'industria pesante. Recentemente, la stampa occidentale ha parlato di rivolte contadine nelle regioni interne: ci sarebbero stati scontri cruenti con l'esercito. Anche in quartieri non precisati di Bucarest la gente avrebbe espresso il proprio malessere in manifestazioni di strada violentemente represse. Queste notizie (portate da profughi fuggiti nelle scorse settimane in Jugoslavia) non hanno trovato ancora conferma. Certo è che non sono notizie nuove: nel 1977 i minatori del distretto di Jiu occuparono gran parte dei pozzi, e promossero manifestazioni di protesta per reclamare più alti salari e migliori approvvigionamenti alimentari. In quell'occasione intervennero l'esercito e Nlcolae Ceausescu in persona, che fu costretto ad accogliere (ma solo in parte) talune richieste dei minatori. a di solidarietà» Attualmente la situazione è di gran lunga peggiore: il Paese attraversa, e per il secondo anno consecutivo, una gravissima crisi energetica: al punto che l'ottobre scorso Ceausescu ha dovuto chiamare i militari ad assumere la direzione delle principali aziende elettriche. Ulteriori restrizioni sono state imposte, per quest'inverno, all'illuminazione pubblica e privata e al riscaldamento: fin dalla sera città e villaggi sono Immersi nell'oscurità; la temperatura nelle abitazioni private e degli edifici pubblici (un anno fa ridotta a 18 gradi) è scesa quest'anno a 12. In crisi sono pure l'industria dell'acciaio (destinata, secondo i piani megalomani del Conducator, a divenire il settore di punta dell'intero sistema economico) e quella petrolchimica: solo la produzione di gas è in aumento, ma essa è prevalentemente destinata all'esportazione. Fossero soltanto il buio, il freddo, i locali pubblici chiusi prima delle 22: c'è pure una terribile perv'a di generi alimentari. 1 ,empo la carne è sparita dalle macellerie; zucchero, olio e farina sono razionati severamente; frutta e verdura si trovano sempre più raramente nei magazzini di Stato: la qualità è pessima e 1 prezzi alti. I motivi della penuria sono vari: da sempre l'agricoltura è stata sacrificata ai progetti di sviluppo industriale; da qualche anno è aumentata la quota del prodotto agricolo destinata all'esportazione (Bucarest, che fa parte del Fml, ha dovuto ridurre il suo debito con l'Occidente: nell'82 ammontava a 13 miliardi di dollari; oggi è calcolato attorno ai 7). Nell'83, Ceausescu aveva promosso una sua «rivoluzione agricola»: i prodotti del minuscoli «appezzamenti personali.- del conLa$tiU.de"J5. fattorie cooperative. Invece di essere avviati ai mercati contadini e venduti a prezzi liberi (anche se controllati), devono essere consegnati all'ammasso, a prezzi bassissimi. Chi non si uniforma a queste nuove disposizioni, si vede immediatamente privato del suo orticello. La completa mortificazione della vita culturale; la spietata repressione di ogni dissen¬ so (che pochi anni fa-si spinse fino ai tentativi di rapimento, o di assassinio, di alcuni intellettuali romeni esuli in Francia, come Paul Gonìa e Vergil Tanase); l'oppressione delle minoranze nazionali (gli ungheresi della Transllvania); il monolitismo del per attorno al suo leader, fanno della Romania il Paese più anacronisticamente stalinista dell'intero blocco sovietico. Purtroppo, finora, nella percezione occidentale della politica di Bucarest, hanno prevalso considerazioni di carattere tattico: è stato enfatizzato e valorizzato oltre misura l'autonomismo di Ceausescu rispetto a Mosca; al tempo stesso è stata messa la sordina sui caratteri peculiari della politica interna condotta per più di un quindicennio dal segretario generale del partito comunista romeno: essa è fondata sulla più sistematica violazione dei diritti umani, civili ed economici del popolo romeno. Un severo esame autocritico attende gli occidentali per aver appoggiato un tiranno, fino al momento del suo lugubre declino. Fiero Sinatti Il ministro della Difesa visita l'Urss MOSCA — Il colonnello-generale Constati Un Olteanu, membro del Comitato politico esecutivo del comitato centrale del partito comunista romeno — ricopre tra l'altro la carica di ministro della Difesa della Romania — ha lasciato Ieri l'Unione Sovietica al termina di una lunga serie di incontri e colloqui con esponenti sovietici per rientrare a Bucarest. Il ministro della Difesa romeno ha compiuto «una visita ufficiale d'amicizia» in Unione Sovietica, su invito del governo dtMosca, ha informato l'agenzia di stampa sovietica «Tass» senza tuttavia fornire ulteriori dettagli sulle ragioni e i contenuti della visita. Il colonnello-generale è ri-, partito per la Romania da Tbilisi, la capitale della Repubblica federata sovietica della Georgia, dove si era recato due giorni fa al termine della parte ufficiale della visita nella capitale sovietica..