Operano e scoprono che non è appendicite tra Cairo e Genova il dramma di un bimbo

Una corsa contro il tempo per il trasferimento in una sala più attrezzata Una corsa contro il tempo per il trasferimento in una sala più attrezzata Operano e scoprano che non è appendicite tra Cairo e Genova il dramma di un bimbo Ha dieci anni e omalformazione ai GENOVA — Corsa in ambulanza da Cairo fino a Genova per un bimbo di dieci' anni. Un intervento chirurgico all'appendice ha rivelato durante l'operazione una «idronefrosi» renale (malformazione congenita) e quindi è stato cominciato all'ospedale di Cairo Montenotte (Savona) e portato a termine al «Gaslini» di Genova. Centodieci chilometri di disianza che il piccolo paziente, Riccardo Natalini, 10 anni, abitante a Cenglo (Valle Bormlda) ha percórso in compagnia di medici e anestesisti. Si è trattato di una corsa contro t{J$inp.<i*£L9MJlMn>bo non sr«- neppure accorta iziativa di un ecce ra sta bene - Durante l'intervento i medici accertano che è affetto da una reni - Il piccolo ancora sotto anestesia è portato in ambulanza al «Gaslini» perché era già in anestesia totale, e che si è conclusa nella tarda notte fra sabato e domenica nel reparto chirurgia dell'ospedale pediatrico genovese dove, ora, è ricoverato in buone condizioni: Il «caso» di Riccardo Natalini comincia nell'ospedale di Cairo dove il bimbo avrebbe dovuto essere sottoposto ad intervento chirurgico, per l'aspórtazione dell'appendice. Un intervento non difficile alla portata dell'ospedale. Un improvviso attacco, apparentemente di appendicite, poco dopo le 20, ha fatto precipitare le cose. La sala operatoria è stata attivata; il primario di chirurgia, ^Cesate Baaolno; la dotioresscTAìTto- ntrico finanziere la, anestesista e gli aiuti Rota, Durante e Serafini han-. no cominciato ' l'intervento.. Nulla di preoccupante, quindi, fino al momento dell'incisione col bisturi, quando la diagnosi iniziale si rivela infondata. «Ci slamo subito resi conto — ha detto il dottor Badoino — che si trattava, invece, di idronefrosi renale, malformazione congenita che impediva l'espulsione delle urine trattenendole a livello renale e comprimendo il duodeno». Un caso con sintomatologia simile all'appendicite. Il primario non ha avuto esitazioni: era necessario tra-. sferlre.il pazienta, al Gaslini erte dispone ai attrezzature di avanguardia e di specialisti di altissimo livello per poter portare a termine l'intervento senza rischi. Poco dopo le 21, il piccolo Riccardo è già sulla nuova «Unità mobile di rianimazione» dell' Unità sanitaria che parte a sirene spiegate in direzione di Genova. Gli sono vicini il primario, Badoino, l'anestesista, il dottor Durante e un infermiere, Salvatore Gabriele. Altri due medici, Rota e Serafini, dall'ospedale di Cairo, si mettono in contatto telefonico con l'equipe del reparto chirurgia del Gaslini perché il bimbo possa subito entrare nella .sala .operatoria. dell'ospedaTe• ' petffómcb""tìénòtfe'ìie,.r\ E' un susseguirsi frenetico, ma capillare, di informazioni fra le due équipes di medici che fa guadagnare tempo prezioso. Poco dopo le 22, Riccardo Natalini è già sotto le mani esperte e i ferri dei chirurghi del Gaslini. A mezzanotte l'intervento si conclude felicemente con l'eliminazione della malformazione congenita. Una telefonata tranquillizza i genitori e i medici del due ospedali si congratulano tra loro. Solo un attimo ài smarrimento per il piccolo Riccardo, che quando ha aperto gli occhi dalla finestra ha visto il mare di Genova, j,^„ a^t^, Brano' Balbi»'

Luoghi citati: Cairo, Cenglo, Genova, Savona