Sono troppe le zone di povertà C'è un piano per cancellarle

Regione, è pronto il programma del pentapartito per gli Anni 90 Regione, è pronto il programma del pentapartito per gli Anni 90 Sono troppe le zone di povertà Cè un piano per cancellarle * Obiettivi: interventi per l'occupazione, servizi, economia, riequilibrio Vivacissimo scambio di lettere tra presidente, assessori e capigruppo . Il destino del Piemonte «Anni 90. è racchiuso in centocinquanta pagine che stanno per essere consegnate ai sessanta consiglieri regionali. .Oli uomini del pentapartito hanno scritto 11 programma. E tra impegni, filosofia di governo, intenzioni e Interventi, dopo cento giorni di navigazione, spiegano dove, come e perché andrà la Regione. Quello che sarà il libro di bordo della nuova maggioranza sboccia dopo un Intenso lavorio protrattosi per settimane. Ogni assessore ha messo nero su bianco ciò che intenderebbe fare. Limature, discussioni, proposte hanno fatto il resto. Scegliere non è stato facile. •Poco a poco ha preso forma e contorno la fotografia di un Piemonte a macchie di leopardo. Con aree d'elevato i>enessere accanto ad altre di vecchia o nuova povertà. Di qui le preoccupazioni maggiori che condizioneranno per anni tutti i nostri movimenti-. Vittorio Bel trami, presidente della giunta, li elenca con quella calma che forse gli permette, quotidianamente, di rappresentare le tante 'anime' del pentapartito, -il nostro scenario denuncia: una forte contrazione occupazionale dell'industria, un esercito di giovani che preme alle porte del pianeta lavoro, una sempre maggior quantità Incontro di politici ■ di anziani non più disponibili a riconversioni produttive. La situazione è senza dubbio grave e il progressivo peggioramento della finanza pubblica non induce all'ottimismo-. E allora? «M questa fase, storicamente nuova, la Regione ha il compito politico di riuscire ad uniformare le diverse velocità di sviluppo e indicare gli obiettivi più idonei ad eliminare le troppo stridenti disparità sociali che caratterizzano la nostra comunità-. Quattro 1 capitoli fondamentali del cammino proposto dal «penta*. Il primo si occupa della «macchina regionale-: «Bisogna migliorarne la funzionalità-. Il secondo dell'economia con l'obiettivo di garantire il massimo coordinamento, evitando la polverizzazione e la dispersione di risorse e di iniziative. Quindi 11 territorio con tutte le modifiche previste. E, per finire, il sistema del servizi. Il «new look- dell'alleanza dc-psl-psdl-prl-pll è sostanzialmente questo: piena valorizzazione della risorsa umana. 'E proprio la risorsa uomo, del giovane che non intravede ancora un futuro, dell'anziano emarginato da una società che brucia troppo rapidamente ideali e partecipazioni sull'altare del consumismo, questo governo regionale vuole porre al centro del¬ la sua azione politica-. E lo fa con un grande dibattito interno. Ci sono, dall'estate scorsa, lettere che vanno e vengono da un assessorato all'altro, da un capogruppo all'altro. Chiedono chiarimenti, provocano frizioni e nervosismi (soprattutto quando suonano critiche verso chi ha governato fino a ieri il Piemonte). La prima è dell'assessore socialista Eugenio Maccarl La data è 11 27 settembre. Arriva al presidente Beltraml e agli assessori. Dice: «Lo Regione si sta rivelando una macchina ingessata, legata da lacci e lacciuoli, norme e regolamenti. Dobbiamo trovare il coraggio di modificare la situazione-. Come? -Con una riunione politica della giunta-. Il 3 dicembre è 11 capogruppo prl a prendere carta e penna. 'Caro Beltraml — scrive Franco Ferrara — è necessario definire meglio i rapporti tra le forze di maggioranza, poiché mi pare che a volte ci siano iniziative e comportamenti di cui non sembra facile comprendere significato e obiettivi-. L'allusione, garbatlssima, è diretta ad alcune componenti della maggioranza (soprattutto nel settore socialista) che a volte 'hanno offerto l'impressione di agire con ''unteo obiettivo di non consentire accordi tra t cinque-. Tre giorni dopo è il capogruppo del psl Angelo Rossa a replicare: 'Devo esprimerti il mio stupore... l"indignazlone...-. Interviene Beltraml e la tempesta passa. Resta l'impressione che qualsiasi critica alle leggi delle precedenti giunte faccia scoppiare piccoli temporali. Un altro è In corso dopo che l'assessore Maccarl pochi giorni fa ha scritto un altro messaggio circolare. In due cartelle esprime un giudizio durissimo sull'attuale situazione della Regione. -Ci troviamo leggi di difficile comprensione e applicazione con partecipazione di quattrocinque servizi di altrettanti assessorati fra loro non coordinati. La parola coordinamento, usata e abusata nel passato, è rimasta un termine del vocabolario Zingarelll. Cambiamo ciò che non va. Con coraggio. Il Piemonte degli Anni 90 ha bisogno di cose nuove e diverse dalla Regione-. Cosa succede, presidente? «SI, si scrlt'e molto e talvolta diversa appare, all'interno del pentapartito, l'interpretazione della realtà piemontese. EU prodotto delle molte anime di questa formula. L'essenziale è stabilire il coagulo e realizzare. A differenza del passato, oggi si parla e si scrive più liberamente: allora si registrava il sotterraneo e 'sofferto mugugno-. Gian Mario Ricciardi .

Persone citate: Angelo Rossa, Eugenio Maccarl, Franco Ferrara, Gian Mario Ricciardi

Luoghi citati: Piemonte