Cremona s'inchina all'Ascoli

I marchigiani saldi al comando, stentato pareggio dei genoani, finalmente vincono i sardi I marchigiani saldi al comando, stentato pareggio dei genoani, finalmente vincono i sardi Cremona s'inchina all'Ascoli Pioggia e spettacolo a Marassi La capolista si vendica Ecco la situazione dal nostro Invialo PIER CARLO ALFONSETTI GENOVA — Una bella partita in un quadro terrificante di pioggia, colpi di vento. Alle 15, cioè mezz'ora dopo l'inizio della partita, la visibilità è ridottissima e sulla curva Nord si accendono centinaia dì fiammelle: in questo modo, spettacolare e significativo, gli spettatori protestano pelle condizioni nelle quali sono costretti ad assistere alla partita «Marassi come Staglieno» dice qualche spiritoso, ma l'accostamento, magari macabro, non sembra certo fuori luogo. Se nell'aria vagavano le ombre, quelli che si muovevano sul terreno non erano di sicuro dei ... fantasmi perché le due squadre, malgrado tutto, hanno dato vita a un incontro bello, emozionante. E veniamo al risultato, che galvanizza logicamente i toscani inducendo alla mestizia i rossoblu, 1 quali vedevano nella vittoria il mezzo sicuro per inserirsi definitivamente nella zona alta della classifica. A coronamento di aspirazioni mai sopite, nonostante nell'ambiente tanti insistano nel ritenere che una promozione in serie A quest'anno creerebbe, almeno in prospettiva, più guai che vantaggi- Interpretazioni soggettive a parte e nonostante le vicende che hanno determinato il risultato siano state piuttosto contraddittorie cosi come certe decisioni dell'arbitro, il verdetto è risultato equo, perché a contrastare le ambizioni genoane si è posto un Empoli deciso è quadrato in ovsiii reparto, equilibrato neUcòlìetttvo qu^rrtiPàgrle'b3 bravo in tante sue individua¬ Le giuste ambizioni genoano vengono bloccate dall'Empoli che impone il pareggio - La discutibile espulsione di Butti blocca il risultato sul 2-2 lità. Quanto bastava, insomma, per mettere in difficoltà il blocco genoano, tecnicamente qualificato, specie a centrocampo dove si sono distinti Mileti e Butti, ma anche più impacciato nel suoi movimenti. In tale contesto, certe decisioni arbitrali sono servite a innalzare il tasso di elettricità dell'ambiente, provocando anche qualche polemica ma senza inficiare, per fortuna, l'equità del risultato che l'Empoli ha tentato di far suo fin dall'inizio con veloci sgroppate dei suoi attaccanti più agili, Cecconi e Della Monica. Proprio quest'ultimo al 5' mette sull'avviso il portiere genoano, costretto a salvarsi di piede su un'improvvisa incursione dell'attaccante toscano. L'agilità del bianchi mette a disagio il Genoa che al 20' va in vantaggio in modo abbastanza strano. C'è una punizione da una ventina di metri e Tacchi si accinge a batterla. Prende la rincorsa ma improvvisamente cambia direzione, la difesa dell'Empoli ha uno sbandamento e non riesce a coprire la bordata scagliata da Policano improvvisamente sostituitosi al compagno. Caso o schema studiato? La discussione è aperta ma il gol resta ed è anche bello. La reazione dei toscani è pronta e un fallo Ini area di Correnti al danni di Cecconi, che l'arbitro ignora, fa insorgere i primi dubbi che si rinnovano al 39', quando Manilla entra in area e viene bruscamente fatto volare senza che il direttore di gara si produca nella minima reazione. Al 45', però, Mileti, secondo il signor Greco, la combina troppo grossa e il Genoa si vede affibbiare il penalty. Su lancio di Della Scala, alla volta di Casaroii, si inserisce velocemente Gelain pronto a ricevere 11 passaggio ma, nel pressi dell'empolese, piazzato in area, passa come un ciclone il genoano che colpisce l'avversarlo alla gamba d'appoggio facendolo ruzzolare. Cecconi esegue e non perdona. Gran lavoro a centrocampo nella parte iniziale della ripresa, ma 11 primo spunto concreto viene registrato solo al 63', quando Della Scala offre a Cecconi uno splendido pallone che l'estrema destra si fa soffiare dall'intervento congiunto di Cervone e di un suo compagno. 6' dopo Pelicano con una gran botta costringe Drago a volare per scongiurare in angolo l'insidia e al 72' ci si interroga di nuovo sull'operato dell'arbitro che ignora un atterramento in area da parte di Della Scala ai danni di Butti il quale si prende la rivincita 3' più tardi, deviando in rete un traversone di Mileti. Una grande gioia per il ragazzo che, un attimo dopo, lascia 11 campo in lacrime, cacciato dall'arbitro per essere andato ad esultare sotto gli occhi del tifosi. Circostanza pure questa alquanto discutibile considerato che a Marassi le porte si trovano praticamente a ridosso della rete di recinzione. Il Genoa «fa muro», l'Empoli assedia: questo il tema dominante degli ultimi minuti che riservano un'ulteriore emozione all'83' quando Casaroll, con la forza della disperazione, scaglia d'improvviso una bordata da lunga distanza che sorprende un po' tutti, compreso tò.&teggf* B9KWeK?..lRqno&n,9... I una beffa, d'accordo, ma. anche un atto di giustizia. 14" GIORNATA Cagliari-Catania 1-0 Catanzaro-Arezzo 2-1 Cesena-Monza 2-1 Cremonese-Ascoli 1-2 Genoa-Empoli 2-2 Palermo-Brescia 2-0 Perugia-Lazio 0-0 Pescara-Campobasso 2-1 Sambenodertese-Bologna 0-2 Trlestlna-Vlcenza 3-2 PROSSIMO TURNO (15* giornata, 15 ■ dicembre, ore 14,30): Arezzo • Palermo; Bologna - Cagliari; Brescia Cesena; Campobasso • Catanzaro; Catania - Genoa; Empoli - Ascoli; Lazio - Pescara; Monza - Cremonese; Sambenedotlooe - Triestina; Vicenza - Perugia. All'Ascoli bruciava ancora la sconfitta subita dalla Cremonese nel gennaio scorso, in serie A - Reti di Bencina, Bonomi e Vincenzi za rete su azione di contropiede con tutta la Cremonese sbilanciata in avanti. Un Ascoli quindi formato... serie A, che fa il vuoto attorno a sé sbarazzandosi dei vari avversari che si trova a dover affrontare. E questo anche quando, come è aiwenuto nella partita con la Cremonese, si vede costretto a dover rinunciare a ben tre giocatori squalificati. La Cremonese esce ridimensionata e sbigottita da questa sconfìtta con l'Ascoli soprattutto per le non lievi pecche che la squadra ha denunciato nell'insieme nei singoli reparti e in qualclie individualità. Mancava,Smuda ai grlglorossi ma ciò non basta a giustificare le incertezze e gli errori che per quasi tutto il primo tempo ha commesso la difesa. Bencina e Mazzoni forse non erano al meglio anche perché sfiancati dalla necessità di tappar buchi a destra e a manca, Bongiornl asserite, e questo può spiegare la lati¬ tanza del centrocampo della Cremonese. E all'attacco? Nicoletti velleitario e basta purtroppo. Chlorrl a illuminare il gioco con qualche gradevole intenzione, niente altro. Una Cremonese spenta e senza nerbo quindi, che ha più di un problema da risolvere per continuare il cabotaggio- di centro classifica. Le reti. Vanno in vantaggio i locali a conclusione di un bellissimo quanto breve avvio di partita. Calcia una punizione dal limite Chiorri 'pennellando, la palla per la testa di Bencina die insacca. Passano soltanto sei ìninuti ed arriviamo al gol dell'ex. Manovra al limite dell'area Barbuti e passa la sfera a Bonomi die svaria sulla destra e staffila rasoterra sulla sinistra facendo secco Rampulla. Al 29'è Vincenzi a dare un altro grosso dispiacete al portiere grlglorosso: su azione di calcio d'angolo riceve la palla in area e la fa passare tra le gambe di Rampulla. di GIORGIO MICHIELI CREMONA — A disfama di undici mesi (giorno più giorno meno) l'Ascoli si è preso la sua bella rivincita sulla Cremonese. Avevaho perso i marchigiani il 6 gennaio scorso allo Zini, quando l'Ascoli e la Cremonese giocavano in serie A e si trovavano in fondo alla classifica, per 2-0 con reti di Bonomi e Ftnardi su rigore; lianno vinto oggi per 2-1 grazie alle reti di Bonomi e Vincenzi. Determinante allora la presenza dall'una o dall'altra parte di Bonomi? Non diremmo proprio. Senea togliere al bravissimo numero sette dell'Ascoli tutti i ineriti che gli toccano (anclve contro la Cremonese ha giocato molto bene, realizzando la rete del momentaneo pareggio, ma soprattutto costruendo a centrocampo e velia trequarti gran parte delle trame offensive delia-propria squadra in perfetta sintonia con Paslnato, Iachini, Màrcìiettt e Vincenzi) crediamo che la vittoria del marchigiani l'ada attribuita-all'intero collettivo bianconero che si è dimostrato di classe superiore alla Cremonese che gli stava di fronte. Padrone del centrocampo allineino dal 15' di gioco, l'Ascoli ha affondato i suoi attacchi nella fragile e frastornata difesa cremonese con grande bravura e consapevolezza delle proprie capacità con piacevoli schemi d'attacco realizzati con notevole velocità. Assicuratosi una rete di vantaggio l'Ascoli ha prudentemente controllato lo partita nella ripresa giungendo alla, fine senza danni, por•tandpshaddirittura o;w>rso/fio dalla marcatura della ter¬ Graduatoria 8 reti: Carlini (Lazio). 6 reti: Muraro (Arezzo). 5 ti Ul ()5 reti: Ugolottl (Arezzo); Grltll (Brescia); Glbelllnl e Agostini (Cesena); Bencina (Cremonese); Vincenzi (Ascoli). 4 reti: Cinedo (Triestina); Lucchetti e Nlcolinl (Vicenza); Incocciati e Barbuti (Ascoli); Nlcolettl (Cremonese); Tacchi (Genoa); Brandi (Catanzaro); Sorbello (Palermo); De Martino (Pescara); Predella (Bologna) 3 reti: Trilunovlc, Paslnato e Jachlnl (Ascoli); Barozzl e Traini (Cesena); Zennaro, Cecconi e Della Monica (Empoli); Manilla e Butti (Genoa); Pagliari (Perugia); DI Nicola (Samb.); Pellegrini e Borghi (Catania); Rebonato, Rosoni (Pescara); Sorbi e Marronaro (Bologna); Sorbello (Palermo); Russo (Campobasso); DI Giovanni e Inchini (Triestina). LA CLASSIFICA P.ll Partite Roll G V N P F S Aicoll 20 14 7 6 1 25 11 Cosena 18 14 7 4 3 19 13 Bologna 16 14 6 4 4 14 11 Brescia 16 14 6 4 4 12 10 Genoa 15 14 6 S 4 16 14 Lailo 15 14 5 5 4 15 13 Catanzaro IS 14 4 7 3 10 10 Sainton. 15 14 5 5-1 10 10 Trlestlna 15 14 5 5 4 14 14 Empoll 15 14 17 3 14 16 L. Vicenia 14 14 5 4 5 15 14 Cremon. 13 14 4 5 5 13 11 Peacara 13 14 5 3 6 15 15 Perugia 13 14 4 5. 5 10 13 Palermo 12 14 3 6 5 10 12 Catania 12 14 4 4 6 13 17 Areuo 11 14 2 7 5 18 22 Monza 11 14 3 5 6 6 10 Campob. 11 14 3 5 6 10 15 Cagllarl 10 14 3 4 7 6 14 dei marcatori