A Zac non piace l'arbitro

A Zac non piace ¥ arbitro A Zac non piace ¥ arbitro dal nostro Inviato GIORGIO BARBERIS MILANO — Sei gol divertono il pubblico, sempre. Ma anche per i giocatori una partita che finisce 3-3 offre ampi spunti di commento. E questo anche se dietro le frasi di circostanza tra i granata rimane l'amareeea, tanto più perché non trova valide giustificazioni l'espulsione di Sabato, la terza decisa contro un giocatore del Torino in altrettante domeniche. Zaccarelli, gran capitano che ridendo confessa come «ognuna di queste partite mi aggiunge qualche .filo bianco tra 1 capelli», Si fa serio quando, ricordandosi dei suoi gradi, leva l'unica voce di protesta. Sentiamola: «A dire 11. vero — esordisce— si parla di sei gol, ma in realtà sono stati sette. Domenica scorsa a Como una palla rinviata da Beruatto picchiò sul braccio di Cornellusson, l'azione continuò e noi ci ritrovammo in svantaggio. Con l'Inter è accaduta la stessa cosa: palla che rimbalza e proprio a me, più sul petto che sul braccio, io che tiro e faccio gol, ma l'arbitro annuita». Prende fiato, poi prosegue: «Io non contesto, mi va bene se la norma è una, se gli arbitri sono diventati fiscali e ammoniscono ed espellano più di prima. Sono d'accordo, però non capisco perché per un interista " che nel primo tempo ha detto le stesse parole e compiuto lo stesso gesto di Sabato, non sia stato estratto nep*" " ■'«•tellino ■ "<■ gioca¬ tore è stato cacciato. Sono d'accordo con 11 fiscalismo, non con le differenze». E' una protesta pacata, che per evidenti ordini di spogliatoio gli altri granata non riprendono. Ha parlato il loro capitano ed è sufficiente. Anzi, degli altri c'è chi alla fin fine non esita a dichiarare la sua piena soddisfazione. Primo fra tutti Junior: «E' stata la partita più bella da quando sono in Italia. Mi sono divertito: si giocava e si lasciava giocare, alla brasiliana. E la riprova è che noi abbiamo attaccato anche quando ci slamo ritrovati in dieci. L'IrrtVSr? Sulla carta è*8quw«. .dra-ad altissimo livello,. In campo però le manca qualche cosa. Ma non è dei nerazzurri che m'interessa parlare: è questo Torino che mi piace, che ingiustamente viene sottovalutato da qualcuno. Eppure siamo in una posizione analoga a quella dello scorso anno: allora c'era avanti il Verona, oggi la Juventus. Ma noi siamo bene in corsa per le posizioni di rincalzo». Dossena, al rientro dopo la squalifica, parla di «grande Torino e di risultato, tutto sommato, giusto». Poi aggiunge: «Oggi più che mai credo nel nostro futuro, nelle nostre possibilità. E questo anche se dopo la seconda esibizione stagionale a San Siro, mane tornerà casa con l'impressione che 11 solo punto raccolto nelle due partite con il Milan e l'Inter ci stia davvero un po' stretto». Dei due sardi del Torino, il più soddisfatto è Pusceddu: «Questo è 11 mio vero esordio, ben diverso dai pochi minuti giocati contro la Fiorentina. Il gol? Anche nel Cagliari mi piaceva tirare, almeno ci provavo. Io come Gigi Riva? Non scherziamo, to sono sardo, lui no...». Su Copparoni, autore di alcune ottime parate, pesa invece il ricordo del secondo gol. «Sulla palla messa in mezzo da Ferri ho avuto un attimo di esitazione. Ho fini*to per smanacciarla via~ef Rummenlgge è stato davvero bravissimo nel fare gol». d

Persone citate: Beruatto, Copparoni, Dossena, Gigi Riva, Pusceddu, Zaccarelli

Luoghi citati: Como, Italia, Milano, Torino, Zac