Favero bella conferma

Le pagelle dei tredici bianconeri in Giappone Le pagelle dei tredici bianconeri in Giappone Favero, bella conferma TACCONI — Incolpevole sui due gol, un pallonetto assassino ed una vera bomba di Castro, si è distinto durante 11 match per alcune uscite sicure, due di pugno veramente pregevoli In mischia, e si è superato nel finale. Sul due calci di rigori neutralizzati grande il suo merito, e grande quindi nel successo di Coppa. FAVERO — Prima come marcatore su Ereros, e dopo come libero, il difensore bianconero ha superato benissimo la finale di Coppa Intercontinentale. Ereros pericoloso proprio nel periodo in cui è venuta la marcatura di Favero ha toccato il minor numero di palloni, CABRINI — Ha faticato non poco a contenere Castro, probabilmente non ha mai trovato negli ultimi tempi un avversario cosi difficile, che lo marcava a sua volta impedendogli di avanzare. Comunque il bianconero è riuscito alla distanza ad imporsi dando una vigorosa spinta agli ultimi assalti. BONINI — Ha agito nella zona di Videla, ma come Manfredonia ha dovuto poi saltare su ogni avversarlo vista la mobilità del centrocampisti in maglia rossa. Si è un po' perso inizialmente nel «triangoli» degli avversari, ma alla distanza ha imposto il: proprio dinamismo e le proprie doti di resistenza. BRIO — Questo Borghi l'ha fatto soffrire non poco con i suoi arretramenti. Brio ha cercato di aspettarlo in zona, ma qualche volta era troppo tardi anche se lo stopper bianconero merita elogi. Soprattutto preziosi alcuni suol inserimenti offensivi sui calci piazzati e sul corner, anche se non gli sono arrivate palle utili per i colpi di testa che sperava. SCIREA — Sessantaquattro minuti di pura difesa, ma efficacissima, anche con «liberazioni» con palla lunga nei momenti di maggiore difficolta. Purtroppo la distorsione l'ha tolto dalla mischia quando il suo-apporto sarebbe stato ancora più utile. MAURO — Ha avuto più spazio per muoversi del «noi compagni d'attacco, grazie alla marcatura un po' larga di Domenech, ha effettuato alcune avanzate pregévoli, ma è mancato in fatto di ritmo e nella misura di qualche appoggio. BRIASCHI — Trapattonl l'ha mandato in campo nella fase più calda della gara. Per un giocatore praticamente ancora al rientro é stato un bel battesimo, Briaschi non poteva ovviamente fare molto ma ha dato una mano alla baracca con la massima concentrazione. MANFREDONIA — Vale per lui lo stesso discorso fatto per Bonini. Il grande movimento del centrocampo dell'Argentinos ha causato preoccupazioni per gli uomini di zona bianconeri, Manfredonia comunque ha effettuato molti tackle efficaci ed ha cercato nel limiti del possibile, senza abbandonare le precauzioni difensive, ad appoggiare il gioco offensivo. SERENA — Partita da gran lottatore, si è battuto benissimo nella morsa di Pavoni e di Olguin dando e ricevendo colpi, e riuscendo In più occasioni con deviazioni di testa e con tocchi laterali a mettere In movimento sta Laudrup che Platini. GII è mancato soltanto 11 pallone utile per il gol. PLATINI — Una partita non continua, ma stupendo in alcune fasi di gioco, come in quella del gol «storico» annullato dall'arbitro Roth. Il francese ha accusato all'ini zio, come in altre occasioni in partite di finale, un po' di disagio ma alla distanza tornato il match-wlnner che ha permesso alla Juve, con due rigori messi a segno, di arrivare alla Coppa. LAUDRUP — Ha sofferto più di tutti la marcatura cattiva degli avversari (Villa! ba) e del resto per sua ammissione certe partite cosi rudi non gli sono congeniali. Comunque, rigore fallito parte, é stato decisivo nell'azione del pareggio, soltanto una vera prodezza poteva consentire alla squadra di raddrizzare 11 match, di po terlo continuare PIOLI — E' entrato al po sto di Sclrea, prendendo in consegna Ereros per lasciare Favero nella posizione di libero. Entrato a freddo in una partita molto difficile si comportato con autorità dlslvoltura confermando le sue qualità. b. p

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