Col sigillo di Tacconi e Platini

La Juventus a Tokyo vince la Coppa Intercontinentale soltanto ai calci di rigore La Juventus a Tokyo vince la Coppa Intercontinentale soltanto ai calci di rigore Col sigillo di Tacconi e Platini E infine anche Boniperti si entusiasma: «Fiabesco» I tempi regolamentari si erano chiusi in parità 2-2 - Gli argentini due volte in vantaggio con Ereros (55') e Castro (75') raggiunti prima da un rigore di Michel (63') e poi da Laudrup (88') - L'arbitro tedesco Roth ha annullato il gol del 2-0 agli argentini (Castro al 61') e poi una spettacolare rete del francese (6T) - Dal dischetto decisive due parate del portiere bianconero e la freddezza del n. 10 nel tiro decisivo ntinos 6-4 JUVENTUS (all. Trapattonl): Tacconi 7,5; Favero 7. Cabrini 6,5; Bonini 6, Brio 7, Sclrea 7 (65' Pioli 6,5), Mauro 6 (77* Brlaschl 6), Manfredonia 6,5, Serena 7, Platini 7,5, Laudrup 6\5. „„ ARGENTINOS JUNIORS (all. Yudica); Vidallè 6,5; VIIlalba 6,5, Pavoni 6; Olguin 7. Domenech 6, Commlsso 7,5 (86" Corsi 6,5); Batista 8, Videla 7, Castro 7, Borghi 7,5, Ereros 6,5 (118' Lopez s.v.). Arbitro: Both (Germania Ovest) 5. Reti: 55' Ereros, 63' Platini su rigore, 75' Castro, 88 Laudrup. Rigori (4-2 per la Juventus): Brio, Olguin, Cabrini, Serena, Lopez, Platini. ... , SPETTATORI: 62 mila (Incasso di 120 milioni di yen pari a circa 1200 milioni di lire). Ammoniti Mauro, Platini, Borghi, Corsi e Videla. BRUNO PERUCCA non tanto) di Maradona. La panchina sudamericana sobbalzava pochi minuti dopo quando un centro forte di Castro finiva sul braccio di Manfredonia accorso a chiudere (chiaramente un fallo Involontario), ma il colpo per l'Argentinos era ancora più duro al 61' quando l'arbitro annullava un gol di Castro (a conclusione di una manovra volante Borghl-Ereros) per j I RIGORI I Il sorteggio dell'arbitro Roth ha assegnato alla Juventus di iniziare per prima II tiro a segno finale. Ecco la successione delle eacuzionl. i BRIO: botta secca sulla destra di Vidallé 1-0. || OLGUIN: cannonata nello stesso punto 1-1. I CABRINI: Inutile il p volo di Vidallé, palla sulla sinistra del portiere 2-1. TACCONI: prodezza j del portiere ohe respinge e quindi trattiene la staffilata di Batista 2-1. SERENA: botta secca del centravanti dopo finta, Il portiere argenti- ||no non può opporsi 3-1. LOPEZ: Tacconi non cade di fronte alla finta dell'avversarlo, sfiora il pallone con un piede, ma la palla va ugualmente in rete 3-2. LAUDRUP: il danese il non riesce e ir tiro è debole e Vidallé para 3-2. TACCONI: Pavoni spara una bordata centrale secondo suo costume, ma II portiere non si spaventa e ribatte 3-2. PLATINI: al francese la botta decisiva. Finta e palla sulla sinistra di Vidallé 1-2 e Coppa alla Juventus, pallma menLi 6 5 a i e i o r ù o a a r I un fuorigioco sul filo del rasoio. SI infortunava Scirea (distorsione) nel vano tentativo di opporsi a Borghi nella stessa azione, ma restava In campo ancora In tempo per partecipare al pareggio (63') di Platini su rigore, una botta forte e bassa, dopo un atterramento di Serena (lanciato stupendamente dal francese) ad opera del roccioso Olguin. Usciva Sclrea, entrava Pio-; li, Favero assumeva la posizione di libero con qualche fatica ma con la massima applicazione. Al 67' l'Inutile capolavoro di Platini: il francese controllava un pallone Inviato da Manfredonia, di testa, nel folto dell'area argentina, quindi calciava al volo di sinistro infilando l'angolo della porto di Vidallé. Roth Indicava 11 dischetto, Batista e compagni lo pressavano portandolo verso il gur •< linee di Singapore il ciii...i. bandierina alzata, aveva rilevato un fuorigioco fantasma di Serena. DI qui l'annullamento. I gol da antologia non piacciono evidentemente all'arbitro tedesco: Rummenigge si ricorda ancora la.sua vana rovesciata a segno contro i Rangers di Glasgow, l'anno scorso a Milano. Una rasoiata dell'ottimo Castro, una botta diagonale dalla destra, al 75', batteva Tacconi e pareva chiudere 11 match. Ma veniva fuori la forza di reazione della Juventus. La coppia straniera prò duceva il suo capolavoro a due minuti dal termine. Palla || di Serena per Laudrup che chiamava all'uno-due Platini e riceveva la palla, al volo, oltre 1 difensori. Il danese si avventava, girava Vidallé resi stendo al tentativo di aggancio da parte del portiere, ed in spaccato da fondo campo SlusslvAs^ .coglieBfcoViiQjco spazio vuoto per il tocco del pareggio, Poi gli inutili supplementari fra giocatori stremati preda di crampi, quindi i rigori La Juve ha vinto cosi la partita più bella e più difficile della sua ormai lunga milizia nel calcio internazionale Una Juventus che aveva ini zlato come stordito, con cen Tokyo. Un aspro duello fra il bianconero Serena e il difensore argentine Pavoni (Tel. AP) trocamplstl e difensorl dlso- effettuare giocate utiltpurse re Batista, perno del gloco rientati dagli scambl avver- prlve del necessario morden- argentino. I sudamericanl sari, dal loro gloco largo (Ca- te. non rallentavano, ma i blanstro ed Ereros sulle fasce la- Dopo mezz'ora di sofferen- conerl avevano camblato ritterali, Borghl ad infilarsl ze, si e comlnclata a vedere la mo. Cosl, lottando e soffren-' spallegglato dagli ottimi VI- vera Juve. Magglor rapldita, do, attraverso un'altalena di dela e Commisso), con gll at- magglor movlmento per sot- emozloni senza eguali, e mataccanti in difflcolta. Solo trarsi al pressing a tutlo turato 11 sofferto e merltato Mauro, che riceveva spazl dal campo degli avversarl, mag- paregglo, che ai rlgorl e poi capitano Domenech, poteva gior attenzlone nell'ostacola- diventato trlonfo. Questa volta ha dato «Una gara straordin dal nostro Inviato ANGELO CAROLI TOKYO — La Juventus conquisto 11 grande slam (clnqiu»v Coppe internazionali, nessuno al mondo era riuscito prima nell'impresa) ed esulta. Canti, brindisi e grida di gioia negli spogliatoi. Va' avanti 11 rito del festeggiamenti cominciati in campo alla conclusione di quella specie di roulette russa rappresentato dal calci di rigore. Edoardo Agnelli, figlio dell'avvocato Giovanni Agnelli, è fra i primi a congratularsi con i vincitori. Ha assistito alla partita in panchina, al fianco di Trapattonl, partecipando alle vicende più vibranti con trasporto e slanci emotivi (è scattato In piedi a ogni gol bianconero). «£' stata una gara molto combattuta, splendida e straordinaria fino in fondo — dice con voce commossa, ma con tono misurato —. Gli uomini hanno messo in gioco tutto ciò che avevano dentro, non risparmiandosi mai. Questa Coppa l'abbiamo strameritata, è tutta nostra, nessuno può contestarcela e in nessun modo. Grande è risultato Tacconi, bravi tutti gli altri, anche se Laudrup mi è sembrato teso al momento di battere il rigore. Forse era un po' stanco. Ma il merito, che è notevole, va attribuito a tutti. libero sfogo alla gioia aria» - Trapattoni: « E' valsa davvero la pena venire fin qui a Tokyo: Chi conosce Giampiero Boniperti resto traumatizzato nel sentire la sua reazione: è una persona trasformata, disinibita, loquace, dirompente, imprevedibile perfino nel trattare gli argomenti più delicati. I successi cosi prestigiosi compiono anche di questi miracoli, per cui è un fatto Arrivo previsto tra le 12 e le 14 La comitiva della Juventus rientra oggi a Torino dopo ventlquattr'ore d'aereo. L'arrivo è previsto a Caselle fra le 12 (volo AZ 226 In partenza da Róma alle 10,55) e le 14,10 (vólo AZ 192 in partenza da Roma alle 13). Tutto dipende dal rispetto di orari e coincidenze. Squadra e accompagnatori sono partiti da Haneda (Tokyo) ieri alle 13,30 (ore italiane) con un Jumbo delle Japan Airlines che seguirà, come per l'andata, la rotta polare con tappe ad Anchorage, Copenaghen e Roma Fiumicino. A Copenaghen, Laudrup lascerà la comitiva per partecipare alla festa in suo onore come «miglior calciatore danese per 1*85». L'attaccante bianconero rientrerà a Torino domani pomeriggio, quando è prevista la ripresa degli allenamenti. - Edoardo Agnelli: Juve grandissima» inedito registrare questo fiume di parole presidenziali. «I/n successo fiabesco — esordisce —. Anche se sul 2 a 1 per gli argentini ho pensato che sarebbe stata difficile farcela. Laudrup ha poi realizzato un grandissimo gol, e ho{ preso coraggio. Di loro mi è piaciuto Borghi, comunque, ben controllato da Brio. Vincere una finale cosi qualificata e tornare in Italia con la Coppa mi procura un'enorme senso di orgoglio. Anche in. una simile circostanza non sono riuscito a rimanere in campo fino in fondo. Dopo il 120* minuto mi sono rifugiato nei silenzi dello spogliatoio insieme a Gaetano Sclrea, die si era infortunato. Con questo trofeo, abbiamo conquistato anche t giapponesi: Boniperti passa da un ar-. gomento all'altro, senza dare loro un particolare ordine di precedenza a testimonianza di uno stato d'animo elettrlcco. •Abbiamo vinto tutto, ma non ci sentiamo appagati e rivolgiamo già un pensiero al Milan. Andare a giocare all'Università del calcio italiano con una fresca laurea internazionale procura supplementari sensazioni di piacere. Abbiamo continuato a Tokyo, idealmente, le vittorie che la città di Milano aveva regalato all'Italia con l'Inter e con il. Milan. Concludo con il gol, favoloso davvero, di Platini. Non era da annullare e non so ancora adesso spiegarne le ragioni. Da Tacconi a Favero a Laudrup a Platini rivolgo un bravo a tutti. Anche perché hanno superato una squadra molto forte e eompe-ntiu 'iliiva, proprio'come me l'avek>t>,> va preannunciata Omar Sivori: ' .-: , Per Trapattoni l'analisi iniziale è tutta per la sua squadra: -Ho visto e ammirato una grandissima Juventus, che meritava di chiudere {'■ conti con il bravo Argentinos Junlors molto prima, quando abbiamo utilizzato male un paio di contropiede. E' stato perciò un peccato aver dovuto ricorrere ai calci di rigore per. spuntarla. Anch'io, come il presidente, non so capacitar-mi per quella stupenda rete segnata da Platini e annulla- \ ta dall'arbitro Roth. Sarebbe stata da mettere in cornice e lasciarla come documento didattico. A Tokyo abbiamo dimostrato di essere un grande collettivo, che non perde mai la testa anche nei frangenti più delicati, dal momento che recuperare per due volte uno svantaggio non è facile: Ammette: ^Sull'I a 2 ho tremato un po'. Poi, però; mi sono reso conto che avremmo potuto farcela. Ho rischiato con la mossa-Briaschi, ma la partita, in quel'momento, lo proponeva. Temevo i calci di rigore perché il loro portiere è uno specialista. Un elogio 'enorme a Tacconi, innanzitutto, per i due interventi eseguiti durante la partita, e poi. |Per le due palle acciuffate sui calci di rigore, che sono valse. ,questa Coppa: Generoso, non dimentica i meriti degli avversari: «Mi 'complimento con gli argenti-, ni, che si sono dimostrati davvero bravi: Poi anche lui si lascia travolgere dall'entusiasmo che nel sottopassaggio contagia tutti.