Il vertice di Ginevra all'esame della Nato di Renato Proni

In settimana si riunisce il Consiglio Atlantico In settimana si riunisce il Consiglio Atlantico Il vertice di Ginevra all'esame della Nolo A Bruxelles Shultz presenterà i risultati dell'incontro tra Reagan e Gorbaciov - Gli alleati discutono anche di «scudo stellare» e riduzione delle armi strategiche BRUXELLES — Il Consiglio Atlantico si riunisce per due giorni, questa settimana, per esaminare a fondo 1 risultati del summit russo-americano di Ginevra, con la partecipazione del segretario di Stato George Shultz, che ne è stato uno del protagonisti e per Impostare la sua «nuova linea». Dove va la Nato dopo Ginevra, nel migliorato clima Internazionale? La Nato continua a vedere nell'Incontro Reagan-Gorbaclov l'inizio di un processo, quindi ritiene che sia necessario promuovere nuove Iniziative, pur perseverando nella politica di fermezza e di solidarietà (il che significa rafforzare comunque le proprie difese). Due restano 1 nodi prlnci- pali da sciogliere, per arrivare a una relazione più stabile tra l'Occidente e l'Urss, e 1 sedici ministri degli Esteri alleati Intendono affrontarli nel prossimi giorni: lo «scudo stellare» americano e la riduzione (negoziata, equilibrata e verificata) delle armi atomiche strategiche e a medio raggio. La Nato è del parere che, nel rispetto del trattato antlmlsslllstico, si possa proseguire con la ricerca per le difese spaziali senza compromettere le chances di un'intesa sul taglio del missili atomici, soprattutto di quelli intermedi. Anche l'Urss — infatti — non esclude un accordo 'Od interim' sugli euromissili, in attesa di completarlo con un'intesa sui missili intercontinentali e sulle armi spaziali nel futuro. Tuttavia, non si prevede che nel comunicato finale della riunione ci saranno accenni precisi al progetto di difesa spaziale americano. Ponti Nato, Invece, continuano a dare poca importanza al progetto della Germania federale per uno «scudo spaziale europeo». Al ministro della Difesa Giovanni Spadolini, 11 suo collega tedesco Manfred Woerner, la settimana scorsa, avrebbe addirittura negato, di avere mai proposto in termini concreti tale «iniziativa». Tuttavia, del progetto si parla con insistenza nel circoli politici, militari e sui giornali perché è inconcepibile lo sviluppo di difese antimisslltstlche per gli Stati Uniti e per l'Unione Sovietica e lasciare l'Europa senza protezione alcuna. C'è, comunque, molta più attesa per gli orientamenti del ministri de gli Esteri Italiano e tedesco sull'eventuale adesione dei due Paesi all'.iniziativa per la difesa strategica» degli Stati Uniti, dopo l'accordo già firmato In tal senso tra la Gran Bretagna e Washln gton. A parte l temi specifici che si devono concretizzare in soluzioni negoziate, al Paesi europei della Nato interessa soprattutto sapere come l'amministrazione americana gestirà la sua politica estera dopo Ginevra. Al momento, 1 governi europei sono convinti che Washington ricercherà 1 punti d'intesa possibili, più che esasperare le differenze esistenti con Mosca, come dimostra con chiarezza la nuo¬ Bonn-Berlino scambio di spie BONN — I governi della Rfg e della Rdt hanno effettuato nel più grande segreto uno scambio di spie, secondo quanto scrive oggi la «Bild» attribuendo le sue Informazioni ad un alto funzionarlo governativo di Bonn. Due cittadini tedeschi orientali condannati a lunghe pene detentive nella Rdt per spionaggio In favore della Rfg sono stati scambiati con un agente tedesco orientale condannato all'Ovest a sette anni di reclusione. Il giornale riferisce anche che Mosca e Berlino Est sono attualmente interessate a inviare all'Ovest fino a 12 agenti statunitensi, inglesi e tedeschi occidentali, in cambio di un numero impreclsato di agenti orientali a la Costituzione va proposta della Nato a Vienna per la riduzione delle forze convenzionali nel Centro Europa. L'attuale fase del rapporti Est-Ovest, si afferma alla Nato, non solo è delicata ma è anche in evoluzione, per cui si deve procedere con cautela e con lungimiranza. Si è concordi nel giudicare che da alcuni anni non si presentava, a Washington come a Mosca, un'occasione cosi vantaggiosa per attuare una «svolta» nelle loro relazioni. L'Europa, che ha tenuto viva la «piccola distensione» nei momenti di maggiore tensione internazionale, preme perché l'occasione non sia persa e questa volta trova un ascolto maggiore a Washington. Renato Proni Nota dall'Italia

Persone citate: George Shultz, Giovanni Spadolini, Gorbaciov, Manfred Woerner, Reagan