Pioggia di miliardi della Regione per Palermo, Catania e Messina
Pioggia di miliardi della Regione per Palermo, Catania e Messina Pioggia di miliardi della Regione per Palermo, Catania e Messina Contemporaneamente al varo della legge, maggiori centri dell'isola per la mancata PALERMO — Una pioggia di miliardi sta per cadere sulle tre principali città siciliane, Palermo, Catania e Messina, rispettivamente con 600 mila. 450 mila e 300 mila abitanti. Il governo regionale infatti ha deciso di destinare con un'apposita legge 350 miliardi a Palermo, 250 a Catania e 150 a Messina, per un totale quindi di 750 miliardi. A questi stanziamenti bisogna poi aggiungere altri 150 miliardi da destinare ad un sia pur parziale risanamento del I centri ".storici di' alcune 'ditta slcllione.'con particolare attenzione al quattro vecchi mandamenti di Palermo e all'isola di Ortigia, uno splendido esempio di zona mediocvale e barocca nel cuore di Siracusa. Viabilità interna, opere di urbanizzazione primaria, recupero di strutture commerciali e culturali, acquisizione di aree da utilizzare per lo sviluppo edilizio delle tre città, opere per migliorare i servizi sociali di più largo interesse civico. Sono questi 1 punti più salienti'del «progetto aree metropolitane* (uno dei punti Ex arcivescovo di Firenze, 84 anni " • ," " ■ ■-' ■ • però, è stato deciso l'invio realizzazione di opere da programmatici del pentapartito) che il governo regionale ha varato nella sua ultima riunione, mentre l'assessore al Lavori Pubblici Salvatore Sclangula (de) con un provvedimento a sorpresa ma più che giustificato ha nominato ispettori da inviare nel prossimi giorni nei 35 centri P'ù popolosi dell'isola per accertare cause e responsabilità nella mancata realizzazione di un lungo elenco di opere pubbliche da tempo finanziate dalla Regione. L'assesspre. Sclangula^ inoltre; non ha escluso,- per- i Comuni. Ina-, dempléntl, la nomina di commissari «ad acta». Grandi, assurdi rioni-dormitorio nelle periferie immense specialmente a Palermo e Catania; agglomerati altrettanto pieni di probler matlche a Messina dove tutto, In aggiunta, è aggrovigliato dalla necessità di far spuntare qualcosa di più concreto delle parole spese finora per dare un minimo senso pratico ai tanti progetti sulla cosiddetta «area dello Stretto». Messina, cioè, come zona molto più articolata dell'attuale tessuto urbano, come struttura il più possibile urbanisticamente «elastica nella prospettiva del ponte sullo Stretto e, comunque, in quella più ridimensionata di ulteriori collegamenti navali. La preoccupazione del governo regionale, delle forze sociali e dello stesso commis sariato per la lotta alla mafia di ispettori nei 35 a tempo finanziate che Palermo, Catania e Messina, con il forte malessere che deriva dalla crisi socioeconomica (più di cinquantamila disoccupati nella sola Palermo), non cessino di essere serbatoi della criminalità organizzata. Tre bambini palermitani di 10,11 e 14 anni quest'anno sono stati scoperti a spacciare eroina. L'altro sabato, nel breve spazio del pomeriggio, a Palermo sono state commesse ben 14 rapine sia pure di poco conto in negoztdl generi alimeli tari o di -tèssuti, ma proprio per questo decisamente ■" ' aliar, manti perché rappresentano 11 sintomo della dirompenza del fenomeno delinquenziale di bassa caratura, ben aldi là della vastità e della gravità della mafia. Con 1 900 miliardi che la Regione, prima di sciogliersi in vista delle elezioni del giù gno, conta di erogare nelle tre aree, si spera di ottenere un minimo di risultati positivi per esempio con l'entrata in funzione di parecchi cantieri edili e cantieri di lavoro che potranno occupare molte migliaia di operai attualmen te disoccupati o in cassa integrazione. Migliorare la qualità della vita anche abbellendo le città rendendovi più gradevole l'esistenza è un modo per lotta re contro la mafia e per op porsi allo sconquasso econo mico di queste sacche di po verta del Sud. a: r erer a. e2 arti a 2 ì J
Persone citate: Salvatore Sclangula
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