Derby da cineteca giusto pari

Milan e Inter hanno onorato il gioco, regalando spettacolo ed emozioni Milan e Inter hanno onorato il gioco, regalando spettacolo ed emozioni Derby da cineteca/ giusto pari Le pagelle dei 24 in campo (arbitro compreso) Un fioretto fra i gladiatori Ma ha lasciato tutti con l'amaro in bocca: la Juve continua a vincere e si allontana sempre di più - Molte le note liete, a cominciare da Rossi, che ha ritrovato gusto per la rete - Rummenigge, partito in sordina, si è scatenato nella ripre- ! sa - Sono così saltate le trappole tattiche dei rossoneri, maestri della tecnica del fuorigioco - Infortunato Virdis Milan-lnter MILAN (all. Liedholm): Terraneo 7,5; leardi 6, Maldinl 5; Tassottl 6, DI Bartolomei 7, Galli 6; Evani 7,5, Wilklns 5,5, Hateley 6, Rossi 7, Virdis s.v. (30* Carotti 6). INTER (all. Corso): Zenga 7; Bergoml 5,5, Marangon 7; Baresi 6,5, Collovatl 5,5, Ferri 6; Cucchi 6, Mandolini 6, Altobelli 7, Brady 7,5, Rummenigge 6,5. Arbitro! Agnolln 6,5. Reti: 5' Rossi, 29' Altobelli, 65' Brady rigore, 69' Rossi. dal nostro Inviato BRU BRUNO PERUCCA mis Rummenigge a giocare, ma saggiamente 11 tedesco ha impiegato 45' (fallendo cosi unu clamorosa palla-gol al 42') per capire quanto poteva chiedere al suo fisico. Ma quando Ralle, nella ripresa, è entrato con decisione nella, partita, la zona difensiva del Milan, prima sin troppo sicura delle proprie possibilità,; ha passato i suol guai. L'esasperazione tattica del Milan, difesa a zona e fuorigioco protettivo, è stata il tema centrale della partita. L'Inter, compiuto l'errore iniziale di accettare il ritmo blando degli avversari, quando ha forzato i tempi, passando al pressing, ha trovato qualche sbocco. Brady, e poi Rummenigge, hanno provato e riprovato a cogliere in controtempo la linea difensiva avversarla, bucandola più volte con lanci profondi sugli scatti di Altobelli, di Cucchi e di Marangon, 1 quali cercavano di partire nel corridoi con tutti 1 rischi di cadere in fuorigioco. Tanto che Agnolln, sicuro nelle decisioni di sua sola Iniziativa, ha dovuto fasciarsi dirigere' dal colleglli Coppetelll e Pezzella (le terne arbl trall sono sempre valide per MILANO — Bellissimo derby che ha lasciato tutti in sosddlsfattt (per via dell'ennesima vittoria della Juventus). Pareggio giusto tra due squadre tanto diverse per concezione di gioco da offrire una partita degna di uno studio sulla tattica calcistica. Sul 2-2, di nuovo il netto marchio di Paolo Rossi, tornato all'opportunismo spagnolo proprio nella sua prima «tracittadina milanese. Due volte, con tocchi lievi secondo. li suo stile, Pabllto ha beffato Zenga, con la complicità di' un legnosissimo Bergoml, 11 quale se si è imposto spesso con la pura forza fisica, ha mostrato la corda sul piano dell'agili', e della prontezza di riflessi. Liedholm presentava 11 trio ■Virdls-Hateley-Rossl, provato una sola volta, In un pezzo della partita contro il Lokoimotlv, ma è destino che la formula non possa essere collaudata a fondo. Ieri, una volta in vantaggio, 11 Milan ha perso per una contrattura Virdis, che era ottimamente disposto, e con Carotti c'era più movimento, ma meno gioco. Corso ha convinto in extre- le gare di cartello) per quanto riguarda l'estenuante battaglia di muscoli e cervelli tra l'attacco nerazzurro e la retroguardia rossonera. Tutto più semplice, e più chiari meriti e colpe del pio-" catorl, sul fronte opposto, dove l'Inter marcava «a uomo» con Ferri che lottava con ogni mezzo (ricambiato) su Hateley, Bergoml a patire le astuzie di Rossi, Mandolini a soffrire subito su Virdis, prima di poter tirare 11 flato come guardia di Carotti. Il gol di Rossi, dopo soli 5', ha calmato gli entusiasmi nerazzurri per la presenza di Rummenigge. L'Inter, ancora addormentata, veniva infilata da una manovra verticale avviata dal miglior rossonero, 11 frizzante Evanl, vero mattatore nella zona sinistra. Evanl lanciava al centro per Virdis 11 quale di piatto allungava la sfera a Rossi davanti al dischetto del rigore. Pabllto tornava di botto al suo vecchio repertorio: tocco preciso che mandava a vuoto Zenga, con palla in rete dolce, dolce, quasi a fil di palo alla sinistra del portiere. L'Inter accusava il colpo, e a lungo non riusciva a raccapezzarsi contro la linea difensiva avversarla, dove per altro qualcuno (a cominciare dal giovane Maldinl) gigioneggiava anche troppo. Altobelli finiva spesso in fuorigioco (nei primi 20' 1 nerazzurri cadevano sempre nelle trappole rossonere). Il Milan non forzava, e al 29' — dopo aver corso un grosso rischio su af¬ fondo di Altobelli — veniva' perforato da una manovra verticale, orchestrata dal so-' lito Brady e propiziata dal tempestivo scatto di Cucchi Cucchi si presentava solo davanti a Terraneo e lo geb-1 bava con un tocco laterale, per Altobelli. «Spillo» in fuorigioco? Dalla tribuna, ' ma non eravamo In linea, è parso di no, e della stessa idea era Pezzella (non Terraneo, ammonito per le sue vivaci proteste) il quale confortava Agnolln con un gesto eloquente dopo che Altobelli 2-2 Milano. «Spillo» Altob aveva depositato' la palla nel-, la porta vuota. Il finale del tempo, con Virdis melanconlcamente fuori sostituito da Carotti, era un botta e risposta con maggiori rimpianti interisti. Come al 42' quando Marangon, dalla' sinistra, lanciava Cucchi, sul, lato opposto dello schieramento rossonero: pronto-il pallonetto per Rummenigge, Ubero a sua volta, ma il tedesco ancora impacciato e timoroso sprecava una di quelle occasioni che In condizioni appena normali avrebbe ri-.'. elli segna il gol dell'I a 1 solto con facilità. Rispondeva Rossi in contropiede, maj Zenga era bravo ad uscire j| fuori area a fermare il palio- ; netto: meglio una punizione ! che un gol certo. Con Rummenigge più vivace, evidentemente confortato dalla tenuta nei primi 45', l'Inter iniziava 11 secondo tempo all'attacco. AUU' i Brady filtrava da solo In' dribbling per battere a lato di mezzo metrò, quindi Terraneo era bravo ad uscire fuori area rovinando addosso a Cucchi, lanciato da Mandorimi óltre la Maglnot di Lle-; dholm. Ancora Terraneo in; tuffo su deviazione di testa di Altobelli, quindi — al 20 — lì vantaggio nerazzurro. Manovra Collo va ti- Al t oboli i-Rum-] menlgge, 11 tedesco che partiva In dribbling e saltava due avversari prima di trovare la gamba di DI Bartolomei sulla sua 6trada, Rigore. Peri Brady era quasi un gioco in-! filare Terraneo con una bot-' ta forte a mezza altezza. Il Milan replicava dopo soli! 4'. Angolo dalla destra del-! l'attacco rossonero, respinta! di testa di Mandorltni, palla' fuori area dove Di Bartolo-' mei calciava con forza a rimbalzo, rasoterra. Il tiro diventava un assist per Rossi il quale, In mischia, controlla-, va, si girava e infilava Zenga Il finale era tra gente statica, giustamente provata da!-' la bella battaglia. Quando Brady si metteva le mani sul reni, voleva dire che lui e l'Inter avevano' finito la benzina. E anche il Milan MILAN TERRANEO! ha perso le staffe sul gol di Altobelli, unico neo di una partita splendida. Due o tre parate decisive, una Intelligente se pur rischiosa uscita su Cucchi. ICARDI: nella zona di Liedholm si confondono un po' tutti. Una prova onesta la sua, senza squilli. MALDINI: ha cominciato con grande disinvoltura, ma ha sofferto Ih due o tre occasioni l'esperienza e la classe di Altobelli. TASSOTTI: la tattica del fuorigioco richiede una concentrazione che stronca, alla distanza. Di qui qualche sbavatura del pur forte difensore. DI BARTOLOMEI: un avvio da dominatore, ma nella ripresa sofferente anche per lui, dimostrate dal fallo da rigore su Rummenigge, quasi un segno di resa. OALLIt prestazione efficace, nel complesso, con qualche ansia nel secondo tempo E VANI t dal suol affondo sono arrivati I pericoli maggiori per l'Inter. Grande scatto, buona scelta al tempo nelle avanzate, cross felici prima di finire anche lui giustamente stremato. WILKINS: nessun appunto sul plano della quantità, ma pochi passaggi lucidi, nessuna fantasia ed un evidente calo con Il passare del minuti. HATELEY: al rientro, ha lottato con caparbietà, ma gli è ancora mancato qualcosa, ci arriverà giocando, In fatto di scatto e di elevazione. ' • , ■ ! ROSSI: I due gol parlano da soli. Di nuovo opportunista, ma anche continuo e pronto a sacrificarsi per fare spazio all'inglese. VIRDIS: partito con buonissime Intenzioni, al 20' ha accusato II malanno muscolare che l'ha troppo presto tolto dalla mischia. CAROTTI: gran movimento, ma al Milan che ragiona quasi non serve un velocista, oltre Evanl. ARBITRO: Agnolln: un giudizio difficile perché l'arbitraggio mal,come Ieri è stato davvero a tre, comprendendo I guardalinee. Comunque, Il direttore di gara di Bassano del Grappa ha tenuto bene In pugno una partita corretta, ma tesa. " , A-..,L:.;,.J. : ... ZENGA: due o tre Interventi da campione qual è, e molta prontezza in un'uscita au Rossi al limite dell'area, su un pallonettoehe poteva costargli caro. BERGOMI: ha sofferto quanto mai la marcatura di un Rossi che non si aspettava cosi pimpante e vivace. Ha cercato di far valere 11 suo fisico, ma non è bastato. MARANGON: commovente il suo impe- Sno in tutta la partite sulla fascia sinistra ella manovra nerazzurra, Intelligenti 1 suol a fondo, anche se non sempre sfruttati con prontezza dai compagni. BARESI: se Wilklns non ha brillato e ha dovuto spesso restare fuori dalla zona calda del gioco, il merito è anche del centrocampista nerazzurro che sta dimostrando sempre più di essere un marcatore efficace. COLLOVATI: qualche buono slancio offensivo, ma anche qualche incertezza in retroguardia, nella zona che dovrebbe presidiare con maggiore accortezza. Ovviamente 1 cambi di ruolo decisi da Corso dopo la fase di Castagner, chiedono un logico adattamento. FERRI: battaglia di gomiti contro Hateley, un pareggio che si inquadra bene nel risultato della partita. CUCCHI: è mancato in fase di copertura, lasciando spesso II corridoio libero per Evanl, ma soprattutto nel secondo tempo, con caparbietà e Intelligenza, ha cercato, di offrirsi a Brady ed a Rummenigge per. perforare II muro rossonero. MANDORLINI: una prova continua, di fatica, a centrocampo, anche se alcuni lanci fuori misura hanno Intaccato la sua prova. ALTOBELLI: ancora una volta la miglior «punta» nerazzurra, deciso, caparbio e intelligente, soprattutto continuo, per tutu I 80'. BRADY: si sta facendo largo a San Siro la convinzione che fosse davvero in guerra con castagner. Via dalla panchina l'allenatore che doveva, essergli «nemico» ecco che con Corso l'irlandese sta ritrovando continuità e gioco. RUMMENIGGE: Ha impiegato 45' per convincersi di poter giocare al livello dei suol mezzi, e nella ripresa ha dimostrato che l'Inter sta ritrovando il suo panzer. ' . . . -.: INTER b. p.

Luoghi citati: Bassano Del Grappa, Milano