Nuova Firenze-Bologna «utile ma inquinerebbe»

Autosole insufficiente nel tratto appenninico Autosole insufficiente nel tratto appenninico Nuova Firenze-Bologna «utile ma inquinerebbe» La polemica è accesa - A favore gli amministratori regionali toscani ed emiliani e la Società autostrade - Contrari Italia Nostra, urbanisti e il ministro all'Ecologia Zanone BOLOGNA — Discussioni in Consiglio regionale. Un convegno a Sasso Marconi. Decine di interventi, di lettere, di interviste, di documenti. L'Autosole fa parlare di sé, divide i partiti, il pei soprattutto. Sul progetto di una camionale tra Firenze e Bologna per risolvere 1 gravi problemi di traffico che stanno congestionando l'Ai, gli schieramenti sono già fatti da tempo. Da una parte la Società Autostrade e — fra qualche incertezza — le Regioni Emilia Romagna e Toscana. Contro, quasi tutti gli altri. Tre Comuni appenninici, Sasso Marconi, Grizzana Morandi e Monzuno, Italia Nostra, Lega Ambiente, Wwf, urbanisti di fama come Pier Luigi Cervellatl e Giuseppe Campos Venuti, e anche il ministro per l'ecologia Zanone. Le ragioni della polemica sono tante. In Consiglio, l'assessore regionale ai Trasporti dell'Emilia Romagna, Giuseppe Gavioli, pel, ha ricordato che oggi «nei due sensi di marcia tra Bologna e Firenze corrono 7316 veicoli all'ora, rispetto al flusso massimo di circa quattromila previsto dal livello di servizio di un'arteria come la Al». Dal '70 all'84, dicono le cifre, sull'autostrada del Sole si è registrato un aumento di traffico del 52 per cento, il 30% In più di traffico pesante. E' un'arteria che scoppia, bisogna fare qualcosa, anche per la sicurezza dei viaggiatori. E innanzitutto occorre 'ricondurre le condizioni di flusso dell'attuale itinerario Bologna-Firenze a un livello di servizio e di sicurezza accettabili». Ma, ribattono gli oppositori del progetto, la nuo- va camionale non farà altro che portare a limiti insopportabili l'inquinamento atmo-, sferico, in una fascia territoriale larga appena qualche centinaio di metri, proprio in una valle, quella del Setta, che fornisce acqua potabile alla città di Bologna e a buona parte della sua provincia. La camionale, insomma, non s'ha da fare? Le alternative, aggiunge Italia Nostra, ci sarebbero: il completa-' mento della superstrada Cesena-Orte, l'ammodernamento della Porrettana, la statale che porta a Pistoia, o il miglioramento dell'Aurelia, per consentire al traffico di spostarsi anche su altre direttrici. Solo che, al convegno di Sasso Marconi, Filippo Carpi De Resmini, presidente della società autostrade, ha tagliato corto: 'Il Parlamento ha già approvato il potenziamento a tre corsie da Milano a Napoli e questo è il primo tratto». Come a dire che ormai si va avanti e la camionale si farà, sia pure, sottolineano in Regione, «con le cautele e le preoccupazioni che possono scaturire dal punto di vista dell'impatto ambientale». ■■ Dietro la polemica sulla camionale c'è comunque in discussione la politica dei trasporti. Dice l'avvocato Renzo Campanini di Italia Nostra: -Nonostante le promesse e le assicurazioni, si continua a privilegiare il trasporto su gomma, a finanziare opere stradali, e si fa poco o niente per i trasporti alternativi». Ancora una volta parlano le cifre: soltanto 1*8 per cento della gente viaggia oggi sui treni e l'85 per cento delle merci è trasportata su gomma. Poco importa che l'Austria, spaventata dall'inquinamento atmosferico e dalle piogge acide, abbia deciso che tanto per cominciare fra un po' di tempo buona parte del traffico merci debba muoversi nel suo territorio su treni e che quindi i camion arriveranno al Brennero solo per scaricare o salire sul vagoni. E' un esempio che sembra non interessare. In Italia, hanno protestato al convegno di Sasso Marconi, si continua a non far niente per rilanciare le Ferrovie. E poco importa pure che su questo punto si trovino finalmente un po' tutti d'accordo. La Lega Ambiente e Italia Nostra, ovviamente. Ma anche il pei e la Regione. E l'assessore ai Trasporti il quale in Consiglio, ha sottolineate che occorre 'puntare, a fronte di previsioni di ulteriori espansione della mobilità delle persone e di trasporto delli merci nei prossimi anni, c una redistribuzione territoriale e su vari modi di trasporto, a partire dalla ferrovia». Meglio il treno, insomma. Per adesso, pero, solo e parole. p. s. Congresso dp in aprile a Palermo ROMA — Si svolgerà a Palermo, dal 22 al 27 aprile, il congresso nazionale di democrazia proletaria. Lo ha deciso la direzione nazionale del partito i cui lavori si sono conclusi ieri a Roma. Nel corso della riunione è stato definito l'atteggiamento di dp sulla legge finanziaria che sarà — è detto in un comunicato — «di netta opposizione, in conformità alla contrarietà crescente espressa da settori sociali che hanno dato vita a grandi mobilitazioni». ELLA DIFESA E DI COMMISSARIATO - T DIVISIONE DI GARA IL DIRETTORE GENERALE

Persone citate: Aurelia, De Resmini, Filippo Carpi, Giuseppe Campos Venuti, Giuseppe Gavioli, Pier Luigi Cervellatl, Renzo Campanini, Zanone