Abbattuto l'ultimo cavallo avvelenato

Abbattuto l'ultimo cavallo avvelenato Abbattuto l'ultimo cavallo avvelenato PISA — Un colpo di revolver in fronte ha posto fine alle sofferenze di Jonoble, l'ultimo cavallo di Barbaricina che era stato avvelenato la notte del 5 novembre scorso. La decisione di uccidere il purosangue è stata presa in accordo dal proprietario Pier Vittorio Zaini, dall'allenatore Ettore Pistoletti, dal veterinario dell'Usi Giovanni Bragazzi con l'assenso del sostituto procuratore della Repubblica Nicola Pisano, che conduce l'inchiesta. Non è stato possibile usare un mezzo meno traumatico per impedire che l'autopsia venisse inquinata da sostanze chimiche nel sangue. Jonoble, un baio di 4 anni, era giunto dall'Inghilterra nella notte del 5 novembre, insieme con altri quattro cavalli acquistati a Newmarket dall'allenatore Pistoletti per vari proprietari. Per una tragica fatalità i nuovi arrivi nelle scuderie di Barbaricina ebbero qualche ora di anticipo, cosicché l'artiere somministrò anche ai nuovi cavalli il pastone che poi si sarebbe rivelato fatale. Dei cinque cavalli il solo Hooligan non mangiò e oggi resta l'unico sopravvissuto. Con la morte di Jonoble sale a 18 il numero di purosangue morti nelle scuderie di Barbaricina. In pratica tutti i cavalli che accusarono sintomi di avvelenamento già nelle 24 ore seguenti sono deceduti, a dimostrazione dall'efficacia del veleno usato. La tragica serie di decessi era iniziata già al mattino del 6' novembre con la femmina Harlhurn Sarah, forse il cavallo di maggior valore, per proseguire nei giorni successivi. La fortissima fibra di Jonoble. le terapie adottate hanno solo prolungato la sua agonia. Continuano intanto negli ambienti ippici le indagini di polizia e carabinieri. Gli investigatori mostrano un certo ottimismo sulla possibilità di venire a capo della vicenda che ha scosso il mondo ippico italiano. Il sostituto procuratore ha dichiarato che in settimana potrebbero esserci importanti novità. Da indiscrezioni trapelate, sembra intanto che il responsabile dell'avvelenamento non sia un esterefosforico. come era stato ipotizzato in un primo momento, del tipo usato in agricoltura, ma un veleno vero e proprio. E' l'ipotesi che sembra avvalorata dall'effetto micidiale della sostanza. A seguito della strage si sono infittiti i controlli sugli accessi alle scuderie, nel passato consentiti con troppa facilità anche a persone che si muovono con ruoli non chiaramente definiti nell'ambiente delle corse dei cavalli. L'Alsea, la società ippica pisana che è proprietaria di circa la metà dei trecento box presenti nel centro di allenamento di Barbaricina, ha disposto rigorosi controlli agli ingressi, ai quali non si può più accedere se non muniti di speciali cartellini. Renzo Castelli

Persone citate: Giovanni Bragazzi, Nicola Pisano, Pier Vittorio Zaini, Renzo Castelli

Luoghi citati: Inghilterra, Pisa