Perché Teardo ha evitato la grave accusa di mafioso

Condannato a 12 anni per associazione a delinquere Condannato a 12 anni per associazione a delinquere Perché Teardo ha evitato la grave accusa di mafioso Non accertata «una situciativo, di assoggettamen SAVONA — A centodieci giorni dalla sentenza di condanna (lo scorso 8 agosto) per associazione a delinquere, concussione e corruzione dell'ex presidente della giunta regionale ligure, Alberto Teardo. e di nove politici e amministratori (altri 6 imputati sono stati riconosciuti responsabili di reati singoli e altri undici assolti), i giudici del tribunale dì Savona hanno spiegato il perché di assoluzioni e condanne e le ragioni per cui è stata cancellata la patente di mafiosi data ad un'intera classe politica dai giudici istruttori Granerò e Del Gaudio. Nella motivazione della sentenza, 463 pagine, il magistrato estensore. Vicenzo Ferro, spazza via con forza la tesi di un 'processo politico', accreditata da alcuni imputati e sostenuta con forza da Teardo nel corso di tutto il processo. -Nessuno degli imputati — afferma il magistrato — può dolersi di essere condannato per motivi politici. Questo processo e questa sentenza non sono momenti di lotta politica ma sono, certamente, atti di rilevanza politica nel senso più ampio della espressione, perché contribuiscono a tracciare una linea di demarcazione fra l'attività politica al servizio dei cittadini e quella criminosa a scopo di ingiusto profitto di privati*. Si tratta di un solco netto che i giudici hanno materializzato con condanne severe (12 anni e 9 mesi per Teardo) a '-tti gli amministratori e affaristi riconosciuti responsabili di associazione a delinquere. Per il giudice Ferro non vi è dubbio che l'intera vicenda giudiziaria ruoti attorno all'occupazione del potere attraverso i partiti, soprattutto il psi, con supporti di organizzazioni trasversali come il .Cad 2» e un certo tipo di massoneria, e attorno ad Alberto Teardo. 'l'uomo la cui carriera politica è stata volta più al profitto personale die al servizio pubblico e che ha trasformato il potere Arrivato a Barbari uazione di intimidazione derinto e di omertà» • «Usò la amministrativo in mezzo di arricchimento'. Ma. si legge nella motivazione della sentenza, -non in ogni forma di criminalità incidente sull'attività politica o connessa alla stessa vi è mafia politica e anche se può corrispondere mediamente ai requisiti dell'associazione di tipo mafioso, sip.sotto l'aspetto oggettivo, sia sotto il profilo ideologico può assumere tale rilevanza solo se, in concreto,.ci si trovi in presenza di una situazione di intimidazione, derivante dal vincolo associativo, di assoggettamento e omertà, non confondibile con le situazioni di prevalenza del potere, di conflittualità e interessi che caratterizzano la vita politica'. Conclude il giudice Ferro: «Ciò non st è verificato nel caso in esame'. In pratica sono venuti a mancare i requisiti che caratterizzano la legge .Rognoni-La Torre». Dalla motivazione della sentenza/però, esce un quadro inquietante del mondo politico-affaristico savonese e ligure e la sensazione che il processo non sia riuscito a sollevare per intero la pesante coltre che lo ha avvolto per molto tempo né abbia rescisso tutti i tentacoli della piovra che ha soffocato economia pubblica e privata. Il giudice Ferro rileva puntualmente queste zone d'ombra costituite dalle «molte reticenze anche dei testimoni*, dovute probabilmente «a fatti inconfessabili*. Teardo ha costituito una *ampia, articolata e ben funzionante associazione a delinquere volta alla perpetrazione abituale di reati di concussione*, associazione di cui era a capo. 'La sua parola era legge*. Due soli dei personaggi di maggior spicco sono stati assolti, l'ex deputato psi Paolo Caviglia e Mauro testa, ex sindaco di Albenga. I giudici spiegano che la loro presenza nel gioco del potere, sconfinato in crimine, è dovuta soltanto a criteri di lottizzazione politica. cina dall'Inghilterra rivante dal vincolo asso politica per arricchirsi» b. b. Ieri mattina ultim

Persone citate: Alberto Teardo, Del Gaudio, La Torre, Mauro Testa, Paolo Caviglia, Teardo

Luoghi citati: Albenga, Inghilterra, Savona